lavorare
v. intr. e tr. [lat. labōrare, der. di labor -oris «fatica, lavoro»] (io lavóro, ecc.; aus. avere). – 1. intr. a. Operare, impiegando le risorse fisiche o mentali, nell’esercizio di un mestiere, [...] ; fig., l. di fantasia, fantasticare, immaginare cose lontane dal vero. Specificando l’opera alla quale si attende: l. a un romanzo, a un articolo, a un quadro, a una statua, intorno a un monumento; gli operai lavoravano alla costruzione del ponte ...
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effetto
effètto s. m. [dal lat. effectus -us, der. di efficĕre «compiere», comp. di ex- e facĕre «fare»; nel sign. 4, è un calco del fr. effets, e sono dovuti a influenza francese anche altri usi di [...] ., di effetto, locuz. aggettivale riferita a tutto ciò che colpisce esteriormente o con impressioni di breve durata: film, dramma, romanzo di e.; vestito, gioielli di effetto, e specificando, di grande e., di sicuro e.); attore, cantante, musicista ...
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fonoromanzo
s. m. Raccolta di canzoni la cui sequenza costituisce la trama di un racconto. ◆ Il suo rap è fatto di fulminanti battute da cabaret. Allo stesso tempo, dietro il velo dell’ironia, Caparezza [...] nella storia della musica italiana», trae ispirazione da un racconto presente nel suo primo libro dal titolo «Saghe mentali», (Giulio Brusati, Arena, 7 aprile 2008, p. 50, Spettacoli).
Composto dal confisso fono- aggiunto al s. m. romanzo. ...
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velivolo
velìvolo agg. e s. m. [dal lat. velivŏlus, agg. (con i sign. qui indicati al n. 1), comp. di velum «vela» e tema di volare «volare»]. – 1. agg., letter. raro. Di nave, che naviga veloce con [...] ad ali fisse privo di apparato motore, come per es., gli alianti). Il termine, introdotto da G. D’Annunzio nel suo romanzo Forse che sì forse che no (1910), è attualmente meno com., anche se frequente nel linguaggio tecn. e giornalistico, di ...
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scodellare
v. tr. [der. di scodella] (io scodèllo, ecc.). – 1. Versare nelle scodelle, cioè nei piatti fondi, la minestra o altra vivanda, spec. liquida o semiliquida: s. la zuppa, la pasta e fagioli, [...] scrivere o fare con grande prontezza e facilità: mi ha scodellato una lunga serie di bugie; uno scrittore che scodella un romanzo all’anno; ha una moglie prolifica che gli ha già scodellato cinque figli; rispondeva a certe notizie che Orazio unte di ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione [...] a r. serrato, susseguendosi cioè rapidamente le sue varie fasi (e, per estens., le indagini proseguono a r. serrato); r. di un romanzo, di un dramma, di un film. c. Frequenza di successione di un fatto, di un fenomeno, cioè il numero delle volte che ...
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sovrastruttura
(o soprastruttura) s. f. [comp. di sovra- (o sopra-) e struttura]. – 1. Denominazione generica di ogni elemento di costruzione che si alza al di sopra di altre strutture ed è da queste [...] a ciò che è intimo e reale senza affondare in questo le sue radici: un uomo schietto, senza s. mentali; un romanzo, un dramma appesantito da s. ideologiche. b. Nel pensiero marxiano, il complesso delle istituzioni giuridiche e politiche, delle leggi ...
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ritoccare
v. tr. [comp. di ri- e toccare] (io ritócco, tu ritócchi, ecc.; part. pass. ritoccato e, nell’uso ant. e tosc., anche ritócco). – 1. a. Toccare di nuovo: toccatolo con più forza e sentendo [...] scultura; r. una fotografia, sottoporla all’operazione di ritocco (v. ritocco2, n. 2 a e b); r. una poesia, un romanzo, una relazione; e anche r. un testamento, un contratto, cambiarne alcune clausole; r. i prezzi, le aliquote d’imposta, in economia ...
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liquidare
v. tr. [der. di liquido] (io lìquido, ecc.). – 1. Propr., rendere liquido, liquefare, sciogliere; con questo sign. è ant. e raro, e si conserva solo nell’espressione tecnica l. il sapone, sottoporlo [...] questione, deciderla risolutamente; l. un impiegato, un dipendente, licenziarlo; l. un ente, un’istituzione inutile, sopprimerli; l. un romanzo, un film, stroncare un’opera con una critica molto severa; e in genere, l. una persona, levarsela di torno ...
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storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. [...] misti di s. e d’invenzione, titolo di un importante saggio di A. Manzoni, pubblicato nel 1845; per s. romanzata, v. romanzare. Nel linguaggio com.: questa è s.!, sono fatti veri, accertati, reali. 3. a. Séguito di vicende, personali o relative ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...
In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura...