sargia
sàrgia s. f. [dal fr. ant. sarge (fr. mod. serge), che risale al lat. *sarĭca, alteraz. di serica, femm. dell’agg. serĭcus «di seta» (v. serico1)] (pl. -ge). – 1. Stoffa leggera, di lana o di [...] lino e per lo più dipinta o vivacemente colorata, d’importazione francese, usata nel Medioevo e nel Rinascimento per cortinaggi e tende: andato oltre pianamente levò alta la s. della quale il letto era fasciato (Boccaccio). 2. Termine equivalente al ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non [...] consta di quattro corpi di fabbrica ortogonali e di uguale lunghezza, spesso, come negli edifici a pianta centrale del Rinascimento, con cupola sull’incrocio. 5. a. In araldica, pezza onorevole formata dalla combinazione del palo con la fascia, che ...
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anteriore
anterióre agg. [dal lat. tardo anterior -oris, forma di comparativo, der. di ante «davanti, prima»]. – 1. Che è davanti, che precede nello spazio: la parte a. dell’edificio; le zampe a. del [...] nel tempo: la situazione politica dell’Italia a. all’unità; un filosofo a. a Kant; la pittura a. al Rinascimento; notizie tratte da storici a.; futuro a., nella coniugazione dei verbi (v. futuro). ◆ Avv. anteriorménte, in posizione anteriore, davanti ...
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lettore
lettóre s. m. [dal lat. lector -oris, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. (f. -trice) a. Chi legge, chi attende alla lettura o a una specifica lettura (spec. quando si voglia [...] che viene letto dal diacono o dal celebrante). 3. a. Nelle scuole e università medievali, fino a tutto il Rinascimento, il docente incaricato di leggere e interpretare gli autori (era in genere titolo equivalente a quello odierno di professore). Oggi ...
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artista
s. m. e f. [dal lat. mediev. artista «maestro d’arte»] (pl. m. -i). – 1. Chi esercita una delle belle arti (spec. le arti figurative, o anche la musica e la poesia): gli a. del Rinascimento; [...] gli a. della scuola romana. Come termine di classificazione professionale e dell’uso com., anche chi svolge attività nel campo dello spettacolo (teatro, cinema, ecc.): a. lirico; a. di varietà; gli a. ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] t. rotonda; una t. rotonda di altissimo livello, ricca di interesse o mal riuscita. d. Nel Medioevo e nel Rinascimento, il banco privato (o anche pubblico, come in Sicilia) che esercitava il cambio delle monete e altre operazioni bancarie, costituito ...
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rondo
rondò s. m. [dal fr. rondeau, che è il lat. *retundellus, dim. di rotundus «rotondo»]. – 1. In musica, composizione e forma compositiva strumentale e anche vocale caratterizzata dal periodico ritorno [...] composizione; benché stilemi proprî del rondò siano già presenti in canzoni, frottole e balletti dell’ultimo medioevo e del Rinascimento, il rondò moderno si fissa come spirito e forma e si afferma nel Settecento continuandosi nell’Ottocento e nel ...
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ronne
rònne s. m. [lettura pop. della sillaba -rum, sull’esempio di conne (v.)], ant. – Nome dell’abbreviazione con cui si rappresentava, nel Medioevo e nel Rinascimento, la desinen-za latina -rum, e [...] anche altri gruppi finali comincianti con r- (per es., illorum, coram, notarius, feria potevano essere scritti: illo c0 nota fe). Nella tavola dell’alfabeto il segno era posto dopo la zeta, donde la locuz. ...
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rosario
roṡàrio s. m. [dal lat. rosarium «rosaio», parola a cui si diede sign. mistico nel sec. 13° (perché le preghiere del rosario formano come una corona di rose alla Madonna)]. – 1. a. Preghiera [...] , è espressione il culto della vergine o Madonna del R., rappresentato in grandi opere d’arte dell’ultimo Medioevo e del Rinascimento. b. Con valore concr., la filza di pallottoline di materiale vario (chiamata anche corona), 50 più piccole e 5 più ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] stata esclusivamente di grado rafforzato, tra vocali, nelle voci di formazione popolare. Nelle voci dotte si cercò d’imporre nel Rinascimento (non sappiamo se anche prima) la distinzione etimologica tra gli esiti del lat. cti o pti e gli esiti del ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione consapevolmente filologica dei classici...
Il Rinascimento
Sergio Bertelli
Innanzi tutto un problema di cronologia. Come distinguere il periodo che definiamo Rinascimento da quello precedente, che i manuali di storia chiamano Umanesimo; che cosa intendiamo per Rinascimento. Sono questioni...