minoreminóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., [...] di diritti, non ha facoltà di esercitarli da solo: tutela dei m.; corruzione di minore; ratto, seduzione di minore; m. emancipato; per lo più sostantivato, ma con valore relativo, in altri casi: film vietato ai m. di anni 18, di anni 14. Aggiunto ...
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relativo
agg. [dal lat. tardo relativus «che si riferisce, che si riporta a qualche cosa» (der. di relatus, part. pass. di referre «riportare»)]. – 1. a. Che si riferisce a un determinato oggetto, elemento [...] stretta affinità tra due tonalità (una maggiore e una minore) che alterano gli stessi suoni e le cui toniche sono poste a distanza di una terza minore: per es., do maggiore e la minore. ◆ Avv. relativaménte, in relazione a, per ciò che si riferisce a ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] bene del solito; per fortuna ho aspettato m. di quanto temevo. Preceduto dall’art. determ., forma il superlativo relativo di minoranza: il m. intelligente; il m. male possibile. In posizione proclitica, può talvolta troncarsi in men: Caccianli i ciel ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo [...] senza il consenso del padre; più spesso con valore relativo, per indicare persone nate prima di altre: ha tre che ha un rapporto di frequenza inferiore (10/9), è il tono minore. 4. In matematica, l’espressione «maggiore di» si rende simbolicamente ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] senso quindi parlare di tempo assoluto, ma solo di tempo relativo e la misura del tempo risulta correlata alle coordinate spaziali, , al fine di mantenere la differenza tra UT e UTC minore di un secondo: tale scala è stata adottata ovunque a partire ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] v. assoluto, il valore che si attribuisce a un numero relativo n prescindendo dal suo segno positivo o negativo, di norma indicato un valore doppio della figura o della pausa immediatamente minore. Il valore di una figura, o della pausa ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] degli errori; m. comune multiplo (m.c.m. o mcm), il minore tra i multipli comuni a due o più numeri (si trova scomponendo tutti indice di capacità contributiva; problemi di m., problemi relativi al raggiungimento di un fine con il minimo impiego di ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] cui sono ammessi i cavalli di 6 o più anni di età, relativamente a un percorso comprendente da 4 a 6 ostacoli, che dev’essere partic., p. di un’arma, genericam., la maggiore o minore capacità di dar luogo ai voluti effetti offensivi, dipendente, per ...
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iposonico
iposònico agg. [comp. di ipo- e sonico] (pl. m. -ci). – 1. In acustica, sinon. di infrasonoro, cioè relativo a infrasuoni e quindi di frequenza minore di 20 hertz, limite inferiore convenzionale [...] del campo delle frequenze sonore. 2. In aerodinamica, sinon. di subsonico, cioè relativo a velocità minori di quella del suono. ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] che hai ragione. 6. Come astratto di forte, e con valore relativo: a. Riferito a bevande, la gradazione alcolica: un vino di tipografica (v. corpo, n. 9); f. d’asta, la maggiore o minore grossezza del tratto con cui è disegnato l’occhio (v. asta, n. ...
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In musica, come nel linguaggio, è il moto che porta ad una chiusa, quindi, nella sostanza ritmica, è il passaggio da moto a riposo. Nell'armonia le cadenze sono le formule tipiche del moto e pertanto della logica armonica, e se ne distinguono...
. È l'insieme delle armi difensive, adoperate nel Medioevo e nel Rinascimento per proteggere il corpo del combattente, specialmente del cavaliere; consisteva dell'elmo, della corazza, degli schinieri, dei cosciali, delle manopole, dello scudo...