rostellorostèllo s. m. [dal lat. rostellum, dim. di rostrum «becco»]. – 1. In botanica, piccola punta, più o meno evidente, che sovrasta l’antera nelle orchidacee: rappresenta lo stigma impari sterile [...] o forse un prolungamento del ricettacolo. 2. In zoologia, la porzione apicale dello scolice dei cestodi ciclofillidei, di forma conica, che può essere protratta o retratta in una cavità sacciforme: ha ...
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inèrme agg. [dal lat. inermis, comp. di in-2 e arma «armi»]. – 1. Propr., privo di armi, quindi disarmato o, per estens., indifeso: affrontare i. il nemico; una nazione i.; assalire, bombardare le popolazioni [...] , spec. al plur.: infierire contro gli inermi. 2. estens. a. In zoologia, riferito a quei vermi cestodi (tenie) che sono privi di rostello. b. In botanica, di pianta o di organo che non presenta spine o altri elementi con funzione difensiva. ...
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tenia2
tènia2 s. f. [dal gr. ταινία (v. tènia1), già dai Greci usato per indicare il verme solitario, per l’aspetto nastriforme]. – Nome di alcuni vermi cestodi e particolarm. di quelli della famiglia [...] tenidi, parassiti dell’intestino umano e di altri vertebrati: hanno scolice con rostello ben sviluppato, armato quasi sempre di una doppia serie di uncini e ventose inermi. Al genere Taenia appartengono le due specie parassite più comuni dell’uomo, ...
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tenidi
tènidi s. m. pl. [lat. scient. Taeniidae, dal nome del genere Taenia: v. tenia2]. – Famiglia di vermi cestodi che comprende le tenie, parassite di uccelli e mammiferi, caratterizzate da uno strobilo [...] di lunghezza media, talora molto lungo, con proglottidi mature più lunghe che larghe, scolice con quattro ventose sporgenti e rostello sempre estroflesso, con due corone di uncini; la forma cistica può essere del tipo del cisticerco, del cenuro o ...
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difillidei
difillidèi s. m. pl. [lat. scient. Diphyllidea, comp. di di-2 e del gr. ϕύλλον «foglia»]. – In zoologia, gruppo non omogeneo di vermi cestodi (che recentemente gli specialisti tendono a suddividere [...] in più ordini distinti), caratterizzati dal possedere nello scolice due botridî fogliacei confluenti medialmente e rostello provvisto dal lato dorsale e ventrale di lunghi uncini; sono parassiti da adulti dell’intestino di pesci (selaci), allo stato ...
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glutinoso
glutinóso agg. [dal lat. tardo glutinosus]. – 1. Che contiene glutine o che ha le proprietà del glutine: materia, sostanza glutinosa. 2. In botanica, viscoso, riferito specialmente alla superficie [...] di una sostanza attaccaticcia emessa da peli o da cellule superficiali, come in certi funghi; ghiandola g., nel fiore di certe orchidacee, la massa di sostanza viscosa che si forma sul rostello e alla quale aderisce il peduncolo del pollinio. ...
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scolice
scòlice s. m. [dal lat. scolex -ēcis, gr. σκώληξ σκώληκος «verme»]. – In zoologia, l’estremità anteriore del corpo dei platelminti cestodi, in genere foggiata a clava, e dotata di formazioni [...] cui il parassita si attacca ai tessuti interni dell’ospite. Lo scolice può portare all’apice, come nella specie Taenia solium, il rostello, ed è in genere seguito dal collo, regione proliferativa non segmentata da cui hanno origine le proglottidi. ...
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In botanica, piccola punta, che sovrasta l’antera nelle Orchidacee e sulla quale è fissato il retinacolo vischioso dei pollinodi; rappresenta lo stigma impari sterile o forse un prolungamento del ricettacolo.
Ordine di Cestodi, che presentano nello scolice due botridi fogliacei confluenti medialmente e rostello provvisto di lunghi uncini; da adulti parassiti dell’intestino di Pesci (Selaci), allo stato larvale di Crostacei e di Molluschi. L’ordine...