sacerdotesacerdòte s. m. (f. sacerdotessa, v.) [dal lat. sacerdos -otis, comp. di sacer «sacro» e della radice *dhe- di facĕre «fare»]. – 1. a. Il ministro del culto, nelle varie religioni: i s. pagani; [...] a un particolare culto; nell’antico ebraismo, sommo s. (o anche gran s., principe dei s.), il capo di tutti i sacerdoti e di tutto il popolo (anche se la sovranità politica poteva essere esercitata da altre persone), cui spettava il privilegio di ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico [...] il pane e il vino diventano corpo e sangue di Cristo, riti di comunione; la messa si conclude quindi con la benedizione del sacerdote ai fedeli e il congedo. Alle due forme tipiche della messa, con il popolo e senza il popolo (la prima, se celebrata ...
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sacerdotale
agg. [dal lat. sacerdotalis, der. di sacerdos -otis «sacerdote»]. – 1. Di sacerdote, da sacerdote, proprio del sacerdote e del suo ufficio: abito, veste s.; autorità, gravità, maestà s.; [...] geroglifica dell’antico Egitto, più comunem. detta ieratica. ◆ Avv. letter. sacerdotalménte (o sacerdotaménte), da sacerdote, alla maniera dei sacerdoti: Si ricompose, parve domato e, raccoltasi la zuccheriera in grembo, si allontanò sacerdotalmente ...
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prete
prète s. m. [lat. tardo presby̆ter (nel lat. parlato anche preby̆ter), che è dal gr. πρεσβύτερος, propr. «più anziano»: cfr. presbitero]. – 1. Il ministro del culto cattolico: farsi p.; aveva quindi, [...] ai parenti che lo vollero p. (Manzoni); abito, cappello, berretta, sottana, collare da prete. È voce di largo uso (equivalente pop. di sacerdote) con la quale si indica un membro del clero secolare, che non ha fatto i voti religiosi e non vive in una ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, [...] in p., figliolo; andate in p., formula di congedo solenne, che segue l’allocuzione la messa è finita, con cui il sacerdote saluta i fedeli al termine della celebrazione della messa (viene usata talvolta, in tono iron. o scherz., come espressione di ...
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confessione
confessióne s. f. [dal lat. confessio -onis, der. di confessus, part. pass. di confiteri «confessare»]. – 1. a. Il confessare, il riconoscere e dichiarare la propria colpa: l’imputato s’è [...] c. sacramentale) che consiste nella manifestazione, o accusa, dei proprî peccati fatta alla Chiesa nella persona di un sacerdote, per averne l’assoluzione sacramentale. Anche, il sacramento stesso della penitenza: prepararsi alla c.; fare una buona c ...
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consacrazione
consacrazióne (letter. consecrazióne) s. f. [dal lat. consecratio -onis]. – 1. Atto del consacrare; rito con cui si consacra, e mediante il quale una persona o una cosa passano dallo stato [...] , degli olî; la c. del papa, riservata al cardinale decano; la c. di un vescovo, operata dal papa; la c. di un sacerdote, fatta dal vescovo; c. dell’imperatore. In senso fig.: parola, locuzione che ha avuto la c. dell’uso; Dante dà la consecrazione ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] sacramentale, cioè quel segno sensibile che in virtù dell’istituzione di Gesù Cristo produce la grazia sacramentale (generalm. è un sacerdote, per la cresima è il vescovo, per il matrimonio sono gli sposi stessi, e per il battesimo può essere, in ...
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curato
s. m. [dal lat. mediev. curatus, der. di cura «cura (d’anime)»]. – In senso generico, chi esercita la cura d’anime (quindi sinon. di parroco). In partic., nel linguaggio canonico, il cappellano, [...] , ha la propria chiesa e un territorio determinato dove esercita la cura d’anime con poteri quasi parrocchiali; oppure il sacerdote che in un territorio, non costituito canonicamente in parrocchia, esercita tutti i diritti e le funzioni parrocchiali. ...
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sacerdozio
sacerdòzio s. m. [dal lat. sacerdotium, der. di sacerdos -otis «sacerdote»]. – 1. Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono [...] nel sacrificio della messa, di amministrare i sacramenti, di predicare la parola di Dio; anche, l’ufficio e la dignità di sacerdote, e l’attività da lui svolta nell’esercizio del suo ministero: il s. esige particolari virtù e sicura vocazione; l’alta ...
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sacerdòte Ministro del culto nelle varie religioni. Nel mondo antico spesso il s. era anche re e capo politico; in India i s. costituivano un casta a sé, detta brahmanica o sacerdotale. Nell'ebraismo, la funzione del s. era ereditaria e legata...
PLOZIO Sacerdote (Marius Plotius Sacerdos)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Fiorì molto probabilmente sotto il regno di Diocleziano. Compose un'opera grammaticale latina intitolata Artium Grammaticarum libri tres.
Il primo libro, mutilo al...