pagina
pàgina s. f. [dal lat. pagĭna, der. del tema pag- di pangĕre «conficcare»; significò dapprima «pergolato di viti», da cui, per metafora, «colonna di scrittura»]. – 1. Ciascuna delle due facce [...] cui lo stesso concetto viene ripreso cento volte (Eraldo Affinati); le sacre p., le Sacre Scritture; per estens., passo, brano: il romanzo ha pagine di grande efficacia; le più belle p. di Italo Calvino; una raccolta di p. scelte; è una p. suggestiva ...
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Mcjob
(Macjob, McJob), s. m. Lavoro scarsamente qualificato nei settori della ristorazione e dei servizi in genere. ◆ Negli Usa, le potenti forze della rivoluzione tecnologica, innestate sulla duttilità [...] finanziario europeo [il Financial Times]. […] Il termine «Mcjob», reso popolare dallo scrittore Douglas Coupland nel 1991 con il romanzo «Generazione X», si diffuse negli anni Ottanta in America in un momento di crisi economica, quando i posti di ...
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instant-fiction
(instant fiction), loc. s.le f. inv. Rappresentazione televisiva o letteraria di avvenimenti della cronaca più recente. ◆ Dopo aver indicato in «Striscia la notizia» il suo programma [...] » di Agente italiano, instant fiction di anonimo ben introdotto nelle redazioni dei giornali e negli apparati della politica, un romanzo scritto in una settimana sulla base di fonti riservate che svelano i retroscena della convulsa notte elettorale e ...
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fu
(radd. sint.). – Terza pers. del pass. rem. di essere, usata come agg., preposto a nome di persona, col senso di «morto, defunto»: Il fu Mattia Pascal (titolo di un noto romanzo di L. Pirandello); [...] figlio del fu Giovanni e della fu Rosa Cicchi (nell’uso burocr. anche senza la prep.: Rossi Mario fu Vittorio) ...
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rappresentativo
rappreṡentativo agg. [der. di rappresentare]. – 1. Che rappresenta con figure, segni e simboli, procedimenti varî: la funzione r. della scrittura, dell’arte, e capacità r., stile r. di [...] è lo scrittore più r. del verismo; una mostra, una scelta r., poco r., di un artista, o di una corrente e scuola; un romanzo, o un personaggio, r. di un’epoca, di una mentalità; con uso assol., non com., riferito a persona di grande prestigio e di ...
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oblomovismo
s. m. – Atteggiamento di apatica e fatalistica indolenza, assunto come caratteristica emblematica della generazione russa anteriore all’abolizione della schiavitù della gleba (1861). Il termine, [...] tratto dal nome di Oblomov ‹ablòmëf› protagonista del romanzo omonimo (1859) del narratore russo I. A. Gončarov, fu diffuso dal saggio di N. A. Dobroljubov, Čto takoe oblomovščina «Che cosa è l’oblomovismo», pubblicato nello stesso anno. ...
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donchisciotte
donchisciòtte (o 'Don Chisciòtte') s. m. – Propr., nome del protagonista dell’omonimo romanzo spagnolo di Miguel de Cervantes Saavedra (1547-1616), assunto per antonomasia a indicare persona [...] di sentimenti generosi, facile agli entusiasmi ma priva di ogni senso pratico, che con ingenuità o spavalderia muove alla difesa di cause assurde o d’ideali irraggiungibili: essere un d., fare il d.; certi ...
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intersemiotico
agg. Relativo al passaggio tra sistemi di rappresentazione e di segni diversi, allo scambio tra linguaggi e forme espressive diverse. ◆ Quando si analizzi una traduzione vera e propria, [...] stesso che tenta di ridire in un’altra lingua. Ma si parla anche di traduzioni dette intersemiotiche, come la trasposizione di un romanzo in film o di una poesia in musica o balletto. Se si passa dal linguaggio verbale a quello visivo si cambia la ...
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donchisciottesco
donchisciottésco agg. (pl. m. -chi). – Proprio di Don Chisciotte, il protagonista dell’omonimo romanzo (v. la voce prec.): una figura d., di persona alta e sparuta; più spesso con allusione [...] all’uso antonomastico di donchisciotte: atteggiamenti d., bravate donchisciottesche. Anche, raro, chisciottesco. ◆ Avv. donchisciottescaménte, con ingenua spavalderia, con entusiasmo generoso ma privo ...
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trarre
(ant. tràere e tràggere) v. tr. [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai [ant. traggi], egli trae [ant. tragge], noi traiamo [ant. traggiamo], voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo [...] soprattutto in usi fig.: aveva scritto un racconto, poi ne ha tratto una commedia; la trama del film è tratta da un famoso romanzo; la notizia è stata tratta dai giornali; è un contesto dal quale non riesco a t. un senso qualsiasi; t. esempio da ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...
In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura...