beccamorti /bek:a'mɔrti/ (region. beccamorto) s. m. [comp. di becca(re) e morto]. - 1. (mest., spreg.) [chi fa il mestiere di seppellire i morti] ≈ [→ BECCHINO]. 2. (fig.) [corteggiatore languido e svenevole] [...] ≈ cascamorto, cicisbeo, damerino, spasimante, vagheggino ...
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rimettere /ri'met:ere/ [dal lat. remittĕre "rimandare", "rallentare, scemare", "concedere, perdonare", der. di mittĕre "mettere" col pref. re-; quando ha valore iterativo, è der. di mettere, col pref. [...] ri-] (coniug. come mettere). - ■ v. tr. 1. a. [collocare nuovamente qualcosa nel luogo da cui era stato preso, con le prep. in, su del secondo arg.: r. i soldi nel portafoglio; r. il vaso sul tavolo] ≈ ...
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befana s. f. [lat. ✻epiphanĭa per epiphanīa]. - 1. (pop.) [festa cristiana del 6 gennaio, in cui si commemora la visita dei re Magi a Gesù] ≈ epifania. 2. a. [personaggio fantastico dall'aspetto di una [...] vecchia bruttissima ma buona, che la notte dell'epifania porta i doni ai bambini]. b. (fig.) [donna molto brutta] ≈ (scherz.) cozza, (fam.) racchia, scorfano. ‖ strega. ↔ bellezza, vamp, venere ...
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succiacapre s. m. [comp. di succia(re) e capra, perché, secondo una leggenda popolare, quest'uccello mungerebbe nottetempo le capre, le quali rimarrebbero cieche], invar. - (zool.) [uccello della famiglia [...] caprimulgidi, notturno, dal becco larghissimo con cui cattura insetti in volo] ≈ caprimulgo ...
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succiafiore /sutʃ:a'fjore/ s. m. [comp. di succia (re) e fiore]. - (zool.) [uccello della famiglia dei macrochiri con becco sottile e lingua adatta a suggere il nettare dei fiori] ≈ colibrì, uccello mosca. ...
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succiasangue /sutʃ:a'sangwe/ s. m. e f. [comp. di succia(re) e sangue], spreg., non com. - 1. [chi cerca di trarre più utile possibile dal lavoro altrui senza retribuirlo] ≈ [→ SUCCHIONE (2)]. 2. [chi [...] presta denaro a interesse eccessivo] ≈ [→ STROZZINO] ...
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rimproverare [dal lat. ✻reimproperare, der. di improperare "improperare", col pref. re-] (io rimpròvero, ecc.). - ■ v. tr. 1. [indirizzare su una persona il proprio biasimo per il male o l'errore che ha [...] commesso, per lo più affinché si corregga o si ravveda, anche con le prep. di, per del secondo arg.: rimproverò il figlio della (o per la) sua ingratitudine; r. aspramente un dipendente] ≈ ammonire, biasimare, ...
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rimunerare (o remunerare) v. tr. [dal lat. remunerare (class. remunerari), der. di munus -nĕris "dono", col pref. re-; propr. "restituire il dono"] (io rimùnero, ecc.). - 1. a. [dare una ricompensa per [...] un beneficio o un servizio reso: r. qualcuno con lodi, con una onorificenza] ≈ ricompensare, (lett.) rimeritare, ripagare. b. [fornire a qualcuno un compenso per un lavoro, una prestazione e sim.: lo hanno ...
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rimuovere /ri'mwɔvere/ (pop. o lett. rimovere) [dal lat. removēre "allontanare", der. di movēre "muovere", col pref. re-] (coniug. come muovere). - ■ v. tr. 1. a. [spostare, per lo più cosa massiccia o [...] ingombrante: r. le macerie; r. un ostacolo] ≈ asportare, levare, scansare, spostare, togliere. ↔ ricollocare, rimettere. b. (fig.) [liberare da qualcosa o liberarsi di qualcosa: r. gli indugi] ≈ cancellare, ...
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rinascere /ri'naʃere/ v. intr. [dal lat. renasci, der. di nasci "nascere", col pref. re-] (coniug. come nascere; aus. essere). - 1. a. [di persona, nascere di nuovo: mi piacerebbe r. fra mille anni] ≈ [...] risorgere, risuscitare. ‖ rivivere. b. [di piante e sim., tornare a crescere: in primavera rinascono le foglie] ≈ ricrescere, rispuntare. ⇓ ributtare, ricacciare, rifiorire, rigermogliare, rigettare. ↔ ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.