mestiere
mestière (ant. o pop. tosc. mestièro; ant. mestièri, soprattutto nel sign. 5, e anche mistière, mistièro, mistièri) s. m. [lat. mĭnĭstĕrium «funzione di minister (v. ministro), aiuto; servizio», [...] m.; la sua recitazione si basa solo sul mestiere. Talvolta, con sign. limitativo, mera perizia esecutiva: opera di m.; quadro, romanzo di mestiere. 4. ant. Ministero, ufficio: quando tu [canzone] sarai In parte dove sia la donna nostra, Non le tenere ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando [...] , che si muovono con gesti brevi e rapidi, o impazienti: tremavano le sue piccole mani n. e tormentavano i fascicoli del romanzo, il gomitolo, il ricamo (Di Giacomo); cominciò a svestirsi con le dita n., per mettersi a letto (Pirandello). Anche di ...
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ramanzina
ramanżina s. f. [da un anteriore romanzina (ancor oggi usato popolarmente), der. di romanzo2; cfr. l’espressione fam. fare un romanzo nel senso di «farla lunga»]. – Sgridata, rimprovero d’intonazione [...] morale, che ha soprattutto lo scopo di far ravvedere: il padre gli fa sempre delle r.; i due giovani furono rilasciati, ma prima il commissario di polizia fece loro una bella r.; la severa r. del direttore ...
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manipolare2
manipolare2 (ant. manipulare) v. tr. [der. del lat. manipŭlus, nel sign. mediev. di «manciata (di erbe medicinali)»; negli usi estens. con più diretto influsso di mano] (io manìpolo, ecc.). [...] in una rielaborazione grossolana e poco originale, spec. con riferimento a scritti o opere letterarie: m. un articolo, un romanzo. b. Adattare, volgere in senso favorevole a sé stessi, mediante imbrogli e intrighi, allo scopo di ottenere vantaggi ...
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manipolazione
manipolazióne s. f. [der. di manipolare2]. – 1. a. L’insieme delle operazioni, di natura prevalentemente manuale, occorrenti per la preparazione di un prodotto formato di diversi ingredienti: [...] più elaborate. 2. a. Adattamento e composizione di elementi eterogenei in opere non materiali: la m. di un romanzo, di un’antologia. b. Macchinazione imbroglio: m. avvocatesche. Più com., rielaborazione tendenziosa della verità mediante presentazione ...
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wellerismo
〈ve-〉 s. m. [dall’ingl. wellerism]. – Termine, derivato dal nome di Sam Weller, sentenzioso personaggio di un romanzo (1837) di Ch. Dickens, tradotto in ital. con il titolo «Il circolo Pickwick», [...] con il quale si indica una sentenza (o un motto proverbiale, un’affermazione perentoria) attribuita, di solito con le parole «disse ..., come disse ...» e sim., a personaggi storici o immaginarî, con carattere ...
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barboso
barbóso agg. [der. di barba1], scherz. – Che fa venire la barba (in senso fig.), quindi prolisso, noioso: discorso, film, romanzo b.; oratore, insegnante, scrittore barboso. ...
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riesumazione
rieṡumazióne s. f. [der. di riesumare]. – L’azione e l’operazione di riesumare, il fatto di venire riesumato: la salma, dopo la r., è stata nuovamente tumulata; in usi fig.: la ristampa [...] del romanzo si è rivelata una r. inutile. ...
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wertherismo
〈verte-〉 s. m. [dal nome del protagonista del romanzo epistolare Die Leiden des jungen Werthers «I dolori del giovane Werther» (1774) di J. W. Goethe]. – Atteggiamento e comportamento, caratterizzato [...] dall’inclinazione a una tormentata e dolorosa inquietudine, accompagnata da scatti di ardente passionalità, considerato tipico dell’eroe romantico ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] , essenziali, in modo sommario, senza scender nei particolari; anche, ideare, fissare le l. essenziali di un’opera, di un romanzo, di uno studio, le l. programmatiche di un partito, le idee fondamentali, che saranno poi elaborate e sviluppate. 2. a ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...
In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura...