bigotto
bigòtto agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. bigot, in origine epiteto spreg. dato ai Normanni, forse per un loro intercalare, in ingl. ant., bī God «per Dio»]. – Di persona che mostra zelo esagerato [...] più nelle pratiche esterne che nello spirito della religione, osservando con ostentazione e pignoleria tutte le regole del culto: mia madre era religiosissima, bigotta fino all’inverosimile (Palazzeschi); avere una mentalità b.; come sost.: è un b.; ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto [...] forma di religione, ancora oggi diffusa in India e nell’Estremo Oriente. Partendo dal presupposto che il dolore è insito nella vita stessa, il buddismo indica in un’assoluta purificazione interiore la via per sfuggire al dolore, fino alla totale ...
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buddista
(o buddhista) s. m. e f. e agg. [dal nome di Budda] (pl. m. -i). – Seguace del buddismo; come agg.: popolazioni b.; religione b., il buddismo stesso. ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede [...] razionale del pensiero; con questa accezione, è spesso sostantivato: l’i. nella cultura ellenica; l’i. nell’arte, nella religione. 2. In matematica (con sign. che si rifà al gr. ἄλογος, esatto corrispondente del lat. irrationalis), numero i. (o ...
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mago
s. m. [lat. magus, dal gr. μάγος, che è dal pers. ant. magush] (pl. -ghi; ant. e nel sign. 1 -gi). – 1. Propriam., sacerdote e sapiente dell’antica religione persiana. In questo senso si usa spec. [...] il plur. magi (v.), su cui si è formato anche un sing. magio (v.), in modo da creare un paradigma diverso in conformità della differenziazione semantica. 2. (f. -a; pl. -ghi) Nell’uso com.: a. Chi esercita ...
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cristianita
cristianità s. f. [dal lat. tardo christianĭtas -atis]. – 1. a. ant. Religione cristiana: diffondere la c.; ridurre a c. gli infedeli. b. L’esser cristiano; sentimento, spirito cristiano: [...] affermare la propria c.; un pensatore di sincera cristianità. 2. Il complesso, la totalità dei cristiani: i popoli della c.; anche l’insieme dei paesi abitati dai cristiani: il castello meglio guernito ...
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tolleranza
s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che [...] che qualche cosa esista, sia fatta, avvenga. In partic.: a. Atteggiamento teorico e pratico di chi, in fatto di religione, politica, etica, scienza, arte, letteratura, rispetta le convinzioni altrui, anche se profondamente diverse da quelle cui egli ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, [...] nascita di C. (o prima di C., avanti C.), dopo C., per il computo degli anni nelle datazioni; la dottrina di C., la religione di C. (letter. del C., ma anche nell’odierno linguaggio eccles. l’articolo è frequente: il C., del C., al C.); credere in ...
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fenicio
fenìcio agg. [dal lat. Phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος] (pl. f. -cie). – Dei Fenici (lat. Phoenices, gr. Φοίνικες), popolazione di stirpe semitica che abitava anticamente la Fenicia (zona costiera [...] o relativo ai Fenici, alla Fenicia: l’alfabeto f., una delle più antiche scritture alfabetiche (dalla quale deriva l’alfabeto greco); la religione, l’arte f.; le colonie f.; cedro f. (v. cedro1, n. 2); come s. m., il fenicio, il dialetto di tipo ...
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lesghi
lèsghi agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente ai Lesghi (russo Lezginy), gruppo di popolazioni di lingua caucasica e religione islamica del Daghestan, dalla cultura materiale e struttura [...] sociale molto segnate da influssi tatari e persiani ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che costituiscono un dato culto religioso...
religione
Alessandro Niccoli
Nella sua accezione oggi consueta ricorre solo in due passi del Convivio, più per alludere a un complesso di credenze e di sentimenti che non a un organico sistema di dogmi e di riti: nella nobiltà rilucono le...