x, X
(ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che [...] a contatto: trascurai le gambe a X, tentando di coprirle con un paio di pantaloni di flanella (SandroVeronesi). ◆ Nel codice alfabetico internazionale, la lettera X viene convenzionalmente identificata dalla locuz. ingl. X-ray (equivalente all ...
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rancido
ràncido agg. [dal lat. rancĭdus, der. di rancere «essere rancido»]. – 1. Di olio, di sostanze grasse (o di cibi, soprattutto crudi, contenenti sostanze grasse) che hanno subìto un processo di [...] , lardo r.; questa salsiccia è diventata r.; lo seguii dentro l’emporio, dove pochi automobilisti solitari mangiavano tramezzini r. (SandroVeronesi); con uso sostantivato, il sapore e l’odore di rancido: l’olio di questa bottiglia ha preso di r., sa ...
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litaniare
litanïare v. intr. [der. di litania], letter., raro. – Recitare, cantare le litanie (usato solo in poche forme con l’accento sulla desinenza): una strana compagnia ... Procedé lenta, in neri [...] avvolta, Litaniando (Carducci); estens., parlare, elencare con un tono di voce monocorde che ricorda quello usato nelle litanie: comparvero due finanzieri italiani e cominciarono a l. quella che sembrava, più che altro, una questua (SandroVeronesi). ...
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morettiano
s. m. e agg. Seguace o sostenitore di Nanni Moretti, regista, attore e produttore cinematografico; relativo a Nanni Moretti, al suo stile cinematografico o alle sue posizioni politiche. ◆ [...] po’ meglio del solito, ma sempre troppo se stesso) e patron del film tratto dal premio Strega di SandroVeronesi. Un titolo altamente sopravvalutato, cinematograficamente nullo e illuminato dalle cronache solo per la potenza del megafono morettiano ...
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morettizzare
v. tr. Adeguare alle caratteristiche e allo stile di Nanni Moretti. ◆ «Ragazzi, guardate che sono cose che succedono nella vita». Nanni Moretti vuol tagliar corto sulla scena del sesso in [...] «Caos Calmo», dall’8 febbraio in 300 copie (e il 13 al Festival di Berlino). Moretti ha «morettizzato» il romanzo di [Sandro] Veronesi? E meno male che gli sembrava di essere «la spalla di tutti, poi ho visto il girato e...». (Valerio Cappelli, ...
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marea
marèa s. f. [der. di mare]. – 1. a. Fenomeno consistente nel periodico alzarsi (flusso) e abbassarsi (riflusso) del livello dei mari e degli oceani, provocato dall’attrazione gravitazionale della [...] concorso; iperb., ho una m. di pratiche da evadere; abbonati che intasano il numero verde con una m. di reclami (SandroVeronesi). Meno com., e letter., di pensieri, sensazioni e sentimenti, per lo più in tumulto: sconvolto da una m. confusa di ...
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finito
agg. [part. pass. di finire]. – 1. a. Giunto o condotto a termine, compiuto: arrivare a spettacolo f.; sono ormai due anni f. che ha lasciato il paese. Frequente nell’uso fam. la locuz. farla [...] uomo f., era vecchio e il suo futuro, con tutto l’ottimismo di questo mondo, si presentava senz’altro drammatico (SandroVeronesi). Con altro senso (oggi meno com., per l’ambiguità cui può dar luogo) artista, artigiano, operaio f., perfetto nella sua ...
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intrecciare
v. tr. [der. di treccia] (io intréccio, ecc.). – 1. Unire a treccia, torcere insieme fili o altri elementi flessibili formando una treccia: i. i capelli, i trefoli di un cavo; i. steli, giunchi, [...] che non sopporto, del resto, per farmi una ragione della sua esistenza ed accettarlo, finisco sempre per i. qualche legame affettivo (SandroVeronesi). 2. intr. pron. e rifl. recipr. Di una o più cose, unirsi a treccia o più genericam. attorcigliarsi ...
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sensato
agg. [dal lat. tardo sensatus «giudizioso», der. di sensus «senso, giudizio»]. – 1. Che ha, che dimostra buon senso; assennato, ragionevole: una ragazza s.; più spesso di cosa: una decisione, [...] una risposta s.; è di gran lunga il ragionamento più s. che abbia sentito su questa faccenda (SandroVeronesi). 2. ant. e raro. a. Che può essere percepito con i sensi; sensibile: il medesimo Aristotile antepone ... l’esperienze s. a tutti i discorsi ...
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ninfale
agg. e s. m. [dal lat. tardo nymphalis, der. di nympha: v. ninfa]. – 1. letter. a. agg. Di ninfa, di ninfe, proprio delle ninfe: abito, acconciatura n.; un corteo, un coro n.; amori n.; bellezza, [...] grazia, leggiadria n.; Gemma è già fisicamente formata, in una sua ancora n. ma già statuaria bellezza (SandroVeronesi). b. s. m. Componimento letterario che ha come protagoniste le ninfe: per es., il Ninfale fiesolano, poemetto mitologico in ottave ...
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Veronesi, Sandro. – Scrittore e giornalista italiano (n. Firenze 1959). Laureatosi in architettura nel corso degli anni Ottanta, si è trasferito a Roma dove ha esordito sulla scena letteraria con il libro Per dove parte questo treno allegro...
Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità di indicare un confine linguistico»...