notorieta
notorietà s. f. [der. di notorio]. – L’esser notorio, cioè pubblicamente noto; anche, fama acquisita, per meriti reali o presunti, in un luogo, in un ambiente, in un periodo: n. di un fatto, [...] di una persona; personaggio, avvenimento di grande n., di n. mondiale; gode di immensa, di esagerata n.; uno scritttore, un romanzo che ha avuto una certa n. nel passato; la trasmissione televisiva gli ha dato una grande n.; il detective che seguiva ...
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migliaio
migliàio (ant. o region. migliaro) s. m. [lat. miliarium, der. di milia plur. di mille «mille»] (pl. le migliàia). – 1. a. Serie, somma di cose o persone per un complesso di mille unità: è stato [...] già venduto il primo m. di biglietti; la tiratura del romanzo è arrivata al 45° m. (di copie). Preceduto dall’art. indeterm. ha spesso valore approssimativo, di «circa mille»: gli intervenuti saranno stati un m.; e così al plur.: ho acquistato un’ ...
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pubblico2
pùbblico2 (ant. o letter. pùblico) s. m. [uso sostantivato dell’agg.; cfr. il lat. publĭcum «dominio pubblico» e la locuz. in publĭco «in pubblico»] (pl., raro, -ci). – 1. ant. L’erario e il [...] che guarda uno spettacolo televisivo e sim.: dopo averlo ascoltato attentamente, il p. applaudì l’oratore; l’ultimo suo romanzo ha avuto la favorevole accoglienza del p.; è una trasmissione molto apprezzata dal pubblico. Con sign. partic. nella locuz ...
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fantasociale
(fanta-sociale), s. m. e agg. Opera letteraria o cinematografica che, traendo spunto da episodi reali, rappresenta situazioni di vita sociale che sono il frutto dell’immaginazione dell’autore; [...] con lealtà e orgoglio ferito i possibili «perché» dell’insuccesso del suo film «L’uomo del giorno dopo», tratto dal romanzo fantasociale di David Brin «The Postman», in uscita in Italia il 20 febbraio. (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 13 ...
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fantathriller
(fanta-thriller), s. m. inv. Romanzo o film che abbina elementi fantascientifici a quelli propri del genere thriller. ◆ Preconizzando le autostrade digitali delle connessioni broadband, [...] Archigram teorizzò la libertà di connessione internet, arrivando addirittura a ipotizzare l’interazione elettronica come effetto di immaginari paraphernalia robotici, di sensori audio-visivi, di protesi ...
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fasciocomunista
(fascio-comunista), s. m. e f. e agg. Chi o che manifesta tendenze fasciste e comuniste allo stesso tempo. ◆ Una valanga di critiche si è abbattuta su di lui [Romano Bracalini] dopo che [...] fascio- aggiunto al s. m. e f. e agg. comunista.
Già attestato nella Stampa del 17 aprile 1994, p. 20, Società e Cultura (Oreste del Buono); attestato anche nel titolo del romanzo Il fasciocomunista, di Antonio Pennacchi, Milano, Mondadori, 2003. ...
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granguignolesco
granguignolésco (o granghignolésco; meno com. grandguignolésco) agg. [dal fr. grand-guignolesque] (pl. m. -chi). – Che ricorda l’atmosfera, il tono, le trame del Grand-Guignol, nome di [...] o si evocavano fatti terrorizzanti per suscitare negli spettatori un senso di angoscia e di orrore; quindi raccapricciante, macabro, orripilante: scene g.; un film, un romanzo granguignolesco. Spesso in tono scherz.: un’avventura granguignolesca. ...
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finzionale
agg. Che propone tecniche e personaggi romanzeschi. ◆ Enzo Siciliano resta oggi uno dei massimi sostenitori in Italia di una narrativa rigorosamente finzionale, (Alberto Asor Rosa, Repubblica, [...] 13 settembre 2002, p. 45, Cultura) • Non ha più senso rimarcare il territorio finzionale del romanzo quando nella vita quotidiana l’immaginario non è più perimetrato dal reale (o viceversa). L’esibizione della letterarietà della letteratura non è più ...
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discusso
agg. [part. pass. di discutere]. – Che è oggetto di discussioni, di contrastanti giudizî e pareri: un’opinione discussa, una teoria piuttosto discussa; un film, un romanzo, un autore, un artista [...] molto discusso ...
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effettismo
s. m. [der. di effetto]. – La ricerca dell’effetto a ogni costo, in opere letterarie, figurative, cinematografiche e sim.: un romanzo, un quadro che pecca di e.; il film è rovinato dall’eccessivo [...] effettismo ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...
In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura...