mulso
s. m. [dal lat. mulsum, propr. neutro sostantivato dell’agg. mulsus «mescolato con miele», der. di mel mellis «miele»]. – Vino mescolato con miele, di cui i Romani antichi facevano largo uso, specialmente [...] nella prima colazione ...
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ercole
èrcole (o Èrcole) s. m. – Persona di costituzione assai robusta e di grande forza: è un Ercole (o un ercole), è forte come un e.; anche, individuo muscoloso che nelle fiere e nei circhi equestri [...] si esibiva in esercizî di forza fisica. È un uso antonomastico del nome di Ercole (lat. Hercŭles), che presso i Romani indicò l’eroe greco Eracle, famoso per la sua straordinaria forza, e al quale sono riferite espressioni fig. e locuzioni di uso ...
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precipitare
v. tr. e intr. [dal lat. praecipitare, der. di praeceps -cipĭtis «precipite»] (io precìpito, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. tr. a. Buttare giù, scagliare in basso, scaraventare dall’alto, [...] per lo più con violenza: i Romani precipitavano i traditori dalla rupe Tarpea; gli assediati fecero rotolare delle pietre e le precipitarono sugli assalitori; il turbine ... sradica gli alberi, precipita i massi, gonfia le acque (M. Moretti). Più com ...
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scitico
scìtico agg. [dal lat. Scythĭcus, gr. Σκυϑικός, der. di Scythia, gr. Σκυϑία «Scizia»] (pl. m. -ci). – 1. Degli Sciti, antica popolazione di stirpe iranica considerata nel mondo antico (spec. [...] presso i Greci e i Romani) come particolarmente bellicosa e abile nell’equitazione e nel combattimento con l’arco; e del paese da essi abitato, la Scizia, comprendente i territorî di una vasta zona estendentesi dal Mar Nero alla Polonia e alla ...
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centesimo
centèṡimo (poet. centèsmo) agg. e s. m. [dal lat. centesĭmus, der. di centum «cento»]. – 1. agg. num. ord. a. Che in una serie, in una progressione, occupa il posto corrispondente al numero [...] cento (in scrittura numerica 100°, in numeri romani C): arrivare centesimo, centesima, o, come sost., essere il c. nella graduatoria. In composizione con altri numerali forma gli ordinali superiori: centesimo primo (o, più com., centunesimo), ...
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trecartista
s. m. e f. Imbonitore di strada che tenta di carpire la buona fede dei passanti, proponendo loro il gioco delle tre carte. ◆ [tit.] Porta Portese, fermati 18 «trecartisti» / Con i loro giochi [...] truccati hanno truffato decine di romani e turisti (Repubblica, 10 maggio 2005, Roma Cronaca, p. VI).
Derivato dall’espressione (gioco delle) tre carte con l’aggiunta del suffisso -ista.
V. anche treccartaro. ...
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edittale
agg. [dal lat. tardo edictalis]. – Di un editto, e spec. degli editti dei magistrati romani: formule, disposizioni, commentarî edittali. ...
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brida
s. f. [dal fr. bride, di origine germ., prob. affine a briglia, bretella]. – 1. ant. Briglia: degli Italiani è peculiar laude il cavalcar bene alla b. (B. Castiglione). 2. Congegno da guerra (simile [...] al corvo dei Romani) col quale i difensori di città fortificate afferravano le macchine ossidionali nemiche e le traevano violentemente contro le mura per metterle fuori uso. 3. Nell’aratro, nome dell’organo di collegamento del coltro alla bure, ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata [...] logica, la fisica, l’etica s. (v. stoicismo). Come s. m., filosofo della Stoa, seguace dello stoicismo: gli s. greci, romani. 2. fig. (f. -a) Chi, o che, sopporta dolori e avversità con fermezza e impassibilità simili a quelle professate dai filosofi ...
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anfiteatro
s. m. [dal lat. amphitheatrum, e questo dal gr. ἀμϕιϑέατρον, s. neutro, ma in origine forse agg. (sottint. οἰκοδόμημα o altro nome) «costruzione che ha i posti tutt’intorno per guardare»]. [...] – 1. Costruzione destinata, presso gli antichi Romani, ai ludi gladiatorî e ad altri spettacoli che, richiedendo adeguato spazio, si svolgevano in un’arena centrale, di forma ellittica, mentre gli spettatori assistevano da sedili disposti a gradinate ...
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ORDINES ROMANI
Nicola Turchi
. Raccolta di rubriche cerimoniali (non di preghiere, le quali invece sono contenute nei sacramentarî, antifonarî, salterî) che descrivono e documentano lo sviluppo della liturgia papale in Roma dai sec. VI al...
Scrittore (Colledara 1855 - Firenze 1910). Insegnante di liceo (dal 1893 a Firenze), si occupò di critica letteraria (soprattutto Dante) e artistica; lasciò, in Colledara (1907), un'affettuosa e vivace descrizione di luoghi e figure a lui cari....