soteriologico
soteriològico agg. [der. di soteriologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla soteriologia, cioè a una dottrina o idea di salvezza: orientamento s.; le tendenze s. di una religione; religioni [...] s., le religioni universalistiche di tipo soprannazionale, come il cristianesimo, il buddismo, il giainismo, lo zoroastrismo. ◆ Avv. soteriologicaménte, per quanto riguarda la soteriologia. ...
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autosantificazione
(auto-santificazione), s. f. Santificazione di sé stessi; il proporre sé stessi come modello. ◆ resta tuttavia qualche cosa da aggiungere che riguarda in modo specifico il confronto [...] «opusdeismo», uno stile che deriva dall’occultismo paramistico, (Francesco Merlo, Repubblica, 27 gennaio 2005, p. 17, Politica e Religione).
Composto dal confisso auto-1 aggiunto al s. f. santificazione.
Già attestato nella Stampa del 23 luglio 1994 ...
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pseudoreligioso
pseudoreligióso agg. [comp. di pseudo- e religioso]. – Che si basa su una religione falsa, fittizia, o che simula pretestuosamente motivazioni religiose: concezioni che, molti secoli [...] addietro, sarebbero state giustificate con motivi p. (Moravia) ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] taluni corpi prendevano i soldati all’entrare in servizio (per es., nella marina militare del regno di Sardegna); n. di religione, assunto dai membri di alcuni ordini religiosi (diverso dal nome che avevano nella vita secolare). c. Con allusione alle ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] alle c. di casa; interessarsi alle c. nazionali ed estere; come vanno le c. al confine?; cose di Stato, d’ufficio, di scuola, di religione, ecc. e. Opera o parte di un’opera: ci ha letto le c. più belle di D’Annunzio. f. Quanto si dice o si ascolta ...
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zuinglismo
żuinġlismo (o żwinġlismo) s. m. – Il movimento di pensiero teologico derivato dal riformatore religioso svizzero Zwingli (v. la voce prec.), fondatore della Chiesa «riformata» (che fu poi [...] e unica di Dio creatore, critica radicale dei sacramenti e delle tradizioni, concetto rigorosamente soggettivistico della fede (che è atto individuale, avente valore solo per l’individuo interiore), subordinazione della politica alla religione. ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con [...] non si può richiedere di avere c.; non c’è più c. nel mondo, oggi! d. Con riferimento alla religione: libertà di coscienza, diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose senza alcuna restrizione, impedimento o coazione da parte ...
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falascia
falascià s. m. e f. e agg. [etiopico falāšā, prob. «emigrato», der. del ge῾ez falasa «emigrare»]. – Appartenente o relativo ai Falascià, popolazioni cuscitiche dell’Etiopia settentrionale, di [...] religione ebraica ma con caratteristiche particolari (per es. non seguono la tradizione talmudica), distintesi nei secoli per la loro strenua opposizione ai negus abissini; ridotte alla fine a pochi gruppi insediati nella zona tra il lago Tana e il ...
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infame
agg. [dal lat. infamis, comp. di in-2 e fama «fama»]. – 1. a. Di persona che, per aver compiuto azioni particolarmente turpi e spregevoli, si è resa indegna della pubblica stima: rendersi i.; [...] b. Nell’uso corrente, con senso più generico, di chiunque si sia macchiato di gravi colpe contro la legge, la morale, la religione; sinon. quindi di perverso, scellerato, turpe e sim., ma con tono di più severo biasimo: l’i. assassino; è un traditore ...
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brahmanico
brahmànico ‹bramà-› (o bramànico) agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai brahmani o al brahmanesimo: casta, religione b.; sacrificio brahmanico. ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che costituiscono un dato culto religioso...
religione
Alessandro Niccoli
Nella sua accezione oggi consueta ricorre solo in due passi del Convivio, più per alludere a un complesso di credenze e di sentimenti che non a un organico sistema di dogmi e di riti: nella nobiltà rilucono le...