idrogeno
idrògeno s. m. [dal fr. hydrogène, comp. di hydro- «idro-» e -gène «-geno», termine coniato come agg. («che genera l’acqua») dal chimico fr. G. de Morveau, con Lavoisier e altri, nel 1787]. [...] percentuali crescenti in quelli più alti) e, allo stato combinato, nell’acqua, in numerosissimi composti inorganici (acidi, basi, sali acidi, ecc.) e in tutte le sostanze organiche: inodore, incolore, insapore e infiammabile, è il più leggero dei gas ...
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litiemia
litiemìa s. f. [comp. di litio e -emia]. – In medicina, la concentrazione di litio nel sangue, alla cui determinazione si ricorre in corso di trattamento con sali di litio (in caso di sindromi [...] depressive a cronica evoluzione) ...
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mangiasmog
(mangia-smog), agg. inv. Che assorbe le sostanze che inquinano l’atmosfera. ◆ Arriva la pianta «mangia-smog» [...]. Si chiama «Tillandsia» ed è una pianta centroamericana senza radici che [...] domani – forse – puliti e respirabili. Il segreto sta in un materiale che assorbe le sostanze inquinanti e le trasforma in sali minerali innocui. (Paolo Bracalini, Giornale, 11 marzo 2004, p. 50, Milano Cronaca) • difficile per i profani, cioè per i ...
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litio
lìtio s. m. [lat. scient. Lithium, der. di precedenti termini chimici, oggi disusati, che risalgono al gr. λίϑειος, λίϑιος «di pietra»]. – Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, di simbolo [...] di dilatazione termica; l’idruro di l. e alluminio, usato in chimica organica come fortissimo agente riducente. I sali di litio, inoltre, soprattutto il carbonato e il glutammato, sono talvolta utilizzati in psicoterapia per la prevenzione di stati ...
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metasilicato
s. m. [der. di metasilic(ico), col suff. -ato]. – In chimica, denominazione generica di sali dell’acido metasilicico: m. di calcio, di magnesio, di ferro. ...
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metasilicico
metasilìcico agg. [comp. di meta- e silicico]. – Acido m.: acido inorganico, di formula H2SiO3, derivante dall’acido silicico, i cui sali, molto diffusi in natura, entrano nella composizione [...] di numerosissime rocce ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] dalie). d. In chimica, di sostanza che non presenta reazione acida o basica, come, per es., le soluzioni acquose dei sali degli acidi forti e delle basi forti (cloruro di sodio, ecc.); in partic., dal punto di vista della concentrazione idrogenionica ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] posò una mano s. il capo; montò s. un panchetto; il ferito fu adagiato s. la barella; fu con un salto s. il carro; salì s. un rialzo del terreno; passammo s. un ponte; or volge l’anno, sovra questo colle Io venia pien d’angoscia a rimirarti (Leopardi ...
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base
baṡe s. f. [dal lat. basis, gr. βάσις]. – 1. a. La parte inferiore di una costruzione o di un elemento architettonico, e in genere la parte inferiore di un oggetto qualsiasi, che costituisce il [...] )2, Al(OH)3, ecc., si dice che è mono-, bi-, tribasica, e mentre dalla prima si può avere una sola serie di sali (neutri), dalle altre se ne possono avere più di una (neutri o basici). b. In chimica organica, si definiscono basi i derivati contenenti ...
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(lat. Salii) Antichi sacerdoti romani, distinti in due collegi, S. Palatini e S. Collini, forse in origine due diversi sacerdozi, l’uno della comunità del Palatino, l’altro di quella del Quirinale. Il sodalizio dei S. si diceva istituito da...
SALI
Umberto SBORGI
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. Si indicano con questo nome i composti che si originano dalla reazione degli acidi con le basi, con eliminazione di acqua, proveniente dall'unione dell'idrogeno dell'acido con l'ossidrile della base. Per es.:
Si possono...