prospettiva1
prospettiva1 s. f. [dall’agg. prospettivo]. – 1. Parte della geometria descrittiva che si propone di elaborare le regole grafiche per costruire di un qualunque oggetto reale un’immagine [...] in prospettiva (di solito con esclusione della figura umana): un pittore di prospettive; pareti affrescate con belle p.; come Santo Francesco discese per la bella p. che Paolo [Uccello] aveva dipinta (Pascoli). b. Scenografia teatrale che simula ...
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cordon bleu
‹kordõ′ blö› locuz. m., fr. [propr. «nastro azzurro», in origine portato in Francia dai cavalieri di Santo Spirito, e quindi considerato simbolo di grande merito] (pl. cordons bleus). – 1. [...] Titolo con cui si riconosce grande abilità, grande merito; nell’uso internazionale designa un cuoco o una cuoca particolarmente abili, o alcune qualità di champagne particolarmente pregiato. 2. Filetto ...
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fioretto1
fiorétto1 s. m. [dim. di fiore]. – 1. letter. Fiorellino, piccolo fiore: Quali fioretti, dal notturno gelo Chinati e chiusi (Dante). 2. a. ant. La parte migliore di una categoria di persone [...] . Francesco. 4. Sacrificio, astinenza, atto di rinuncia fatto volontariamente per devozione: fare un f. alla Madonna; il nome deriva dall’offerta di un fiore sull’altare, per la Madonna o un santo. ◆ Dim. fiorettino, anche con accezione partic. (v.). ...
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ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola [...] (1491-1556), anche con riferimento all’ordine gesuitico da lui fondato: esercizî i., gli esercizî spirituali; come s. m. pl., gli i., i gesuiti ...
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attrarre
(ant. attràere) v. tr. [dal lat. attrahĕre, comp. di ad- e trahĕre «tirare»] (coniug. come trarre). – 1. a. Attirare, tirare a sé: la calamita attrae il ferro; anche in senso astratto: a. l’occhio, [...] , anche come agg. (v. la voce). ◆ Part. pass. attratto, anche come agg., col senso di rattratto, rattrappito, storpio: avere le membra attratte; non essendo attratto, per ischernire il nostro santo e noi, qui a guisa d’attratto è venuto (Boccaccio). ...
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ratto2
ratto2 part. pass. [dal lat. raptus, part. pass. di rapĕre «rapire»], letter. ant. – Rapito: Ganimede, Quando fu ratto al sommo consistoro (Dante); Santo Francesco cominciò a parlare sì soavemente [...] ... che, discendendo sopra di loro l’abbondanza della divina grazia, tutti furono in Dio ratti (Fior. di s. Franc.); In dolce oblio l’hai ratto Già tante volte coi celesti carmi (Alfieri) ...
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attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono [...] si trova spesso usato soprattutto in documenti del primo ’800. d. Nella raffigurazione artistica o letteraria, spec. di santi, di figure mitologiche e di cose astratte personificate, l’elemento caratteristico con cui il personaggio o la cosa sono di ...
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ammodo
ammòdo (o a mòdo) avv. e agg. – 1. avv. In giusta maniera, con cura, come si conviene: fare le cose a.; compòrtati a., mi raccomando! 2. agg., invar. Per bene, che si comporta educatamente, con [...] garbo e educazione: tuo figlio è un ragazzo davvero a.; una persona a.; Che popolo a., Che Principe sodo, Che santo modello Un Re travicello! (Giusti). ◆ Dim. ammodino, come avv., nell’uso tosc., per benino, con molta cura, con garbo: cerca di far le ...
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trattare
v. tr. [dal lat. tractare, der. di tractus, part. pass. di trahĕre «trarre»]. – 1. a. Maneggiare, usare strumenti o arnesi inerenti alla propria attività professionale, spec. artistica, e che [...] , nell’ambito della famiglia: lo trattate troppo bene quel ragazzo, finirete col viziarlo; t. un ospite a pasticcini, a vin santo (offrendo cioè ...); e con questo sign. più ampio, anche scherz., anche nel rifl.: trattarsi da signore, da principe; si ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; [...] tutti; Dio non paga il sabato. Invocazioni che esprimono sentimenti varî: Dio benedetto!, Dio buono!, gran Dio!, Dio santo! (che, talora, sono anche interiezioni d’impazienza, di collera). Con valore puramente esclamativo: Dio, che disgrazia!; Dio ...
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Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una legge morale o religiosa, è per ciò stesso...
santo (sa')
Alessandro Niccoli
Compare in tutte le opere, con 175 esempi complessivi, assai variamente distribuiti: Rime 1, Vita Nuova 4, Convivio 30, Commedia 114, Fiore 25, Detto 1.
Nel suo significato più vicino all'etimo (s. è in rapporto...