sedici
sédici agg. num. card. [lat. sēdĕcim, comp. di sex «sei» e decem «dieci»]. – Numero composto di dieci più sei unità, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 16, nella numerazione romana [...] o Tirannide dei Sedici), nome dato ai capi della Lega cattolica a Parigi (1576-1594) negli ultimi anni delle guerre di religione: il numero originario di cinque fu portato a sedici (uno per quartiere) nel 1587. Sedici Savî, collegio di magistrati che ...
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assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado. ...
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antireligioso
antireligióso agg. [comp. di anti-1 e religioso]. – Contrario alla religione, ai suoi dogmi, ai suoi principî morali: spirito a.; massime, affermazioni antireligiose. ...
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pensatore
pensatóre s. m. (f. -trice) [der. di pensare]. – Chi pensa o medita, chi esercita la facoltà del pensiero. Talvolta, lo stesso che filosofo, ma con sign. meno specifico (in quanto il pensare [...] assai più ..., la vostr’anima più ardente della sua, la vostra mente più pensatrice e più risoluta (Foscolo). Con altro sign., libero p., chi sostiene, in materia di religione, posizioni anticonfessionali e antidogmatiche (v. libero, n. 1 a). ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo [...] diritto svoltosi da Giustiniano in poi, le cui fonti sono, in gran parte, redatte in lingua greca. Con riferimento alla religione e alle forme di culto: Chiesa b., il patriarcato di Costantinopoli e anche, in genere, l’intera Chiesa ortodossa; rito ...
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vilipendio
vilipèndio s. m. [dal lat. mediev. vilipendium, affine a vilipendere (v. la voce prec.)]. – Il vilipendere o l’esser vilipeso; disprezzo, disistima espressi con parole, scritti o atti gravemente [...] o atti di grave e offensivo disprezzo valori ritenuti particolarmente degni di rispetto: (reato di) vilipendio alla nazione, alla bandiera nazionale; vilipendio della Repubblica, delle istituzioni, della religione, o di cadavere, di sepolture. ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] attributo di carattere storico, geografico, etnico o culturale, indica una totalità di uomini distinta per una comune civiltà o religione o per una comune situazione politica, sociale, economica: il m. greco-romano; il m. cristiano; il m. pagano; il ...
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professare
v. tr. [der. del lat. professus, part. pass. di profiteri «dichiarare apertamente» (comp. di pro- «avanti» e fateri «dichiarare»)] (io profèsso, ecc.). – 1. a. Dichiarare apertamente e con [...] gli professò tutta la sua gratitudine; le aveva più volte professato il suo affetto. b. Manifestare e seguire pubblicamente una religione, un’idea politica o filosofica, in modo aperto, senza far mistero delle proprie convinzioni: p. una dottrina, un ...
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altare
s. m. [lat. volg. e tardo altare (class. altaria -ium), di origine incerta]. – 1. Superficie piana, in genere elevata dal suolo (ma in alcune religioni appoggiata direttamente sul terreno), per [...] , prendere in moglie; innalzare agli a., levare sugli a., santificare, e in senso fig. celebrare, lodare. Talora come simbolo della religione: nemici dell’a.; o del potere ecclesiastico: il trono e l’altare. 2. A. della patria: la parte centrale del ...
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incirconciso
incirconciṡo agg. [dal lat. tardo, eccles., incircumcisus, comp. di in-2 e circumcisus «circonciso»], letter. – Non circonciso, spec. riferito (anche come s. m.) a persona di religione diversa [...] da quella ebraica ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che costituiscono un dato culto religioso...
religione
Alessandro Niccoli
Nella sua accezione oggi consueta ricorre solo in due passi del Convivio, più per alludere a un complesso di credenze e di sentimenti che non a un organico sistema di dogmi e di riti: nella nobiltà rilucono le...