teosofia
teoṡofìa s. f. [dal gr. tardo ϑεοσοϕία, comp. di ϑεο- «teo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Conoscenza delle realtà divine, ottenute per rivelazione della divinità stessa. Il termine, che con questa [...] di arrivare alla conoscenza della verità, riservata a pochi adepti, non con la sola ragione ma per mezzo di rivelazioni, di esperienze mistiche e di un determinato modo di vivere; fortemente influenzata da elementi di derivazione indiana, ebbe il ...
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sgomento1
sgoménto1 agg. [part. pass. di sgomentare, senza suffisso]. – Sgomentato: la terribile rivelazione (o minaccia) lasciò tutti s.; lo guardavano con occhi sgomenti. ...
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apocalisse
(o apocalissi) s. f. [dal lat. apocalypsis, gr. ἀποκάλυψις «rivelazione»]. – 1. Titolo o designazione di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità [...] e del mondo: l’A. di Abramo, di Mosé, di Paolo, di Pietro, ecc. In partic., il libro che ha questo titolo, accolto nel canone del Nuovo Testamento, attribuito tradizionalmente a s. Giovanni Evangelista. ...
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marzullesco
agg. (iron.) Alla maniera del conduttore televisivo Gigi Marzullo; relativo agli schemi, alle trovate, agli spazi e agli orari delle sue trasmissioni. ◆ Ma la guerra uccide la satira? O una [...] 7, Interno) • E dopo tanto tempo, dopo Nenni, dopo Moro, dopo Berlinguer, dopo tutto, ecco, come sospinti da una specie di rivelazione occulta ci si sorprende preda di un dubbio a suo modo marzullesco e risolutivo: è il gossip ad essere entrato nella ...
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fuga
s. f. [dal lat. fuga, dello stesso tema di fugĕre «fuggire»]. – 1. a. L’atto di fuggire: darsi alla f.; darsi a f. precipitosa; prendere la f., anche estens., di persone, veicoli, ecc. che si mettano [...] : la f. dai proprî doveri, dalle proprie responsabilità. Con accezioni più specifiche: f. di notizie, nel linguaggio giornalistico, rivelazione di notizie che dovrebbero rimanere segrete; f. di voti, perdita, da parte di un partito, di voti che si ...
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cifra
(ant. cìfera) s. f. [dal lat. mediev. cifra, e questo dall’arabo ṣifr «nulla, zero», che è un calco del sanscr. śūnyá «vuoto, zero»]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente [...] alle cifre che rappresentano il messaggio (o cifre d’informazione) in base alle regole del codice per garantire la rivelazione o la correzione di certi errori di trasmissione o di elaborazione. 5. Nel linguaggio tecn., equivale a coefficiente ...
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fulminare
v. intr. e tr. [dal lat. fulminare, der. di fulmen -mĭnis «fulmine»] (io fùlmino, ecc.). – 1. intr. a. impers. (aus. essere o avere) Cadere fulmini: Dio, come fulmina!; ha tuonato e fulminato [...] ; cadde fulminato da un colpo di pistola; morì sul colpo, fulminato da un infarto; fig., allibito, annientato improvvisamente: fulminato da quella notizia così impensata (Manzoni); e con uso di agg.: a quella rivelazione, rimase come fulminato. ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] s. f., la morale); teologia m., la parte della teologia cristiana (contrapp. alla teologia dogmatica) che, presupponendo la rivelazione e la grazia, definisce i modi del comportamento umano in funzione di un fine soprannaturale. E con riferimento a ...
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soprannaturale
(meno com. sovrannaturale) agg. [comp. di sopra- (o sovra-) e naturale]. – Nel linguaggio com., che supera il corso ordinario della natura (sinon. in questo caso di preternaturale); o [...] . In teologia, il soprannaturale (in cui rientrano anzitutto la grazia e la visione intuitiva di Dio, ma anche la rivelazione) si definisce variamente in relazione al modo di concepire la natura: per diversi secoli è prevalso, nella scolastica di ...
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indiscrezione
indiscrezióne s. f. [dal lat. tardo indiscretio -onis «mancanza di discernimento», comp. di in-2 e discretio -onis «discernimento»]. – 1. Mancanza di discrezione, cioè di senso della misura [...] debito; l’atto stesso: hai commesso un’i., è stata una grave i. la sua. 2. Incapacità di mantenere un segreto, e la rivelazione stessa di notizie riservate, sulle quali si dovrebbe tenere il segreto: la cosa si è saputa per l’i. di un funzionario; i ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure della propria volontà e di alcune...
rivelazione
rivelazióne [Atto ed effetto del rivelare, der. del lat. revelatio -onis dal part. pass. revelatus di revelare (→ rivelatore)] [LSF] Il rendere osservabili e misurabili enti fisici, mediante un rivelatore. ◆ [ELT] R. coerente,...