Rh
– 1. In chimica, simbolo dell’elemento rodio (lat. scient. Rhodium). 2. In medicina, simbolo (generalmente pronunciato 〈erreàkka〉) di un sistema di gruppi sanguigni, detto anche fattore Rh, dal nome [...] della scimmia Rhesus rhesus (v. rèso) i cui globuli rossi possiedono un agglutinogeno che esiste anche in quelli di gran parte degli individui della specie umana, detti Rh-positivi (mentre quelli che non ...
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sperrylite
s. f. [dal nome del chimico amer. F. L. Sperry (c. 1862-1906), col suff. -lite]. – Minerale monometrico, arseniuro di platino, di colore bianco stagno con lucentezza metallica, contenente [...] talora piccole quantità di antimonio, rodio, ferro e rame; importante per l’estrazione del platino, si rinviene nell’America Settentr., nel Sud Africa e in Siberia. ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei [...] : il legno rosa brasiliano o di Baía, fornito da un albero del genere fisocalimma; il legno rosa delle Canarie o legno rodio, fornito da due specie del genere convolvolo, molto duro e pesante, venato di rossiccio; il legno rosa della Martinica (detto ...
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mangiamento
mangiaménto s. m. [der. di mangiare2], non com. – 1. L’azione, il fatto di mangiare, e s’intende per lo più di pasti abbondanti e fatti da più persone insieme. 2. fig. a. Mangeria: in queste [...] pie amministrazioni è un rubamento e un m. generale (De Marchi). b. Tormento, rodìo interno, nelle locuz. m. di cuore, m. dell’anima, m. di fegato. ...
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metallo1
metallo1 s. m. [dal lat. metallum, gr. μέταλλον]. – 1. a. Nome generico degli elementi chimici di una delle due fondamentali categorie in cui essi sono solitamente divisi (l’altra è quella dei [...] , piombo, rame, ecc.); per altri caratteri: m. nobili, quelli che presentano difficoltà a ossidarsi (platino, oro, osmio, rodio, ecc.); m. preziosi, quelli di alto valore (platino, oro, argento, palladio), per uso monetario, per la fabbricazione e ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; [...] di tre (triadi), si collocano tra la prima e la seconda metà di ogni grande periodo: ferro, cobalto e nichel; rutenio, rodio e palladio; osmio, iridio e platino. 6. In litologia, rocce di t., rocce che per la loro composizione chimica e mineralogica ...
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nobile
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobĭlis, propr. «noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]. – 1. agg. a. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene [...] con altri elementi; metalli n., quelli che presentano difficoltà a ossidarsi, come il platino, l’oro, l’osmio, il rodio, ecc. In enologia, è qualifica che riconosce a vini o a vitigni caratteristiche o qualità superiori. 3. agg. Che possiede ...
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triade
trìade s. f. [dal lat. tardo trias -ădis, gr. τριάς -άδος, der. del tema di τρεῖς «tre»]. – Complesso, gruppo unitario e organico di tre persone o divinità, di tre enti o elementi: la t. dei grandi [...] di tre elementi aventi proprietà analoghe; così, nel sistema periodico degli elementi, i gruppi ferro, cobalto e nichel; rutenio, rodio e palladio; osmio, iridio e platino, formano delle triadi e occupano tre caselle vicine poiché hanno comportamento ...
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Elemento chimico, di simbolo Rh, numero atomico 45, peso atomico 102,91, di cui sono noti vari isotopi radioattivi artificiali. In natura esiste solo il nuclide 103Rh. Fu scoperto nel 1803 da W.H. Wollaston, che così lo denominò per il colore...
Poeta greco (circa 295 - circa 215 a. C.) di Alessandria; egli stesso volle chiamarsi Rodio a causa del suo lungo soggiorno a Rodi, dove, secondo la tradizione, si sarebbe recato in seguito alla polemica avuta, a proposito delle Argonautiche,...