sogno
sógno s. m. [lat. sŏmnium, der. di somnus «sonno»]. – 1. a. In senso ampio, ogni attività mentale, anche frammentaria, che si svolge durante il sonno; in senso più ristretto, e più com., l’attività [...] , un s. rivelatore; il s. si è avverato; interpretare, spiegare un s., mettendolo in relazione con fatti della vita reale presente o passata, o considerandolo come un presagio di avvenimenti futuri (in tal caso, si parla comunem. di s. premonitore ...
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estremo
estrèmo (ant. strèmo, letter. ant. extrèmo) agg. e s. m. [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o rappresenta il termine ultimo, in senso locale o [...] di essa (mentre il secondo e il terzo sono detti medî). In una funzione, è detto e. superiore o e. inferiore quel numero reale rispetto al quale tutti i valori della funzione sono, rispettivam., inferiori o superiori. ◆ Avv. estremaménte (v.). ...
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frase
fraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In [...] include un giudizio negativo o limitativo, con riferimento a parole che vengono pronunciate senza che ad esse corrisponda un sentimento reale: le solite f.; sono belle f. e nient’altro. In enigmistica, f. anagrammata, gioco nel quale invece di una ...
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pi2
pi2 s. m., raro f. – Nome della consonante π, Π, 16a lettera dell’alfabeto greco, corrispondente alla consonante e al segno p dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, un π minuscolo con apice [...] sfera e le altre superfici rotonde, nonché in relazioni con altre costanti matematiche fondamentali; si tratta di numero reale irrazionale (cioè decimale illimitato non periodico) e anzi trascendente (non è cioè radice di nessuna equazione algebrica ...
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cachet
‹kašè› s. m., fr. [der. di cacher, che risale al lat. *coacticare (forma intens. di coactare «costringere») e che significò «comprimere» e poi «nascondere»]. – Parola che significa propr. «sigillo», [...] ma è nota soprattutto in alcuni sign. secondarî: a. Lettre de cachet «lettera col sigillo (reale)»: lettera che, nel tempo della monarchia assoluta, recava, chiusa col suo sigillo, un ordine del re, di varia natura, ma soprattutto ordini d’ ...
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telescopio
telescòpio s. m. [dal lat. mod. telescopium, coniato nel 1609 (e divulgato nel 1611 per denominare lo strumento ideato da Galilei) sull’esempio del gr. τηλεσκόπος «che vede lontano»; v. tele- [...] peso dell’intera struttura del telescopio: in essi un calcolatore elettronico permette di controllare in tempo reale la forma della superficie degli specchi compensando le aberrazioni indotte dalle deformazioni strutturali delle lenti o addirittura ...
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estromettere
estrométtere v. tr. [comp. di estra- e mettere, foggiato sul contr. intromettere] (coniug. come mettere). – Mettere fuori, escludere; si adopera in frasi come: e. qualcuno da un ufficio, [...] contraenti, e. da una trattativa, e sim., nelle quali il verbo include quasi sempre l’idea di un torto, della violazione reale o apparente di un diritto a danno di chi subisce l’estromissione; nel rifl., estromettersi, porsi al di fuori di un gruppo ...
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prodotto2
prodótto2 s. m. [part. pass. sostantivato di produrre]. – 1. Genericam., tutto ciò che la terra produce o che costituisce il risultato di una qualsiasi attività umana: p. agricoli, vegetali; [...] le operazioni stesse: p. scalare, p. vettoriale, p. tensoriale, p. topologico, p. di matrici, p. di un vettore per un numero reale, ecc., per i quali v. alle singole specificazioni. P. cartesiano di due insiemi A e B, l’insieme che ha per elementi ...
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produrre
(ant. prodùcere) v. tr. [dal lat. producĕre, comp. di pro-1 e ducĕre «condurre»] (io produco, tu produci, ecc.; pass. rem. produssi, producésti, ecc.; fut. produrrò, condiz. produrrèi [ant. [...] fuori il suo anello (Boccaccio); con riferimento a cose astratte, addurre, citare, allegare: non poteva p. alcun esempio reale (Leopardi); p. una testimonianza; p. argomenti a favore di una tesi; p. scuse, ragioni, pretesti; con riferimento a ...
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monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive [...] del reale; in questo senso il termine torna nel platonismo sempre legato al problema della fondazione o produzione del molteplice. Esso assume una densità nuova in Giordano Bruno, sempre legata alla tradizione pitagorica, ma soprattutto prende ...
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Moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò (1266-85) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale.
R. si dissero pure varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. Con l’accrescersi della potenza...
reale (regale)
Luigi Blasucci
L'aggettivo ricorre tre volte nel Convivio e quattro nella Commedia. Può designare semplicemente ciò che " è di re ": Cv IV V 12 poi che [Roma] da la reale tutoria fu emancipata; Pd XIII 104 regal prudenza è quel...