gente /'dʒɛnte/ s. f. [lat. gens gentis, affine a gignĕre "generare", genus, genĭtus, ecc.]. - 1. a. [gruppo di persone unite da un'origine comune: g. latina, germanica] ≈ ceppo, (lett.) nazione, popolo, [...] a tutta la nazione; in nome del popolo italiano. Affine è popolazione, che però ha un’accezione più ampia di .: la popolazione di Parigi è assai grande (C. Goldoni). Specificamente riferito all’insieme delle persone che abitano in una città o in un ...
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violenza /vjo'lɛntsa/ s. f. [dal lat. violentia]. - 1. a. [con riferimento a persona, l'essere violento] ≈ aggressività, brutalità, non violenza, prepotenza. ↔ bonarietà, mansuetudine, mitezza, pacatezza, [...] e ancor più la sopraffazione, termini formali anch’essi spesso riferiti alle parole, ma anche agli atteggiamenti e a i vari L’arroganza, infine, si colloca al livello più attenuato. Affine alla prepotenza e all’aggressività, è di queste più generica ...
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portare [lat. portare, affine a porta "porta" e a portus -us "porto²"]. - ■ v. tr. 1. a. [sostenere su di sé qualcosa spostandolo da un luogo a un altro: p. un pacco, una valigia] ≈ trasferire, trasportare. [...] 6. (fig.) a. [essere in possesso di qualcosa: p. un nome celebre] ≈ avere, possedere. b. [avere un'indicazione e sim., con riferimento a data, firma e sim. in documenti: la lettera non porta la data] ≈ avere, recare, riportare. 7. [recare di persona ...
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Fabio Rossi
gente. Finestra di approfondimento
Raggruppamenti per origine o residenza - Una moltitudine di persone può essere indicata in vario modo, a seconda dei contesti. Se si fa riferimento all’origine [...] a tutta la nazione; in nome del popolo italiano. Affine è popolazione, che però ha un’accezione più ampia di .: la popolazione di Parigi è assai grande (C. Goldoni). Specificamente riferito all’insieme delle persone che abitano in una città o in un ...
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propinquo /pro'pinkwo/ [dal lat. propinquus, der. di prope "vicino, presso"]. - ■ agg. 1. (ant.) [che si trova nello spazio circostante, con la prep. a: questa luculenta e cara gioia Del nostro cielo che [...] , contiguo, prossimo, vicino, [con riferimento a luoghi] confinante, [con riferimento a luoghi] limitrofo. ↔ distante persona alla quale si è uniti da un legame di sangue] ≈ affine, congiunto, consanguineo, familiare, parente, (non com.) prossimo. ↔ ...
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stare [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto /stɔ/ [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], stia [poet. [...] desio dove mi spigni? (L. Magalotti). Un sign. frequente di s., affine a «stare fermo», è quello di «fare sosta in un luogo». A dai parlanti come verbo più appropriato e meno fam., spec. se riferito a un oggetto o a un luogo: le chiavi sono nella ...
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ritmo s. m. [dal lat. rhythmus, gr. rhythmós, affine a rhéō "scorrere"]. - 1. a. [il succedersi ordinato nel tempo di un fenomeno o delle fasi di un fenomeno: r. della pulsazione, di un'oscillazione] ≈ [...] .) a. [l'avvicendarsi di un fatto, di un fenomeno periodico: r. delle stagioni] ≈ alternanza, avvicendamento, ciclicità, successione. b. [con riferimento ad attività varie, il loro svolgersi in modo più o meno celere e intenso: r. di lavoro frenetico ...
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tranquillo agg. [dal lat. tranquillus (forse affine a quies "quiete")]. - 1. [che è in stato di calma, di quiete, in senso fisico, generalm. con riferimento a una distesa d'acqua: il mare, oggi, è t.; [...] un'atmosfera t.] ≈ calmo, liscio, piatto, quieto. ↔ agitato, mosso, turbato, [spec. di mare e sim.] grosso. 2. (estens.) [di luogo, caratterizzato da calma, quiete: albergo t.] ≈ calmo, quieto, silenzioso. ...
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petulante agg. [dal lat. petŭlans -antis, der. di ✻petulare, affine a petĕre "chiedere"]. - [di persona che interviene continuamente con domande, rilievi, critiche impertinenti e sim., anche con riferimento [...] al comportamento stesso: un bambino p. e saputello; modi p.] ≈ importuno, indelicato, indiscreto, insistente, invadente, molesto, noioso, seccante. ↔ delicato, discreto, educato ...
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faccia /'fatʃ:a/ s. f. [lat. facies "forma, aspetto, faccia", affine a facĕre "fare"] (pl. -ce). - 1. a. [parte anteriore esterna della testa dell'uomo, che va dalla fronte al mento: f. emaciata] ≈ (spreg.) [...] facciale di chi si sente bene o male: sei indisposto? Hai una cera curiosa (I. Svevo).
Le facce delle cose - In riferimento alle cose, astratte o concrete, f. è il sinon. più generico e più fam. rispetto a designazioni più appropriate. Il sinon ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, psicologico, geometrico, fisico, astronomico,...
L'Ottocento: matematica. Metodi del calcolo numerico
Dominique Tournès
Metodi del calcolo numerico
Prima del 1870 l'analisi numerica non si era ancora sviluppata come disciplina autonoma; esisteva naturalmente la necessità di effettuare...