religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, [...] (B. Croce); quindi, la santità e maestà della cosa stessa venerata: la r. del giuramento era profondamente sentita dai Romani; la r. del segreto, della promessa; più raram., scrupolo religioso, sentimento di religiosità: almen l’antica Religïone del ...
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ergastolo
ergàstolo s. m. [dal lat. ergastŭlum, adattam. del gr. ἐργαστήριον, der. di ἐργάζομαι «lavorare»; propr. «casa di lavoro»]. – 1. Presso gli antichi Romani, edificio, in genere sotterraneo, [...] per l’abitazione degli schiavi o dei condannati adibiti ai lavori agricoli. 2. Nell’uso odierno: a. Pena detentiva destinata a durare tutta la vita del condannato (in caso di ravvedimento è però consentita ...
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congio
còngio s. m. [dal lat. congius; cfr. cogno] (pl. i còngi o le còngia). – Presso i Romani, unità di misura per liquidi, equivalente a 3,283 litri. ...
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abolla
abòlla s. f. [dal lat. abolla, di etimo ignoto]. – Specie di mantello usato dagli antichi Romani, ampio, di lana grossa, dapprima d’uso militare, poi, nell’età imperiale, secondo i poeti satirici, [...] veste caratteristica dei filosofi stoici e cinici ...
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nottola
nòttola s. f. [lat. noctua «civetta», der. di nox noctis «notte»; cfr. nottua]. – 1. ant. Civetta: portare nottole ad Atene, prov. già noto ai Romani (Athenas noctuas mittere), fare cosa superflua: [...] Portar, come si dice, a Samo vasi, Nottole a Atene, e crocodili a Egitto (Ariosto). 2. a. In zoologia, chirottero vespertilionide, una tra le più grandi specie di pipistrelli europei (Nyctalus noctula), ...
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eduo
èduo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Aeduus]. – Appartenente all’antica popolazione gallica degli Edui, abitanti nel territorio compreso tra la Loira e la Saona, che, pur essendo tra i Galli i più [...] antichi alleati dei Romani, si schierarono contro Cesare nel 52 a. C., durante l’insurrezione nazionale della Gallia. ...
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berretto
berrétto s. m. [da berretta, forma che ha documentazione più antica]. – 1. a. Copricapo di varia foggia, in genere senza tesa, talora con una visiera dinanzi: b. sportivo, da fantino, alla marinara; [...] : nome con cui si indica modernamente la tiara dei Persiani, copricapo non rigido con punta piegata in avanti. Presso i Romani un copricapo simile, non a punta, il pileus, era portato dagli schiavi affrancati e perciò considerato simbolo di libertà ...
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risuonare
(o risonare) v. intr. [dal lat. resonare, comp. di re- e sonare «suonare»] (io risuòno, ecc.; fuori d’accento, sia -uo- che -o-; aus. avere o essere). – 1. Suonare di nuovo: nel suo ufficio [...] nella sua mente, fece svanire quel disegno (Manzoni); della fama, ecc., in usi letter. o elevati, echeggiare: la fama dei Romani risuonò in tutto il mondo. b. Con uso trans., raro, ripetere, echeggiare un suono: l’eco risuona l’ultima sillaba, l ...
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precone
precóne s. m. [dal lat. praeco -onis], letter. – Banditore in un’asta o in pubbliche adunanze, con riferimento agli antichi Romani, e per estens. anche in tempi moderni: ha cessato di vivere [...] in Vienna un libraio che serviva di p. agl’incanti dei libri (Metastasio); udiamo il p. che proclama i nomi de’ prodi (Cuoco) ...
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agrippa
s. m. [dal lat. agrippa] (pl. -i, raro). – Termine usato dagli antichi Romani per indicare il bambino nato per i piedi (di qui il prenome e cognome lat. Agrippa): egli è contra natura, che la [...] creatura che nasce venga fuori coi piedi innanzi; e perciò quegli, che così nascono, furon chiamati agrippi, quasi difficilmente partoriti (L. Domenichi, che traduce Plinio: «... eos appellavere agrippas, ...
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ORDINES ROMANI
Nicola Turchi
. Raccolta di rubriche cerimoniali (non di preghiere, le quali invece sono contenute nei sacramentarî, antifonarî, salterî) che descrivono e documentano lo sviluppo della liturgia papale in Roma dai sec. VI al...
Scrittore (Colledara 1855 - Firenze 1910). Insegnante di liceo (dal 1893 a Firenze), si occupò di critica letteraria (soprattutto Dante) e artistica; lasciò, in Colledara (1907), un'affettuosa e vivace descrizione di luoghi e figure a lui cari....