estremo
estrèmo (ant. strèmo, letter. ant. extrèmo) agg. e s. m. [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o rappresenta il termine ultimo, in senso locale o [...] . saluto, a un defunto; e. unzione, sacramento della Chiesa cattolica, ora denominato, nella nuova liturgia, unzione degli infermi (v. in senso più ampio, gli e. conforti (della religione), i sacramenti amministrati ai moribondi e le preghiere del ...
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sedici
sédici agg. num. card. [lat. sēdĕcim, comp. di sex «sei» e decem «dieci»]. – Numero composto di dieci più sei unità, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 16, nella numerazione romana [...] , 1816, ecc. Governo dei Sedici (o Tirannide dei Sedici), nome dato ai capi della Lega cattolica a Parigi (1576-1594) negli ultimi anni delle guerre di religione: il numero originario di cinque fu portato a sedici (uno per quartiere) nel 1587. Sedici ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] Dio che toglie i peccati del m., Gesù, nella liturgia cattolica (sono propriam., secondo Giovanni 1, 29, le parole una totalità di uomini distinta per una comune civiltà o religione o per una comune situazione politica, sociale, economica: il ...
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miscredente
miscredènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di miscredere]. – Di persona che non crede nella divinità, nelle verità di fede, o non pratica alcuna religione ed è indifferente in materia religiosa: [...] condivide i principî (in questa accezione, e quindi come sinon. di infedele, veniva usato in passato dalla Chiesa cattolica): tentare la conversione dei miscredenti. Meno com. con sign. generico, riferito a chi assume un atteggiamento di fondamentale ...
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controriforma
controrifórma (o Controrifórma) s. f. [comp. di contro- e riforma, secondo il modello del ted. Gegenreformation]. – 1. Varia e multiforme opera svolta dalla Chiesa cattolica per arginare [...] tra i quali è famoso il tribunale ecclesiastico dell’Inquisizione), polizieschi e militari, con lunghe e numerose guerre di religione. Anche, il periodo storico caratterizzato dalla nascita e dallo sviluppo di tale movimento. In senso fig., mentalità ...
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teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti [...] , scolastica (quelle formulate dai Padri della Chiesa e, rispettivam., dalla filosofia scolastica): t. mistica (v. mistica); la t. cattolica e la t. protestante (la t. pastorale di Lutero); t. dogmatica, razionale, morale, come metodi, oggetti e fini ...
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domenica
doménica s. f. [lat. tardo domĭnĭca (dies) «(giorno) del Signore»]. – Settimo giorno della settimana (ma primo nella liturgia cattolica), che segue al sabato; è, presso tutti i popoli di religione [...] cristiana, giorno festivo e consacrato al Signore (perciò è detto anche la santa d.): rispettare, osservare la d., partecipando alla messa e astenendosi dal lavoro; passare le d. in casa, in campagna; ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] che l’ha elaborata, alla scuola filosofica, alla religione in cui si è formata: m. epicurea, stoica; m. utilitaristica (v. utilitarismo); m. cristiana, evangelica; Osservazioni sulla m. cattolica, opera di A. Manzoni. c. L’insegnamento pratico ...
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neoclericalismo
(neo-clericalismo), s. m. Nuova spinta alla presenza della Chiesa cattolica nella società civile e nella politica. ◆ «c’è una maggiore sintonia tra il centrodestra e le sollecitazioni [...] ci taccino di neoclericalismo. Quando, ad esempio, parliamo della legge sull’aborto, non vogliamo certo aprire una guerra di religione» [Pier Ferdinando Casini intervistato da Claudio Tito]. (Stampa, 28 marzo 2001, p. 9, Interno) • Mentre affiora un ...
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silenzio
silènzio s. m. [dal lat. silentium, der. di silens -entis, part. pres. di silēre «tacere, non fare rumore»]. – 1. a. Assenza di rumori, di suoni, voci e sim., come condizione che si verifica [...] in pieno, in modo da renderli inefficienti. Nella liturgia cattolica, s. sacro, uno dei modi con cui si condizione della Chiesa in alcuni paesi a regime totalitario, nei quali non esiste né il riconoscimento della religione, né la libertà di culto. ...
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Popolazione slava, di religione cattolica, della Pomerania orientale (Polonia), documentata sotto questo nome dal 13° sec. (lat. mediev. Cassubitae, e Cassubia la regione).
Scrittore tedesco (Fulda 1790 - Wiesbaden 1869). Di religione cattolica, già in conflitto con l'autorità ecclesiastica per il saggio Rosenkranz eines Katholiken (1829), fu scomunicato per il libro Der Christbaum des Lebens (1831); passò allora...