romando
agg. e s. m. [dal fr. romand, ant. romant o romanz che è l’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani», in quanto il francese è una lingua romanza]. – Lingua r., e come s. m. il romando, [...] la lingua francese parlata, e usata anche come lingua nazionale e ufficiale, in un’ampia zona della Confederazione Elvetica, cioè nella Svizzera r. e nei cantoni r. (i cantoni di Vaud, Ginevra e Neuchâtel, ...
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offa
òffa s. f. [dal lat. offa]. – 1. Presso gli antichi Romani, piccola focaccia di farro e, più genericam., ogni boccone di cibo. 2. Per estens., letter., compenso o vantaggio immediato che si offre [...] a una persona per placarne l’avidità, comprarne il silenzio o l’appoggio e sim. (con riferimento all’episodio dell’Eneide, VI, 420, in cui la Sibilla getta a Cerbero una focaccia soporifera per addormentarlo ...
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strigilatura
s. f. [der. di strigile]. – In archeologia e storia dell’arte, decorazione a scanalature ondulate che ricordano la forma dello strigile, scolpite sulla superficie dei marmi in serie parallela, [...] come baccellature, frequente soprattutto su sarcofagi, vasi ed elementi decorativi varî, romani, cristiani e rinascimentali. ...
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antefissa
s. f. [dal lat. antefixa -orum, neutro pl. sostantivato dell’agg. antefixus, part. pass. di un disus. antefigĕre «collocare davanti»]. – In archeologia, elemento decorativo che termina le testate [...] degli embrici sui tetti dei templi greci, etrusco-italici e romani, generalmente (soprattutto in origine) di terracotta dipinta, di forma semicircolare o a doppio spiovente, talora scolpito in altorilievo, con motivi varî (palmette, animali, uccelli, ...
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romanizzare
romaniżżare v. tr. [der. di romano1]. – Rendere romano, acquistare alla cultura, alla civiltà romana, con riferimento all’espansione dell’antica Roma: la Gallia cisalpina fu romanizzata (o, [...] , di persone d’altra regione che, vivendo a Roma, acquistano costumi, modi di fare e di parlare, caratteristici di Roma e dei Romani: son bastati due o tre anni per romanizzarlo (più frequente l’uso intr. con la particella pron.: in pochi anni si è ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non [...] ’incrocio di corpi di fabbrica ortogonali di cui uno sensibilmente più lungo degli altri, quali spesso le chiese di tipo basilicale romaniche e gotiche; si dicono a c. greca quelli nei quali la pianta consta di quattro corpi di fabbrica ortogonali e ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] Vertù contra furore Prenderà l’arme, e fia ’l combatter corto (Petrarca); con particolare riferimento al valore militare: i Romani ... mai acquistarono terre con danari, mai feciono pace con danari, ma sempre con la virtù dell’armi (Machiavelli); [un ...
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scorreria
scorrerìa s. f. [der. di scorrere]. – Rapida e improvvisa incursione di reparti armati in territorio nemico, o comunque non proprio né di alleati, per saccheggiarlo e devastarlo: così i Romani [...] ..., sendo valenti con lunghezza straccare i nimici e con le rotte e con le scorrerie, ... diventarono sempre più ricchi e più potenti (Machiavelli). Nel linguaggio della marina militare, incursione o ...
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antemurale
s. m. [dal lat. tardo antemurale, comp. di ante «davanti» e murus «muro»]. – 1. Presso gli antichi Romani, prima difesa esterna dell’opera fortificata, costruita in muratura o legname, dietro [...] la quale stavano i difensori. Nel medioevo, la costruzione destinata alla difesa del piede delle mura, detta barbacane dopo le Crociate. 2. Località o fortezza che, rispetto allo stato, rappresentava la ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. [...] – 1. In letteratura, componimento poetico, di varia forma metrica, in uso in Italia dalla fine del sec. 18°, col quale i poeti preromantici e romantici volevano richiamarsi al gusto e alla tematica del ...
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ORDINES ROMANI
Nicola Turchi
. Raccolta di rubriche cerimoniali (non di preghiere, le quali invece sono contenute nei sacramentarî, antifonarî, salterî) che descrivono e documentano lo sviluppo della liturgia papale in Roma dai sec. VI al...
Scrittore (Colledara 1855 - Firenze 1910). Insegnante di liceo (dal 1893 a Firenze), si occupò di critica letteraria (soprattutto Dante) e artistica; lasciò, in Colledara (1907), un'affettuosa e vivace descrizione di luoghi e figure a lui cari....