soprassicurazione
soprassicurazióne s. m. [comp. di sopr(a)- e assicurazione]. – Assicurazione per somma eccedente il valore della cosa assicurata: rende invalida l’assicurazione se vi è stato dolo, [...] in caso contrario causa la riduzione dell’indennizzo al valore reale del bene. ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] s. a rio servaggio in seno Lieve a trovar non è (Alfieri). c. La capacità di sentire, in quanto presuppone un discernimento tra il reale e l’irreale, tra il bene e il male, tra il bello e il brutto, tra il conveniente e lo sconveniente, ecc.: avere ...
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drammaticita
drammaticità s. f. [der. di drammatico]. – Forza, potenza drammatica, in momenti o espressioni di un’opera d’arte (anche musicale o figurativa): un romanzo, un brano musicale ricco di d.; [...] una raffigurazione pittorica di intensa e contenuta drammaticità. Con riferimento ad avvenimenti e condizioni della vita reale, singola o collettiva, carattere di estrema e preoccupante gravità: non possiamo nasconderci la d. della situazione. ...
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drammatico
drammàtico agg. [dal lat. tardo dramatĭcus, gr. δραματικός; v. dramma1] (pl. m. -ci). – 1. Di dramma, appartenente a un dramma in senso lato, riferito a qualsiasi componimento rappresentato [...] d.; fare gesti d. di sconforto, di disperazione (più com., in questo senso, melodrammatico). b. Con riferimento alla vita reale, di fatto o condizione che suscita ansiosi timori per la sua intrinseca gravità e per la possibilità di evolversi verso il ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema [...] di cui ha senso dire che è vera o che è falsa. In linguistica, sequenza di parole che forma un segmento reale di discorso (orale o scritto), prodotto in una determinata situazione di comunicazione e sufficiente a dare l’informazione richiesta; può ...
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enunciazione
enunciazióne s. f. [dal lat. enuntiatio -onis]. – L’atto dell’enunciare, e le parole con cui si enuncia: questa è soltanto l’e. sommaria dei fatti; l’e. del teorema è poco chiara. In linguistica, [...] l’atto individuale di produrre enunciati (orali o scritti) in un reale processo di comunicazione tra chi enuncia il messaggio e chi lo riceve. ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] una paralisi gli ha tolto l’u. della gamba sinistra; camera ammobiliata con u. di cucina. c. In diritto, uso, diritto reale di godimento della cosa altrui, mobile o immobile, e di farne proprî i frutti nei limiti delle necessità del titolare (usuario ...
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furto
s. m. [dal lat. furtum, der. di fur «ladro»]. – 1. a. Nel linguaggio giur., l’atto e il fatto d’impossessarsi di cosa mobile altrui sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per [...] letterario, plagio. Anche, richiesta di un prezzo o di un compenso che si ritiene eccessivo, sproporzionato rispetto all’entità reale della merce o della prestazione: cinquecento euro per quelle quattro sedie sono (o mi sembrano) un f.; e a proposito ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa [...] nella comunità sociale. 4. Spirito pratico, spirito positivo, cioè il carattere e l’atteggiamento di persona che bada al reale, al concreto, ai fatti, che giudica e misura il valore delle cose dai vantaggi materiali che esse possono portare, senza ...
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sentenziare
v. tr. e intr. [dal lat. mediev. sententiare, der. del lat. sententia «sentenza»] (io sentènzio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Decidere, giudicare con sentenza, pronunciare una sentenza: [...] sentenziato che si dovessero respingere le proposte di pace. b. Dare giudizî categorici, non fondati su una reale o sufficiente competenza e autorevolezza; parlare sentenziosamente, esporre il proprio parere in tono cattedratico, di sufficienza: è ...
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Moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò (1266-85) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale.
R. si dissero pure varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. Con l’accrescersi della potenza...
reale (regale)
Luigi Blasucci
L'aggettivo ricorre tre volte nel Convivio e quattro nella Commedia. Può designare semplicemente ciò che " è di re ": Cv IV V 12 poi che [Roma] da la reale tutoria fu emancipata; Pd XIII 104 regal prudenza è quel...