cena
céna s. f. [lat. cēna, che presso gli antichi Romani era il pasto più importante della giornata; aveva inizio nel tardo pomeriggio e poteva prolungarsi fino a notte alta]. – Pasto della sera, e [...] l’insieme delle vivande che lo formano: una c. frugale; una lauta c.; andare, mettersi a c.; che c’è da c. (o per c.)? Locuzioni: essere a c., cenare: ieri sono stato a c. da amici; invitare qualcuno a ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] il solfato di sodio). Nel caso di metalli con più valenze, i sali vengono distinti indicando la valenza tra parentesi (in numeri romani) dopo il nome del metallo, o indicando nel nome del sale, con un prefisso, il numero di atomi presenti, o – nel ...
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salentino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Salentinus]. – Del Salènto, regione della Puglia sud-orientale: il territorio s.; la penisola s. Anche, relativo o appartenente a un’antica popolazione della [...] terra d’Otranto (corrispondente all’incirca all’attuale Salento), sottomessa dai Romani nel 3° sec. a. C. Come sost., abitante, originario o nativo del Salento. ...
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saliare
agg. [dal lat. Saliaris]. – Dei Salî, antichi sacerdoti romani, eletti fra i patrizî, che costituivano, in numero di 24, un importante sodalizio sacerdotale consacrato al culto di Marte e di [...] Quirino, secondo la tradizione istituito da Numa Pompilio e ampliato da Tullo Ostilio: riti s.; canti s.; carme s. (lat. carmen Saliare), l’inno, antichissimo, che i Salî cantavano durante alcune cerimonie, ...
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ectesi
ècteṡi s. f. [dal gr. ἔκϑεσις, der. del tema di ἐκτίϑημι «esporre»]. – Professione di fede, proposta dall’imperatore Eraclio (nell’anno 638) e respinta dai pontefici romani, nella quale si afferma [...] la dottrina dell’unica volontà in Cristo ...
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vaso
vaṡo s. m. [lat. pop. vasum (e vasus), per il lat. class. vas vasis (ma già nel lat. class. il plur. era della 2a decl., vasa -orum)] (pl. -i, ant. le vasa). – 1. a. Nome generico dato a recipienti [...] di civiltà antiche: v. fittili, v. fittile; v. di ceramica, semplice o dipinta; v. etruschi di bucchero; v. (egizî, fenici, greci, romani, ecc.) di vetro, spesso dipinti, decorati o iridescenti; v. di metallo (v. di rame, di bronzo, d’argento, d’oro ...
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settanta
agg. num. card. e s. m. [lat. septuagìnta, lat. pop. septuàginta], invar. – Numero intero formato da sette volte dieci, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 70, in numeri romani LXX): [...] un uomo di settant’anni; guidare a s. chilometri all’ora. Come s. m., il numero 70: il dieci nel s. sta sette volte; puntare sul s.; al plur., i s., i settant’anni di età di una persona, in espressioni ...
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settantesimo
settantèṡimo agg. num. ord. e s. m. [der. di settanta]. – Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero 70 (in cifre arabe 70°, in numeri romani [...] LXX): è riuscito s. su mille concorrenti; oggi festeggia il suo s. compleanno; in questo mese ricorre il s. anniversario della fondazione dell’Istituto. Con valore frazionario, la s. parte, o, come s. ...
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sette
sètte agg. num. card. e s. m. [lat. sĕptem], invar. – 1. a. Il numero intero che segue immediatamente al sei (considerato, soprattutto nell’antichità, numero sacro o simbolico, probabilmente in [...] connessione con fenomeni astrali o con proprietà aritmetiche), e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 7, in numeri romani VII): i s. giorni della settimana; le s. meraviglie del mondo; i s. colli di Roma (Campidoglio, Palatino, Aventino, Celio ...
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settecentesimo
settecentèṡimo agg. num. ord. e s. m. [der. di settecento]. – Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero 700 (in cifre arabe 700°, in [...] numeri romani DCC). Con valore frazionario, la s. parte o, come s. m., un s., ciascuna delle settecento parti uguali in cui si può dividere l’unità. ...
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ORDINES ROMANI
Nicola Turchi
. Raccolta di rubriche cerimoniali (non di preghiere, le quali invece sono contenute nei sacramentarî, antifonarî, salterî) che descrivono e documentano lo sviluppo della liturgia papale in Roma dai sec. VI al...
Scrittore (Colledara 1855 - Firenze 1910). Insegnante di liceo (dal 1893 a Firenze), si occupò di critica letteraria (soprattutto Dante) e artistica; lasciò, in Colledara (1907), un'affettuosa e vivace descrizione di luoghi e figure a lui cari....