livellatore
livellatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di livellare3]. – 1. Chi o che livella, cioè compie operazioni di livellamento (meno com. di livellazione) di un terreno. Con riferimento al sign. [...] alla camera dei Comuni con l’esclusione del sovrano e dei lords, l’abolizione della Chiesa di stato, la libertà di religione. 2. Nome con cui erano chiamati, nei sec. 16° e 17°, gli artigiani specializzati, riuniti in fraglia e vincolati da severi ...
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ammaestrare
v. tr. [der. di maestro1] (io ammaèstro o ammaéstro, ecc.). – 1. a. Istruire in una dottrina, un’arte, una disciplina: a. nella religione, nelle scienze, nel canto, nella recitazione; impartire [...] un insegnamento morale: a. a vivere onestamente; anche assol., a. i giovani, istruirli, educarli; talora in senso iron.: lo hanno proprio ammaestrato bene! b. Rendere esperto: la storia ci ammaestra; le ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni [...] unitario), alla loro storia, alla loro civiltà: lingue s. (dette anche complessivamente il semitico, s. m.), facenti parte della famiglia linguistica afroasiatica; letteratura, filologia s.; l’antica religione s.; migrazioni di popoli semitici. ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano. ...
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apoteosi
apoteòṡi s. f. [dal lat. tardo apotheosis, gr. ἀποϑέωσις, der. di ἀποϑεόω «deificare»]. – 1. Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino. In senso fig., celebrazione di una persona [...] , l’A. di Napoleone, affresco di A. Appiani nel Palazzo Reale di Milano, o le glorificazioni della fede, della religione, della Chiesa, frequenti spec. nell’età della Controriforma). 2. estens. e fig. a. Spettacolo grandioso, di festosa ed esaltante ...
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pio1
pio1 agg. [dal lat. pius]. – 1. a. Che prova, mostra o rispecchia un profondo sentimento di fede e di devozione religiosa: una p. persona o una persona p.; Te ... Saluta il bronzo che le turbe pie [...] possibilità di realizzarsi: pensare di finire tutto questo lavoro in pochi giorni è davvero una p. illusione. b. Che concerne la religione, il culto, la vita religiosa: luoghi p., i luoghi consacrati al culto, come chiese, santuarî e sim.; tra le p ...
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portentoso
portentóso agg. [dal lat. portentosus, der. di portentum «portento»]. – 1. a. Che ha natura o carattere di portento, che costituisce un portento (anche nel senso lat. originario, di presagio [...] portento: in tutto questo c’è qualcosa di p.; una impresa, una realizzazione tecnica che ha del portentoso. In filosofia della religione, il termine è stato usato per indicare ciò che nel sentimento del divino vi è di inaspettato, di sconcertante, di ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] di m.; con denominazioni limitative, riferentisi spesso al filosofo che l’ha elaborata, alla scuola filosofica, alla religione in cui si è formata: m. epicurea, stoica; m. utilitaristica (v. utilitarismo); m. cristiana, evangelica; Osservazioni sulla ...
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ierofania
ierofanìa s. f. [comp. di iero- e tema ϕαν- del gr. ϕαίνομαι «apparire»]. – Il senso della presenza o della manifestazione di qualcosa di «sacro», non necessariamente di un dio, che l’uomo [...] avverte o può avvertire, a qualsiasi tipo di religione appartenga. ...
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ieromanzia
ieromanzìa (o geromanzìa) s. f. [der. di ieromante]. – Nell’antica religione greca, forma di divinazione (detta anche ieroscopia), consistente nel trarre presagi dall’osservazione delle viscere [...] dell’animale sacrificato ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che costituiscono un dato culto religioso...
religione
Alessandro Niccoli
Nella sua accezione oggi consueta ricorre solo in due passi del Convivio, più per alludere a un complesso di credenze e di sentimenti che non a un organico sistema di dogmi e di riti: nella nobiltà rilucono le...