falcato
agg. [dal lat. falcatus, der. di falx «falce»]. – 1. Munito d’una o più falci: f. mietitore (Parini); f. dio degli orti (Parini). Carri f., carri da guerra armati di falce o falcastro, in uso [...] . 2. Curvato a guisa di falce, in forma di falce: la f. luna; costa f.; spada f., spada, usata dai Greci e dai Romani, in forma di falce o munita di un’appendice di questa forma; Come levar suol col f. artiglio Talvolta la rapace aquila il pollo ...
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linteo
lìnteo agg. e s. m. [dal lat. linteus agg., linteum s. neutro, der. di linum «lino2»]. – 1. agg., letter. Di lino: libri lintei, le antiche liste dei magistrati romani scritte su tela di lino [...] (da cui il nome), che si conservavano nel tempio della dea Moneta sul Campidoglio. 2. s. m., ant. Tela di lino; asciugatoio, tovagliolo, lenzuolo, sudario ...
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cisalpino
ciṡalpino agg. [dal lat. cisalpinus, comp. di cis «di qua da» e Alpes «Alpi»]. – 1. Che è di qua dalle Alpi (cioè verso la pianura padana): Gallia c., nome dato dai Romani (in contrapp. alla [...] Gallia in senso stretto o Gallia transalpina) alla parte d’Italia a nord della linea Rimini-Pisa, che segnò dal sec. 3° fino al 42 a. C. il confine settentrionale dell’Italia propriamente detta. Repubblica ...
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motto
mòtto s. m. [lat. *mottum, in glosse muttum, affine a mutire o muttire «parlare in tono basso, mormorare» (cfr. anche il fr. mot «parola», che ha lo stesso etimo)]. – 1. a. Breve frase di tono [...] o più spesso breve frase, solitamente in latino, ma anche in italiano, francese, spagnolo, tedesco, ecc., scritta in caratteri romani, posta entro una lista bifida e svolazzante, collocata, come ornamento, in fascia sotto lo scudo e, talvolta, dentro ...
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zingaro
zìngaro (o żìngaro; ant. o pop. zìngano, zìnghero o zìngherlo, tutti con pron. sorda o sonora) s. m. e agg. [adattam. ital. di uno dei nomi, Atsigan e più tardi Tsigan, dati agli Zingari per [...] musica z., un’orchestra z.; la lingua z., e come s. m. lo zingaro, lingua (che gli Zingari stessi chiamano romanī čib: v. rom) costituita da un fondo neo-indiano nord-occidentale sul quale si sono sovrapposti elementi arabo-persiani, armeni, rumeni ...
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cisio
cìṡio s. m. [dal lat. cisium, voce di origine gallica]. – Presso gli antichi Romani, leggero e veloce carrozzino a due ruote, tirato da uno o due cavalli, usato particolarmente per rapidi viaggi. ...
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sescuncia
sescùncia s. f. [dal lat. sescuncia (= sesquiuncia), comp. di sesqui- (v. sesqui-) e uncia «oncia»] (pl. -ce o -cie). – Unità di misura ponderale presso gli antichi Romani, pari a un’oncia [...] e mezza, cioè all’ottava parte di una libbra ...
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nona1
nòna1 s. f. [dal lat. nona, femm. di nonus «nono»]. – 1. a. Presso i Romani, l’ora del giorno corrispondente al periodo dalle tre alle quattro del pomeriggio. Presso i cristiani si è conservata [...] come una delle ore della giornata (corrispondente al periodo dalle 12 alle 3 pomeridiane) dedicata alla preghiera in memoria dell’agonia e della morte di Gesù Cristo, e tale è rimasta in seguito nella ...
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peschiera
peschièra s. f. [variante settentr. di pescaia]. – 1. a. Bacino dove si tengono o si allevano pesci marini o d’acqua dolce: per lo più in muratura, scavato nel terreno e alimentato da acqua [...] corrente; era già in uso presso i Romani, e continuò a esserlo più tardi nelle ville signorili, servendo sia per l’allevamento dei pesci sia per ornamento. b. Nelle valli da pesca, ciascuno dei fossi nei quali trova riparo il novellame in attesa che ...
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sesquipedale
agg. [dal lat. sesquipedalis «di un piede e mezzo», comp. di sesqui- e pedalis, der. di pes pedis «piede»]. – In senso proprio, laterizî s., i mattoni con lato di un piede e mezzo usati [...] dagli antichi Romani. In senso fig., nell’uso letter., con riferimento al sign. che piede ha nella metrica, parole s. (per reminiscenza dell’oraziano sesquipedalia verba, nel v. 97 dell’Ars poetica), parole lunghe un piede e mezzo, quindi, per estens ...
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ORDINES ROMANI
Nicola Turchi
. Raccolta di rubriche cerimoniali (non di preghiere, le quali invece sono contenute nei sacramentarî, antifonarî, salterî) che descrivono e documentano lo sviluppo della liturgia papale in Roma dai sec. VI al...
Scrittore (Colledara 1855 - Firenze 1910). Insegnante di liceo (dal 1893 a Firenze), si occupò di critica letteraria (soprattutto Dante) e artistica; lasciò, in Colledara (1907), un'affettuosa e vivace descrizione di luoghi e figure a lui cari....