ascensore spaziale
loc. s.le m. Progetto di un impianto destinato a collegare in maniera stabile il suolo terrestre con basi spaziali in orbita. ◆ Arthur Clarke, il celebre scrittore di fantascienza [...] settembre 2000, p. 21, Cronache) • L’idea del viaggio nelle stelle con un ascensore era al centro di un romanzo dello scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke, «Le fontane del Paradiso», pubblicato negli anni ’70: ora, per lo scienziato americano ...
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tempestoso
tempestóso agg. [der. di tempesta; cfr. lat. tardo tempestuosus]. – 1. Che è in tempesta: cielo, mare t.; un lago spesso t.; una notte scura e tempestosa. Cime t., traduz. ital. del titolo [...] di un celebre romanzo (Wuthering Heights, 1847) della scrittrice ingl. Emily Brontë. 2. fig. a. Agitato da forti o contrastanti sentimenti, tumultuoso: una passione t., un amore t.; ha avuto una vita assai t.; aveva passato una giovinezza t., piena d ...
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lucignolo
lucìgnolo s. m. [der. del lat. tardo licinium «filaccio, lucignolo», incrocio di licium «liccio» con il gr. ἐλλύχνιον «lucignolo» a sua volta incrociato col lat. lūx «luce»]. – 1. Corpo cilindrico [...] e magra; e così, ridursi, diventare un l. (di qui il nome di Lucignolo, l’allampanato amico di Pinocchio nel romanzo del Collodi). 2. In artiglieria, lo stoppino anticam. usato come innesco, soprattutto quando era contenuto in una cannuccia di palude ...
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narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. [...] parte della motivazione della sentenza in cui è esposto lo svolgimento del processo. 2. a. Genere letterario che comprende il romanzo, la novella, il racconto, la fiaba, ecc., cioè opere, generalmente in prosa, in cui l’autore espone fatti reali, più ...
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narratologia
narratologìa s. f. [comp. del tema di narrare, narrazione e -logia; cfr. fr. narratologie]. – Nel linguaggio della critica letteraria, l’insieme dei metodi e delle tecniche aventi per oggetto [...] l’analisi del complesso delle forme narrative in vista di una descrizione sistematica dei moduli e delle dinamiche che presiedono e governano le strutture del racconto nelle sue varie fenomenologie (fiaba, novella, romanzo, poema, ecc.). ...
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ripubblicare
v. tr. [comp. di ri- e pubblicare] (io ripùbblico, tu ripùbblichi, ecc.). – Pubblicare di nuovo: ha ripubblicato i suoi articoli e saggi in un volume; vuole r. il suo romanzo presso un altro [...] editore ...
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ripudio
ripùdio s. m. [dal lat. repudium, prob. connesso con pes pedis «piede» (propr., l’atto di respingere con il piede)]. – 1. L’azione, l’atto e il fatto di ripudiare chi è legato a noi affettivamente [...] divorzio unilaterale. 2. Rifiuto di ammettere, riconoscere, conservare come proprio qualche cosa che ci appartiene: r. di un libro, di un romanzo, di un’opera, di cui si è autore; r. della propria fede, di una promessa; r. dell’eredità, rinuncia all ...
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aggancio
aggàncio s. m. [der. di agganciare]. – 1. Agganciamento: sistema, dispositivo di aggancio (con queste accezioni, anche semplicem. aggancio, in senso concr.: un a. a mano, un a. automatico). [...] 2. fig. a. Rapporto, nesso, correlazione: racconto, romanzo, film che non ha nessun a. con la realtà; trovare un a. con qualche cosa, trovare la possibilità di istituire con essa un rapporto più o meno stretto. b. Relazione, aderenza, appoggio presso ...
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eccellente
eccellènte agg. [dal lat. excellens -entis, part. pres. di excellĕre «eccellere» e agg.]. – 1. Propr., superiore agli altri o alle altre cose dello stesso genere, per merito, qualità, bontà [...] . eccellentissimo. 2. Nell’uso giornalistico, l’aggettivo, a partire dal film Cadaveri eccellenti (1975) di F. Rosi, tratto dal romanzo Il contesto (1971) di L. Sciascia e imperniato su una serie di omicidî avvenuti in Sicilia e aventi per oggetto ...
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ordire
v. tr. [lat. ordiri «cominciare a tessere» e comunem. «cominciare, dare inizio a qualche cosa»] (io ordisco, tu ordisci, ecc.). – 1. a. Nella tessitura, distendere sul telaio, in senso longitudinale, [...] , in genere, avviare, dare inizio a un’opera, ideando o disponendo gli elementi fondamentali per la sua realizzazione: o. un romanzo, un dramma; o addirittura compiere, eseguire: se a me fia dato Ordir mai su la cetra opra non vile (Parini). Comune ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...
In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura...