inquisitore
inquiṡitóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. inquisitor -oris, der. di inquirĕre «indagare», part. pass. inquisitus]. – 1. s. m. Chi inquisisce. In partic., chi, come membro di una speciale [...] : i sei i. dell’Inquisizione romana; il primo grande i. di Spagna fu il domenicano Tomás de Torquemada. Nella RepubblicaVeneta, inquisitori di stato (o inquisitori, o anche esecutori, del Consiglio dei dieci), i tre magistrati che costituivano un ...
Leggi Tutto
visdomino
visdòmino (o vicedòmino) s. m. [dal lat. tardo vicedomĭnus, comp. di vice «in luogo di» (v. vice-) e domĭnus «signore»]. – Chi, nell’età medievale e rinascimentale, teneva le veci del «signore» [...] di regolare le divergenze tra i mercanti in terra straniera. 3. Visdomini (o vicedomini) del fondaco, magistratura della RepubblicaVeneta (composta di 3 o 4 patrizî) incaricata di controllare l’entrata e uscita delle merci nel fondaco dei Tedeschi ...
Leggi Tutto
pegno
pégno s. m. [lat. pĭgnus pĭgnŏris] (pl. -i, ant. le pégnora). – 1. a. Nel linguaggio giur., diritto reale di garanzia che ha per oggetto beni mobili o complessi di beni mobili, crediti o altri [...] regioni, luogo dove si riponevano i pegni giudiziarî e dove risiedevano gli ufficiali preposti alla loro custodia; nella RepubblicaVeneta, monte di pietà. 2. Oggetto di qualche valore che, in certi giochi infantili o di società, viene depositato ...
Leggi Tutto
sedici
sédici agg. num. card. [lat. sēdĕcim, comp. di sex «sei» e decem «dieci»]. – Numero composto di dieci più sei unità, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 16, nella numerazione romana [...] fu portato a sedici (uno per quartiere) nel 1587. Sedici Savî, collegio di magistrati che deteneva il potere esecutivo della RepubblicaVeneta, eletto dal senato di sei mesi in sei mesi. Con valore ordinale, posposto al sost.: il capitolo s., Luigi s ...
Leggi Tutto
segreta
segréta (o secréta) s. f. [femm. sostantivato dell’agg. segreto, secreto, nei varî suoi sign.; il n. 1 dal lat. mediev., eccles., secreta]. – 1. Nella liturgia cattolica preconciliare, preghiera [...] pubbliche entrate e ai conti nell’isola di Cipro prima della dominazione veneziana e che rimase in vita anche durante questa (secoli 15° - 16°). Lo stesso nome era dato all’archivio segreto della RepubblicaVeneta e del Banco di S. Giorgio di Genova. ...
Leggi Tutto
taglia1
tàglia1 s. f. [dal fr. (ant.) taille, der. di tailler «tagliare»]. – 1. ant. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato, e il taglio stesso. 2. estens. a. Sinon. di tacca [...] 3. ant. a. Imposta, per lo più a carattere personale ma a volte anche reale; in partic., t. ducale, un’imposta della RepubblicaVeneta, applicata sulle terre di là dal Mincio e proporzionata al valore dei beni e alla loro rendita. Nell’uso moderno il ...
Leggi Tutto
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della RepubblicaVeneta, e il Palazzo ducale a Venezia. ...
Leggi Tutto
sopraggastaldo
(o sopragastaldo) s. m. [comp. di sopra- e gastaldo]. – Nella RepubblicaVeneta, ciascuno dei membri di una speciale magistratura, cui era demandata l’esecuzione delle sentenze civili, [...] sia contenziose sia di ordinaria giurisdizione ...
Leggi Tutto
decazia
decazìa (o degazìa) s. f. [dal lat. mediev. decatìa, a sua volta dal gr. δεκατεία «decima»]. – 1. Imposizione della decima nelle terre dalmate e greche soggette alla RepubblicaVeneta. 2. A Pisa, [...] nel medioevo, la dogana e anche la porta vicino all’Arno, per la quale le merci che venivano sul fiume dovevano entrare in città ...
Leggi Tutto
terrafermiero
terrafermièro agg. [der. di terraferma]. – Di terraferma; in partic., relativo al territorio di terraferma della RepubblicaVeneta, e ancora oggi, più raram., a parte del territorio della [...] regione Veneto, in quanto contrapposto al territorio lagunare: commercio terrafermiero. ...
Leggi Tutto
(o pregai) Nella Repubblica Veneta, i cittadini che costituivano il Senato veneziano, pregati dal doge di dare il proprio parere al Maggior Consiglio sulle più gravi questioni.