favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati [...] tutto Favola fui gran tempo (Petrarca). c. non com. Nei componimenti letterarî, invenzione (contrapposta alla verità storica): romanzo misto di storia e di favola. d. Cosa non vera, fandonia: spacciar favole; sono tutte favole!; credere, prestare ...
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romanzesco
romanżésco agg. [der. di romanzo2] (pl. m. -chi). – 1. Con riferimento ai romanzi cavallereschi francesi (v. romanzo2), poema r., lo stesso che poema cavalleresco. 2. a. Con riferimento al [...] Di fatti o azioni che per la loro singolarità e stranezza appaiono non appartenenti alla comune realtà, ma tratti da un romanzo: avventura, impresa, fuga, evasione, vita r.; amori r.; anche con uso di sostantivo neutro: episodio che ha del romanzesco ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, [...] opere appartenenti alla letteratura: valore l. di un’opera; libro, romanzo, commedia di scarso valore l.; la lingua l. (e, Avv. letterariaménte, sotto l’aspetto letterario: un romanzo letterariamente ben costruito; con carattere letterario: uno stile ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] parole, buono indica più che sufficienza ed equivale suppergiù all’8); avere un buon posto nella classifica; commedia, film, romanzo che ha avuto una b. stampa, che ha avuto recensioni favorevoli, che è stato accolto bene dalla critica; fig., avere ...
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fotoromanzo
fotoromanżo s. m. [comp. di foto-2 e romanzo2]. – Romanzo, pubblicato in fascicolo unico o a puntate, la cui trama è illustrata da una serie di fotografie commentate da brevi diciture e battute [...] di dialogo; è un’evoluzione del romanzo a fumetti (dove invece delle fotografie si hanno disegni). ...
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giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato [...] delle pagine e della copertina e come calco dell’ingl. yellow pages. 3. Locuzioni fig.: a. Libro o romanzo g., tipo di romanzo poliziesco assai diffuso (così chiamato in Italia a partire dagli anni ’30 perché di solito pubblicato con copertina gialla ...
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dialogare
v. intr. e tr. [der. di dialogo] (io dïàlogo, tu dïàloghi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Avere un dialogo, conversare con altri: ho dialogato a lungo con lui; d. con i vicini di casa; dialogano [...] ministro tenterà di d. con i sindacati. 3. tr. Scrivere i dialoghi per un’opera teatrale, cinematografica, televisiva: d. un romanzo, una scena. ◆ Part. pass. dialogato; anche come agg., che ha forma di dialogo: le parti dialogate di un dramma. Come ...
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telenovela
〈telenovèla〉 s. f., port. [comp. di tele- e novela «romanzo, racconto», che è dall’ital. novella] (pl. -as). – Propriam., nome portoghese-brasiliano, poi anche spagn., ma ormai diffuso internazionalmente, [...] di un genere di romanzo televisivo, prodotto nell’America latina (facendo seguito alle radionovelas cubane degli anni ’50 del Novecento) che si prolunga per una serie lunghissima di puntate, a cadenza quotidiana o settimanale, caratterizzato da ...
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picaresco
picarésco agg. [dallo spagn. picaresco, der. di pícaro (v. picaro)] (pl. m. -chi). – Relativo a un genere letterario sorto in Spagna nella seconda metà del sec. 16° (il cui prototipo è considerato [...] Europa, caratterizzato dalla descrizione delle avventure dei picari, popolani furbi, imbroglioni e privi di scrupoli: letteratura p.; romanzo p.; novelle picaresche. Anche, che ricorda o rispecchia l’atmosfera, le situazioni, le trame tipiche di tale ...
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tradurre
v. tr. [dal lat. traducĕre «trasportare, trasferire» (comp. di trans «oltre» e ducĕre «portare»), rifatto sull’analogia di condurre e sim.; il sign. 2 a, più che un latinismo, è un calco burocr. [...] da quella originale, un testo scritto o orale, o anche una parte di esso, una frase o una parola singola: t. un romanzo, un articolo dall’inglese in italiano; un’opera tradotta in ben dieci lingue; il relatore (o il conferenziere, ecc.) parlava in ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...
In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura...