orroroso
orroróso agg. [der. di orrore], letter. – Pieno di orrori; in partic., di opera letteraria o drammatica che narra fatti e descrive scene che suscitano orrore: tragedia o.; romanzo, racconto [...] orroroso ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] di pietà, di compassione, di perdono; in quel tempo mi sentivo pronunciare p. udite solo al cinema o lette in un romanzo, p. che mai avrei pensato di poter pronunciare, come «ti amo» o «amore mio» (Raffaele La Capria); parole di fuoco, infiammate ...
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lungaggine
lungàggine s. f. [der. dell’agg. lungo]. – L’andare per le lunghe, il mandar troppo in lungo una cosa, così da stancare, da riuscir noioso, o insopportabile; per lo più con sign. concr., operazione, [...] discorso o altro che va troppo per le lunghe (e in questo senso si fa anche plur.): le solite l. della burocrazia; che l. questo discorso, questo romanzo, questo film!; l. retoriche, di stile. ...
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psicologia
psicologìa s. f. [dal lat. mod. psychologia, comp. del gr. ψυχή «anima» (v. psico-) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la psiche, che analizza i fenomeni e i processi psichici. A [...] in sé stessi o nelle particolari manifestazioni e reazioni di fronte a determinati avvenimenti e fenomeni: la p. delle masse; studiare la p. infantile; conoscere la p. del cliente, del compratore; analizzare la p. dei personaggi di un romanzo. ...
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lunghezza
lunghézza s. f. [der. dell’agg. lungo]. – 1. a. Termine usato, insieme a larghezza, per indicare una delle dimensioni di una superficie piana o, insieme a larghezza e altezza, per indicare [...] tutti di molte l., e sim. 3. Per analogia, d’altre cose che non hanno dimensioni spaziali, estensione nel tempo, durata; l. di un romanzo, di un poema, di una lettera; l. di un film, di uno spettacolo, di un discorso, di una discussione; la l. d’un ...
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psicologico
psicològico agg. [der. di psicologia] (pl. m. -ci). – 1. a. Relativo alla psicologia, che riguarda o interessa la psicologia: dottrina, indagine, teoria p.; esperimento psicologico. In psicologia [...] rappresentazione e sull’analisi di stati d’animo, di sentimenti, e delle passioni umane in genere: romanzo, dramma psicologico. ◆ Avv. psicologicaménte, dal punto di vista psicologico, per quanto riguarda la psicologia: analizzare psicologicamente ...
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stilizzare
stiliżżare v. tr. [der. di stile]. – Rappresentare secondo un determinato stile o modello stilistico, così che gli oggetti rappresentati risultino uniformati a un tipo costante e notevolmente [...] semplificati e formalizzati: s. i personaggi minori di un dramma, gli ambienti sociali di un romanzo. Più spesso, riferito a produzioni artistiche e di ornato, rappresentare gli oggetti riassumendo e semplificando le loro forme, o anche i colori, ...
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conduttore
conduttóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. conductor -oris, der. di conducĕre «condurre»]. – 1. Chi o che conduce, nel sign. fondamentale del verbo: la giustizia conduttrice del coro delle [...] logico sviluppo: il filo c. di un racconto, di un’azione scenica, di un film (con sign. affine, anche motivo c.); romanzo privo di un filo c.; una trattazione discontinua, che non segue nessun filo conduttore. Con riferimento a persona e in senso ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] dimensione, ma si estendono nello spazio, oppure nella quantità (immaginata come prosecuzione nel senso della lunghezza): un l. romanzo; un poema lunghissimo; una l. lettera. Talora include anche, sia pure indirettamente, il senso della durata nel ...
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racconto
raccónto s. m. [der. di raccontare]. – 1. Relazione, esposizione di fatti o discorsi, spec. se fatta a voce o senza particolare cura, oppure se relativa ad avvenimenti privati (si distingue [...] , freddo, monotono. 2. Componimento letterario di carattere narrativo, quasi sempre d’invenzione, più breve e meno complesso del romanzo (in quanto dedicato in genere a una sola vicenda e destinato a una lettura ininterrotta) e distinto dalla fiaba ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...
In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura...