giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione [...] in Palestina ...
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giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. [...] tribù di Giuda; nell’uso com., sinon. generico di ebreo, soprattutto al plur. (ma con valore spesso spreg.): la religione, la comunità dei Giudei. Come agg. (meno com. di giudaico), appartenente, relativo ai Giudei, ossia agli Ebrei: le tradizioni ...
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casta
s. f. [dallo spagn. e port. casta, propr. «(razza) casta, pura», che è dall’agg. lat. castus «casto»]. – 1. Gruppo sociale chiuso e per lo più endogamo, i cui membri sono uniti da comunanza di [...] nascita, di religione o di mestiere; in partic., ciascuno degli strati in cui, fin dall’antichità, era divisa la società indiana. 2. Per estens., spec. con senso spreg., classe sociale, ordine di persone che si considera, per nascita o per condizione ...
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promiscuo
promìscuo agg. [dal lat. promiscuus, der. del tema di miscere «mescolare»]. – 1. Misto, indistinto, costituito dalla mescolanza di cose diverse: società p., formata da persone diverse per condizione [...] o per provenienza etnica; matrimonio p., contratto fra persone di diversa razza o religione; scuola p., classe p., maschile e femminile insieme; trasporto p., quello di persone e cose, effettuato contemporaneamente e con uno stesso mezzo di trasporto ...
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temenos
tèmenos s. m. [traslitt. del gr. τέμενος, affine a τέμνω «tagliare»; cfr. lat. templum] (pl. temène). – Nell’antica religione greca, recinto, ben delimitato rispetto al terreno circostante, considerato [...] proprietà del dio cui era consacrato ...
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conversione
conversióne s. f. [dal lat. conversio -onis, der. di convertĕre «convertire»]. – 1. Rivolgimento, movimento di un corpo nello spazio intorno a un altro corpo; in partic., movimento di rivoluzione [...] la coscienza, si traducono in atteggiamenti o processi somatici e funzionali. 3. Nel linguaggio com., il passaggio a un’altra religione: c. al cattolicesimo, all’islamismo; la c. di s. Paolo; la c. dell’innominato; le opere del Manzoni dopo la ...
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lamaismo
s. m. [der. di lama3]. – Il buddismo tibetano, caratterizzato da elementi superstiziosi e magici che si collegano a riti e credenze della religione tibetana primitiva, e dalle pratiche dello [...] yoga indiano; ha ancora oggi conventi e templi nei quali si compiono le cerimonie del culto secondo un rituale vario e complesso ...
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castigare
(tosc. gastigare) v. tr. [dal lat. castigare «rimproverare, correggere, punire», comp. di castus «puro» e agĕre «fare, rendere»] (io castigo, tu castighi, ecc.). – 1. Punire, infliggere una [...] C. la lingua, lo stile, i costumi, emendare, correggere; c. un libro, toglierne i passi che offendono la morale o la religione (con questi sign., solo nella forma castigare) b. poet. Forgiare un metallo, lavorarlo battendolo a caldo: Qual su l’incude ...
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castigato
agg. [part. pass. di castigare]. – 1. Corretto, senza errori, irreprensibile, detto di lingua, stile, libro, scrittore e sim.: scrivere in una prosa c.; un autore molto c.; ma anche con riferimento [...] alla morale: edizione c., purgata di tutto ciò che può offendere la morale o la religione. 2. Morigerato, che segue le leggi della morale e della convenienza: vita c.; costumi castigati; abito c., scollatura castigata. ◆ Avv. castigataménte, in modo ...
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sommissione
sommissióne (ant. sommessióne) s. f. [dal lat. submissio -onis, der. di submittĕre «sommettere»]. – 1. letter. Sentimento e atteggiamento di chi riconosce e accetta la superiorità e la volontà [...] far da prepotenti, se non giuravano sommessione al buon governo (Muratori); ho dato un pubblico testimonio della mia religione e della sommissione al mio sovrano (Beccaria); scusandosi con una sommissione, con un’umiltà affettata, che stentava a ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che costituiscono un dato culto religioso...
religione
Alessandro Niccoli
Nella sua accezione oggi consueta ricorre solo in due passi del Convivio, più per alludere a un complesso di credenze e di sentimenti che non a un organico sistema di dogmi e di riti: nella nobiltà rilucono le...