pachistano
(o pakistano) agg. e s. m. (f. -a). – Del Pakistàn, stato dell’Asia merid. che si affaccia sul Mare Arabico e confina con l’Iran, l’Afghanistan, la Cina e l’India; è una repubblica presidenziale, [...] abitata in prevalenza da indù, di religioneislamica. Come sost., abitante, originario o nativo della Repubblica Islamica del Pakistan. ...
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Belgistan
s. m. inv. (iron.) Il Belgio considerato come una seconda patria per chi è di fede musulmana, a causa della presenza di una popolosa comunità islamica nella capitale Bruxelles. ◆ [tit.] "Belgistan", [...] ).
Composto dal nome proprio Belgi(que) con l'aggiunta del suffisso etnico di origine persiana -stan ('Paese'), presente nella formazione del nome di molte nazioni asiatiche in cui la religioneislamica è maggioritaria (Pakistan, Kazakistan, ecc.). ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla [...] all’uno o all’altro dei profeti biblici: secondo le parole del p., come dice il p., e sim. Con riferimento alla religioneislamica, attributo di Maometto, in quanto parla in nome di Allah e ne annuncia la volontà: Allah è grande e Maometto è il suo ...
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islamicoislàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale [...] e culturale: popolazioni i.; il mondo i.; la civiltà islamica. Anche come sost., seguace dell’islamismo. ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle [...] sunnita, gli sciiti riconoscono come unico capo dell’intera comunità islamica l’imam (v. imam, n. 1), essere dotato di sciiti si trova in Iran (paese in cui la religione sciita è religione di stato), ma grandi comunità sciite esistono anche in ...
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lesghi
lèsghi agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente ai Lesghi (russo Lezginy), gruppo di popolazioni di lingua caucasica e religioneislamica del Daghestan, dalla cultura materiale e struttura [...] sociale molto segnate da influssi tatari e persiani ...
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turco1
turco1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo turk (plur. di turkī) «le genti turche», che è dal pers. turkī o turk; in turco osmanico türk «turco»] (pl. m. -chi). – Della Turchia, stato storico e moderno, [...] . In partic., soprattutto in alcune espressioni popolari, s’intende riferirsi ai Turchi dell’Impero ottomano, alla loro religioneislamica, e alle guerre provocate dalla loro spinta verso Occidente: la lotta di Venezia contro i T.; bestemmiare come ...
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islamizzare
islamiżżare v. tr. [der. di islam]. – Convertire all’islamismo, attrarre alla religioneislamica e in genere nell’orbita della civiltà che con questa è connessa: popolazioni islamizzate. ...
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islamofobia
islamofobìa s. f. [comp. di islam e -fobia]. – Forte avversione, dettata da ragioni pregiudiziali, verso la cultura e la religioneislamica. ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante [...] morte di Teodosio I nel 395, e quando all’Europa cristiana venne a contrapporsi l’Impero ottomano, di religioneislamica. Con più recente, ulteriore distinzione geografica (sempre relativa tuttavia al paese scelto come punto di riferimento): Estremo ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura chiave dell'Islam, è il messaggero...
taqiyya Nella religione islamica, la dissimulazione della fede, ammessa in caso di grave pericolo dalla legge sacra. La maggiore applicazione di questo concetto ha luogo da parte dei musulmani sciiti anche nei riguardi della maggioranza sunnita.