novella /no'vɛl:a/ s. f. [lat. pop. ✻novella, neutro pl. sost. dell'agg. novellus "novello"; il sign. 2, dal lat. Novellae s. f. pl. (sottint. Constitutiones)]. -1. (lett.) [informazione recente relativa [...] .) [narrazione, per lo più in prosa, di lunghezza inferiore a quella di un romanzo: le n. del "Decameron"] ≈ racconto. ‖ apologo, favola, romanzo. □ buona novella [per antonomasia, annuncio del messaggio di Cristo e dei valori cristiani trasmesso ...
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telenovela /tɛlənu'vɛla/, it. /teleno'vɛla/ s. f., port. [comp. di tele-² e novela "romanzo, racconto"] (pl. -as). - (radiotel.) [genere di romanzo televisivo, originariamente prodotto nell'America Latina, [...] che si prolunga in una serie lunghissima di puntate] ≈ soap opera. ⇑ sceneggiato, serial, teleromanzo ...
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romanzare /roman'dzare/ v. tr. [der. di romanzo²]. - (crit.) [raccontare un fatto realmente avvenuto trasformandolo in un romanzo con l'aggiunta di elementi di fantasia] ≈ (non com.) romanzeggiare. ...
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teleromanzo /telero'mandzo/ s. m. [comp. di tele-² e romanzo²]. - (radiotel.) [romanzo adattato per la televisione, di solito in più puntate] ≈ sceneggiato, serial. ⇓ soap opera, telenovela. ...
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epilogo /e'pilogo/ s. m. [dal lat. epilogus, gr. epílogos, der. di epilégo "aggiungere (al discorso)"] (pl. -ghi). - 1. [l'ultima parte di un discorso, in cui si riassumono le cose già dette] ≈ chiusa, [...] . [parte conclusiva della tragedia antica] ≈ esodo. ↔ prologo. b. (estens.) [parte conclusiva di un dramma, di un romanzo e sim.] ≈ Ⓖ conclusione, Ⓖ finale, Ⓖ fine. ↔ apertura, esordio, incipit, inizio. 3. (fig.) [parte conclusiva, spec. negativa, di ...
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episodio /epi'zɔdjo/ s. m. [dal gr. epeisódion, comp. di epí "dopo" e éisodos "ingresso"]. - 1. (crit.) [fatto secondario o comunque in sé concluso che s'inserisce nell'azione principale di un romanzo, [...] di un dramma, ecc.: l'e. di Farinata nella "Divina Commedia"] ≈ scena, vicenda. 2. [parte di un film e sim. composto di più azioni staccate: film a episodi] ≈ puntata. 3. (fig.) a. [cosa che accade nella ...
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traduzione /tradu'tsjone/ s. f. [dal lat. traductio -onis, che aveva il sign. di "trasferimento"]. - 1. [il tradurre e, anche, il testo tradotto: fare la t. di un romanzo dall'inglese in italiano; t. letterale, [...] libera] ≈ versione, (ant.) volgarizzamento. 2. (burocr.) [il condurre, il trasferire da un luogo a un altro, spec. carcerati] ≈ trasferimento ...
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trarre [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai, egli trae, noi traiamo, voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo, traiate, tràggano; imperat. trai, traéte; fut. trarrò; ecc.; condiz. trarrèi, [...] prep. da del secondo arg., anche fig.: t. lo zucchero dalla barbabietola; la trama del film è tratta da un romanzo] ≈ cavare, derivare, estrarre, ottenere, prendere (p. diletto, vantaggio da una situazione), ricavare, [riferito a una conseguenza, una ...
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tratto² s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre "trarre"]. - 1. [singolo movimento di matita, di penna, ecc., e, anche, l'effetto tracciato: cancellare con un t. di penna] ≈ frego, linea, riga, segno. [...] di mare] ≈ pezzo, porzione, striscia, zona. c. (fig.) [parte di uno scritto, un discorso, ecc.: leggere alcuni t. di un romanzo] ≈ brano, frammento, parte, passaggio, passo, pezzo, punto. d. [spezzone di una linea di trasporto compreso fra due scali ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...
In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura...