circuitare
v. intr. Circolare entrando a far parte di un circuito, seguendo tappe prestabilite. ◆ è meno complesso per una compagnia americana venire a vendere in Italia che viceversa. Infatti, in questi [...] diverse interpretino in maniera simile questo testo, significa in fondo partecipare ad un grande spettacolo mondiale». (Roberto Incerti, Repubblica, 25 marzo 2008, Firenze, p. XII).
Derivato dal s. m. circuito con l’aggiunta del suffisso -are1.
Già ...
Leggi Tutto
cisplatino
s. m. inv. Sostanza farmacologica usata nella chemioterapia. ◆ Vito Lorusso, con la supervisione del professor [Mario] De Lena, è riuscito a bruciare tutti sul tempo e a cancellare dalla «chemio» [...] la cura, praticamente il responsabile principale della perdita di appetito e di quell’insopportabile sensazione di vomito. (Piero Ricci, Repubblica, 8 maggio 2001, p. 5) • Il cisplatino fu introdotto in terapia negli anni 70, seguito alcuni anni dopo ...
Leggi Tutto
clandestinizzato
p. pass. e agg. Costretto alla clandestinità. ◆ E come reagiranno i «veri» referendari? «Lanciando nuovi referendum, battendoci per i diritti civili, politici e umani. Cioè, come sempre, [...] silenziosa parallela per un lungo rapimento quasi clandestinizzato dal silenzio-stampa. Tutti contenti, ai piani alti della Repubblica. La liberazione dei tre ostaggi superstiti ancora prigionieri in Iraq diffonde respiri di sollievo tra un palazzo ...
Leggi Tutto
clausola di coscienza
loc. s.le f. Istituto che regola la possibilità di esercitare un’obiezione di coscienza. ◆ Con un documento a lungo studiato e mediato, il Comitato Nazionale di Bioetica ieri ha [...] il farmaco che dopo un rapporto a rischio impedisce l’insorgere di una eventuale gravidanza. (Maria Novella De Luca, Repubblica, 29 maggio 2004, p. 26, Cronaca) • In sostanza, «pur riaffermando con forza il diritto del medico alla clausola di ...
Leggi Tutto
clientelizzazione
s. f. Assimilazione a una categoria, a un gruppo di protetti, di sudditi. ◆ Non la stupisce neppure l’indagine per mafia su un esponente diessino come [Vladimiro] Crisafulli? «A parte [...] . Dunque il rischio di clientelizzazione della politica è altissimo» [Emanuele Macaluso intervistato da Enrico Del Mercato]. (Repubblica, 5 dicembre 2003, Palermo, p. VIII) • Difficilissimo insegnare a ragazzi nei quali un marketing permanente crea ...
Leggi Tutto
clinica-lager
loc. s.le f. Clinica che ospita i propri pazienti in pessime condizioni alimentari e igieniche. ◆ Cinque quintali di alimenti destinati ai paesi del Terzo Mondo nella dispensa di una clinica-lager [...] giro di due anni hanno ormai chiuso una cinquantina di case di riposo, tra il centro e la periferia. (Lorenzo Coluzzi, Repubblica, 5 agosto 2005, Roma, p. IV) • Secondo un tabloid belgradese, Press, c’è pure un supertestimone (nome in codice K-144 ...
Leggi Tutto
Cnb
s. m. inv. Acronimo di Comitato nazionale di bioetica. ◆ Francesco D’Agostino, presidente del Cnb, ribatte a titolo personale: «Se l’autonomia del paziente consiste nel rinunciare ad una cura dico [...] dalla presidenza del Consiglio all’inizio degli anni ’90, la preoccupazione c’è, ed è forte. (Maria Novella De Luca, Repubblica, 7 giugno 2006, p. 16, Cronaca) • Analizzando il curriculum, le pubblicazioni, le interviste e le prese di posizione dei ...
Leggi Tutto
coalizionale
agg. Che esprime l’appartenenza a una stessa coalizione politica. ◆ Massimo D’Alema ha sintetizzato la questione con una formula politologica: «Nel 2001 furono loro la vera “forza coalizionale”, [...] e gli elettori la ripagarono. Stavolta la vera “forza coalizionale” siamo stati noi, i Ds». (Edmondo Berselli, Repubblica, 21 giugno 2004, p. 16, Commenti) • «Penso che la cultura socialista sia fondamentale per l’Ulivo. E vedo con simpatia e stima ...
Leggi Tutto
coattese
s. m. (iron.) Il gergo tipico dei coatti; con particolare riferimento a quelli romani. ◆ Che ci si rivolga a un uomo o a una donna, non cambia. A Roma, da qualche anno, basta la stessa parola. [...] -- anche nella variante del coattese -- di cui sono intrisi i due romanzi all’insegna della maniera più banale. (Enzo Golino, Repubblica, 31 luglio 2007, p. 42, Cultura).
Derivato dal s. m. coatto, nell’accezione di ‘individuo rozzo, volgare e spesso ...
Leggi Tutto
coattume
s. m. (iron. spreg.) L’insieme dei coatti; il loro modo di comportarsi. ◆ C’è il passeggero che odia i cani, fondatore di un club per lo sterminio di Fido, e c’è il professore di inventistica [...] è quello di diventare una zona normale, indistinguibile nel grande palinsesto che è ormai la periferia romana; (Walter Siti, Repubblica, 7 febbraio 2007, Roma, p. IX).
Derivato dal s. m. coatto con l’aggiunta del suffisso -ume.
Già attestato ...
Leggi Tutto
In generale, la repubblica viene contrapposta alla monarchia, in base alla considerazione che la prima sarebbe caratterizzata dall’elettività e dalla temporaneità della carica del Capo dello Stato, laddove la seconda si caratterizzerebbe per...
Repubblica
(gr. Πολιτεία; lat. Res publica) Dialogo di Platone. Vi si teorizza lo Stato ottimo, inteso come realizzazione dell’armonica convivenza basata sulla giustizia, la quale è a sua volta analizzata, in relazione sia all’individuo sia...