p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva [...] ); soltanto in poche voci, a una -p- latina tra vocali o tra vocale e liquida corrisponde, in italiano come in altre lingue romanze, -v- (per es., ricevere dal lat. recipere; in alcuni casi, si hanno tutti e due gli esiti: stivare e stipare dal lat ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei [...] rosa; dipingere la vita in rosa. Con sign. in parte diverso, letteratura, cinema rosa e giallo-rosa e più spesso un romanzo, un film, un telefilm rosa e giallo-rosa (o, assol., un giallo-rosa), genere e lavoro letterario, cinematografico o televisivo ...
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spiaggia
spiàggia s. f. [der. di piaggia, col pref. s- (nel sign. 5)] (pl. -ge). – 1. In geografia fisica, la parte di una costa bassa, costituita da materiali incoerenti provenienti da alluvioni o dall’erosione [...] è l’ultima s.; analogam.: essere, trovarsi all’ultima spiaggia. Tale locuz. deriva dal titolo italiano, L’ultima spiaggia, del romanzo On the beach (1957) dello scrittore ingl. N. Shute, e dell’omonimo film statunitense (1959) del regista S. Kramer ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] di G. Leopardi, di papa Giovanni XXIII; mentre i monaci mangiano, uno di loro legge le v. dei Santi; una v. romanzata (v. romanzare). 8. a. La parte del corpo sopra i fianchi, in corrispondenza della cintura: afferrare qualcuno per la v.; portare una ...
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pedagogismo
s. m. [der. di pedagogia], non com. – La tendenza ad accettare e ad attuare in modo pedantesco un sistema o un metodo educativo. Per estens., la tendenza a fare opera di ammaestramento anche [...] là dove non sarebbe necessario: romanzo viziato da un eccessivo pedagogismo. ...
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deuteragonista
s. m. [dal gr. δευτεραγωνιστής, comp. di δεύτερος «secondo» e ἀγωνιστής «attore»] (pl. -i). – Il secondo attore dell’antico dramma greco. Per estens., il secondo personaggio principale, [...] o il protagonista insieme con un altro, di un racconto, romanzo e sim.; con questo senso, anche femminile. ...
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gulag
‹ġulàk› s. m., russo [acronimo di G(lavnoe) u(pravlenie) lag(erej) «direzione generale dei campi (di lavoro)»] (in ital. comunem. pronunciato ‹ġùlaġ›). – Termine, diffusosi dopo la pubblicazione [...] del romanzo Archipelag Gulag (1973-74) di A. I. Solženicyn (traduz. ital. Arcipelago Gulag, 1974), che indica il campo di lavoro coatto secondo l’ordinamento sovietico e, per estens., talvolta impropria, un sistema politico caratterizzato da ...
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primula
prìmula (non com. prìmola) s. f. [lat. scient. Primula, dal lat. mediev. primula, der. di primus «primo»]. – 1. Genere di piante primulacee con alcune centinaia di specie erbacee quasi tutte [...] ., persona inafferrabile, che non si trova mai. È un sign. che viene dal titolo (ingl. The scarlet pimpernel) di un romanzo della baronessa E. Orczy (1905), in cui è nome di battaglia assunto dal protagonista, un gentiluomo inglese che si dedica al ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, [...] idee nostre opera talora anche la m. (Galiani). Seguito da una specificazione: m. artistiche, culturali, letterarie; la m. del romanzo d’appendice; la m. della alimentazione macrobiotica; la m. dei fast food; la m. di passare il Natale sulla neve ...
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sbagliato
agg. [part. pass. di sbagliare]. – 1. a. Fatto, eseguito male: un lavoro tutto s.; un tiro s. (in diversi sport); impostato male, non riuscito, fondamentalmente errato: un film, un romanzo [...] sbagliato. b. Non esatto, non conforme alle regole, alle norme: conti s.; traduzione s.; pronuncia s.; non eseguito nel modo giusto: calcoli s.; misure sbagliate. 2. a. Non opportuno, non conveniente, ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...
In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura...