separatista
s. m. e f. e agg. [der. di separare, separato] (pl. m. -i). – 1. In politica, nella religione e nella cultura, fautore del separatismo. Come agg.: tendenze separatiste. 2. Chi, o che, tende [...] a una separazione. Nel diritto civile, s. o creditore s., creditore di un defunto che, per garantirsi contro l’eventuale insolvenza dell’erede, chiede giudizialmente la separazione del patrimonio del defunto ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni [...] di tutto quanto possa comportare aumento di bisogni, e cioè di ogni cultura e civiltà, la negazione della religione tradizionale, delle istituzioni sociali e delle consuetudini vigenti, e quindi l’ostentazione di costumi naturali e animaleschi. b ...
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augusto1
augusto1 agg. [dal lat. augustus, connesso con augur «augure»; propr. «consacrato dagli àuguri»]. – 1. Degno di venerazione e di onore, spec. come titolo degli imperatori romani (a cominciare [...] : E li ’nfiammati infiammar sì Augusto ... (Dante, con riferimento a Federico II). Per estens., nobile, sacro: l’a. maestà della religione; gli a. misteri; sacerdote dell’a. vero (Carducci); E tutto che al mondo è civile, Grande, a., egli è romano ...
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opusdeismo
s. m. Stile, modo di comportarsi che ricorda quello di chi fa parte dell’Opus Dei. ◆ Si può leggere la sua [di Silvio Berlusconi] autosantificazione come tattica politica ma forse sotto, magari [...] inconsapevolmente, c’è anche un «opusdeismo», uno stile che deriva dall’occultismo paramistico, (Francesco Merlo, Repubblica, 27 gennaio 2005, p. 17, Politica e Religione).
Derivato dal nome proprio Opus Dei con l’aggiunta del suffisso -ismo. ...
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inverare
v. tr. e intr. pron. [der. di vero] (io invéro, ecc.), letter. – 1. tr. Rendere vero; dare vita, realtà, concretezza a qualche cosa: i. un pensiero; i. un’idea (o inverarla nell’azione, nell’opera); [...] che, superandole nella loro opposta astratta unilateralità, le concilia; quindi, in genere, realizzarsi, attuarsi: arte e religione s’inverano nella filosofia; il sentimento s’invera poeticamente nella sua espressione; la filosofia deve diventare ...
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neoclericalismo
(neo-clericalismo), s. m. Nuova spinta alla presenza della Chiesa cattolica nella società civile e nella politica. ◆ «c’è una maggiore sintonia tra il centrodestra e le sollecitazioni [...] ci taccino di neoclericalismo. Quando, ad esempio, parliamo della legge sull’aborto, non vogliamo certo aprire una guerra di religione» [Pier Ferdinando Casini intervistato da Claudio Tito]. (Stampa, 28 marzo 2001, p. 9, Interno) • Mentre affiora un ...
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dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.). ...
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neogiacobinismo
(neo-giacobinismo), s. m. Radicalismo risoluto, che ripropone mentalità e modi di stampo giacobino. ◆ Mentre le riforme su immigrazione e devoluzione vanno avanti, il «senatur» annuncia [...] i Paesi ed i movimenti islamici non integralisti, rifuggendo dal neo-giacobinismo chiracchiano che fa del laicismo la «Religione della Repubblica». (Francesco Cossiga, Repubblica, 31 agosto 2004, p. 15, Commenti) • Si trattava, allora come oggi, di ...
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dubbio2
dùbbio2 (ant. dùbio) s. m. [dal lat. dubium, neutro sostantivato dell’agg. dubius: v. la voce prec.]. – 1. a. Incertezza, esitazione nell’esprimere un giudizio o nel prendere posizione su determinati [...] argomenti: avere dei d. in materia di religione; mi viene un d.; mi sorge un d.; espresse il d. che il testimone avesse mentito; ho i miei d. (scherz. i miei riveriti d.) sulla sua sincerità; nutro molti d. sulla possibilità di riuscire; d. ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che costituiscono un dato culto religioso...
religione
Alessandro Niccoli
Nella sua accezione oggi consueta ricorre solo in due passi del Convivio, più per alludere a un complesso di credenze e di sentimenti che non a un organico sistema di dogmi e di riti: nella nobiltà rilucono le...