climax
clìmax s. m. [dal gr. κλῖμαξ f., propr. «scala», passato anche in lat. tardo, climax f.; nelle accezioni 2 e 3, per influenza dell’uso ingl.]. – 1. Figura retorica, detta anche gradazione o gradazione [...] ascendente, consistente nel passare gradatamente da un concetto all’altro, o nel ribadire un concetto unico con vocaboli sinonimi via via più efficaci e intensi, o più genericam. nel disporre i termini ...
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premunizione
premunizióne s. f. [dal lat. praemunitio -onis; v. premunire]. – 1. letter. a. non com. Il premunire, il premunirsi. b. Figura retorica consistente nel difendersi da eventuali obiezioni, [...] prima che esse siano formulate dal contraddittore. 2. In medicina, l’aumentata resistenza dell’organismo nei confronti di una malattia infettiva (con partic. riguardo alla tubercolosi) che si riscontra ...
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tropo
tròpo s. m. [dal lat. tropus, gr. τρόπος; affine a τρέπω «volgere; adoperare con altro uso»]. – 1. Metafora, e in genere traslato, come figura retorica di carattere semantico: l’abuso dei t.; usa [...] qui l’autore un t., il quale si chiama «ironia», per vocabolo contrario mostrando quello che egli intende di dimostrare (Boccaccio); abbiam noi una gran libertà di sintassi e di tropi (Bettinelli); Vuol ...
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ventennio
ventènnio s. m. [comp. di vénti e -ennio]. – Periodo di vent’anni o di circa vent’anni: nell’ultimo v. del secolo scorso; durò quasi un v.; il v. fascista (1922-1943), o anche, semplicem., [...] il v. o il V.: la dittatura del v.; la retorica del Ventennio. ...
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preoccupazione
preoccupazióne s. f. [dal lat. praeoccupatio -onis, der. di praeoccupare «preoccupare»]. – 1. In senso proprio, raro e ant., occupazione di un posto fatta prima di altri; fig., affermazione, [...] , su cui si concentra l’interesse (anche iron.): ha un’unica p.: quella di lavorare il meno possibile. 3. In retorica, termine usato talvolta come equivalente di prolessi, cioè risposta a un’obiezione non fatta ma prevista come possibile. ◆ Dim ...
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reticenza
reticènza s. f. [dal lat. reticentia, der. di retĭcens -entis «reticente»]. – 1. Il tacere volontariamente notizie o circostanze che si potrebbero o si dovrebbero dire: con le sue r. e i suoi [...] improvvisamente il discorso prima di pronunciare una parola sconveniente o eccessiva, prima di formulare una minaccia, per artificio retorico allo scopo di tenere in sospeso l’animo dell’ascoltatore o quasi a significare che la piena del sentimento ...
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spalto
(ant. o letter. spaldo) s. m. [dal longob. *spald, *spalt, che significava prob., in origine, «fessura», «apertura in un muro» (cfr. ted. spalten «fendere»), da cui si sono sviluppati successivamente [...] dalla polizia austriaca numerosi patrioti del Risorgimento italiano (chiamati appunto «i martiri di Belfiore»). 2. Per estens. retorica, nel linguaggio delle cronache sportive (sempre al plur.), le gradinate di uno stadio, e per metonimia l’insieme ...
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ipotiposi1
ipotipòṡi1 s. f. [dal gr. ὑποτύπωσις, propr. «abbozzo», der. di ὑποτυπόω «disegnare, abbozzare» (da τύπος «tipo»)]. – Figura retorica che consiste nella rappresentazione viva e immediata di [...] un oggetto o di una situazione, sia attraverso similitudini concrete sia con la forza plastica della descrizione che suggerisce al lettore o all’ascoltatore immagini quasi visive. Se ne ha un esempio nel ...
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truculento
truculènto (raro trucolènto) agg. [dal lat. truculentus, der. di trux «truce»], letter. – Truce, crudele, o di aspetto torvo, minaccioso: un uomo t.; osò la mano Armata alzar su l’innocente [...] truculento mar la nave rotta (Ariosto), tempestoso, minaccioso; nell’uso com., con tono per lo più scherz., un dramma, un film, un racconto t., che narra fatti terrificanti, ma con retorica ingenuità, così da non riuscire veramente a impressionare. ...
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disfemismo
s. m. [tratto da eufemismo, per sostituzione del pref. dis-2 a eu-; cfr. il gr. δυσϕημέω «dir male, oltraggiare», δυσϕημία «ingiuria, maldicenza»]. – Figura retorica, opposta all’eufemismo, [...] per cui si sostituisce (come uso abituale o come coniazione scherzosa momentanea) una parola normale, spesso piacevole e anzi affettuosa, con altra per sé stessa sgradevole o offensiva, senza dare tuttavia ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), sotto lo stimolo della necessità oratoria,...
La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere arduo, deve fare i conti con la concezione...