rosoliaroṡolìa (pop. roṡalìa) s. f. [der. di ròsa, per il colore dell’esantema]. – Malattia infettiva acuta esantematica, generalmente epidemica, detta anche rubeola, provocata da un virus specifico [...] ), ma la prognosi è di solito assolutamente benigna, purché non si tratti di gestanti, nelle quali la rosolia acquista un’importanza speciale, in quanto può colpire il prodotto del concepimento determinando un complesso dl alterazioni, oculari ...
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rubeolico
rubeòlico agg. [der. di rubeola] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico, della rosolia, provocato dalla rosolia, relativo alla rosolia: embriopatia rubeolica. ...
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antirubeolico
antirubeòlico agg. e s. m. [comp. di anti-1 e rubeola, sinon. dotto di rosolia] (pl. m. -ci). – Di farmaco o terapia diretti a prevenire l’infezione rubeolica e quindi la rosolia: vaccino [...] a., vaccinazione a.; come sost., il farmaco stesso ...
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togavirus
togavìrus s. m. [comp. di toga e virus]. – In virologia, virus così denominati in quanto provvisti di una membrana lipoproteica, il cui acido nucleico è costituito da una molecola di RNA; il [...] gruppo dei togavirus comprende virus patogeni per l’uomo, quali il virus della rosolia e altri virus responsabili di gravi malattie (febbre gialla, encefaliti, ecc.). ...
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embriopatia
embriopatìa s. f. [comp. di embrio- e -patia]. – In medicina, ogni affezione o alterazione che colpisca l’embrione o il feto, e le conseguenze che ne derivano (anomalie, malformazioni); e. [...] rubeolica, quella provocata dalla rosolia contratta nei primi tre mesi di gravidanza e che nel prodotto del concepimento provoca danni oculari, uditivi, cardiaci ed eventualmente encefalici. ...
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rubeola
rubèola s. f. [der. del lat. rubeus «rosso», con suffisso dim.]. – In medicina, sinon. di rosolia; r. scarlattinosa, altro nome della quarta malattia (v. quarta malattia). ...
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paramixovirus
paramixovìrus s. m. [comp. di para-2 e mixovirus]. – Gruppo di virus simili ai mixovirus, perché contengono tutti RNA e vengono rapidamente inattivati da etere, cloroformio e sostanze tensioattive, [...] ma da essi differenti per le maggiori dimensioni e per le caratteristiche antigeniche; vi appartengono i virus dell’influenza, della parotite, della rosolia, del morbillo, del cimurro, ecc. ...
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plasmocitosi
plasmocitòṡi s. f. [der. di plasmocito, col suff. medico -osi]. – In medicina, patologico aumento del numero di plasmociti: p. midollare, che interessa solo o soprattutto il midollo osseo [...] (come, per es., in caso di plasmocitoma); p. periferica, che è rilevabile, oltre che nel midollo osseo, anche nel sangue circolante, come, per es., in alcune malattie infettive di natura virale (rosolia, epatite virale, ecc.). ...
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Malattia infettiva acuta esantematica, generalmente epidemica (detta anche rubeola), provocata da un virus specifico appartenente alla famiglia Togaviridae, a RNA, caratterizzato da un solo tipo antigenico. La contagiosità è limitata al breve...
CARCÒ, Paolo
Mario Cherubino
Nacque a Catania il 15 agosto 1900 da Salvatore e da Giuseppa Rosolia. Si laureò in medicina e chirurgia a Napoli, all'età di ventitré anni. Tornato nella sua città natale, entrò nella clinica otorinolaringoiatrica...