provvidenza
provvidènza (ant. providènza, provvidènzia, providènzia, provvedènza e provedènza) s. f. [dal lat. providentia, propr. «previdenza, prudenza», e per metonimia «Provvidenza divina»]. – 1. [...] ant. L’essere provvidente, il saper prevedere e provvedere, con saggezza e avvedutezza, alle proprie e alle altrui necessità: però n’è data la provedenza che riguarda oltre, a quello che può avvenire (Dante); la semplicità di messer Nicia mi fa ...
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provvido
pròvvido (ant. pròvido) agg. [dal lat. provĭdus, der. di providere: v. provvedere]. – 1. a. Che è solito provvedere con saggezza e senso dell’opportunità alle proprie e altrui necessità: persona [...] p., poco p.; un p. amministratore; talora anche nell’uso letter., previdente: Tu sei come la provvida Formica (Saba). b. Che è proprio di persona previdente, saggia, accorta: animo, spirito p.; un p. consiglio; ...
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aforistico
aforìstico agg. [dal gr. ἀϕοριστικός] (pl. m. -ci). – Che ha forma o carattere di aforisma, che enuncia una breve massima di saggezza: frase a.; affermazioni a.; parlare in tono aforistico. [...] ◆ Avv. aforisticaménte, con tono aforistico, sentenzioso: parlare aforisticamente ...
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supercilio
supercìlio s. m. [dal lat. supercilium, comp. di super- «sopra» e cilium «palpebra, ciglio»]. – Forma letter. ant. per sopracciglio, anche e spec. nel sign. fig. di cipiglio, grinta, ostentazione [...] altera e sprezzante di dottrina o di saggezza: i sciaurati pronostichi infelici Ch’ei vende a’ malaccorti con quel grave Suo s. non han mai effetto (T. Tasso); E de’ Timotei e de’ Basilii Provai già i moniti e i supercilii (Carducci). ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche [...] o ’Εγχειρίδιον); le m. di F. de La Rochefoucauld (fr. Maximes, 1665); m. latine, greche, cinesi; una m. della saggezza antica; m. morali, pedagogiche. b. Nel diritto, m. giuridica, breve proposizione esplicativa di uno o più precetti giuridici; m. di ...
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stradominare
v. tr. Avere padronanza assoluta, tenere completamente in pugno una situazione. ◆ [Carlo] Ancelotti per infiniti minuti ha rivisto il film di tante partite dello scorso anno, gare che sulla [...] , che ha più abitudine a queste corride, più muscoli e malizia, nel caso, per stradominare, nella ripresa, a rimbalzo, e più saggezza per non perdere il filo, quando la Virtus pare padrona (Walter Fuochi, Repubblica, 12 febbraio 2007, Bologna, p. II ...
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lungimirante
agg. [comp. di lungi e del part. pres. di mirare]. – Di persona che guarda e vede lontano nel tempo, che prevede cioè con saggezza gli sviluppi degli avvenimenti futuri e vi provvede in [...] tempo; anche di chi mira a uno scopo lontano, e agisce in modo da crearsi le condizioni favorevoli per conseguirlo. La parola, per il suo tono solenne, è spesso usata ironicamente ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] di non sprecare un genere costoso ed essenziale per l’alimentazione. Più com. e più noto come simbolo del senno, della saggezza, dell’intelligenza (s. della sapienza è infatti definito dal sacerdote nell’atto di posarne un pizzico sulla lingua del ...
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mistagogo
mistagògo s. m. [dal lat. mystagogus, gr. μυσταγωγός, comp. di μύστης (v. miste) e tema di ἄγω «condurre»] (pl. -ghi). – Nei riti misterici dell’antica religione greca, sacerdote che dava un’istruzione [...] preliminare a coloro che dovevano essere iniziati. Per estens., letter., persona che per la sua saggezza viene considerata un maestro di vita o di pensiero; con sign. deprezzativo (per improprio accostamento ai due termini seguenti), mistificatore, ...
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talentosita
talentosità s. f. inv. L’essere dotato di talento, di predisposizione per qualcosa. ◆ Insomma, tanto per cambiare, il solito [Adriano] Celentano, sempre sospeso tra furberia e talentosità, [...] tra studiata pazzia e saggezza spontanea. (Corriere della sera, 9 ottobre 1999, p. 39, Spettacoli) • Se tu senti di poter ballare o cantare o anche recitare e di poter raggiungere in queste discipline un minimo di eccellenza, allora studia, vai a ...
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saggezza
Capacità di seguire la ragione nel comportamento e nei giudizi; equilibrata prudenza nel distinguere il bene e il male, nel valutare le situazioni e nel decidere, nel parlare e nell’agire. A differenza della sapienza (➔), che, almeno...
teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, il termine è stato usato, in età moderna,...