cordon bleu
‹kordõ′ blö› locuz. m., fr. [propr. «nastro azzurro», in origine portato in Francia dai cavalieri di Santo Spirito, e quindi considerato simbolo di grande merito] (pl. cordons bleus). – 1. [...] Titolo con cui si riconosce grande abilità, grande merito; nell’uso internazionale designa un cuoco o una cuoca particolarmente abili, o alcune qualità di champagne particolarmente pregiato. 2. Filetto ...
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fioretto1
fiorétto1 s. m. [dim. di fiore]. – 1. letter. Fiorellino, piccolo fiore: Quali fioretti, dal notturno gelo Chinati e chiusi (Dante). 2. a. ant. La parte migliore di una categoria di persone [...] . Francesco. 4. Sacrificio, astinenza, atto di rinuncia fatto volontariamente per devozione: fare un f. alla Madonna; il nome deriva dall’offerta di un fiore sull’altare, per la Madonna o un santo. ◆ Dim. fiorettino, anche con accezione partic. (v.). ...
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ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola [...] (1491-1556), anche con riferimento all’ordine gesuitico da lui fondato: esercizî i., gli esercizî spirituali; come s. m. pl., gli i., i gesuiti ...
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attrarre
(ant. attràere) v. tr. [dal lat. attrahĕre, comp. di ad- e trahĕre «tirare»] (coniug. come trarre). – 1. a. Attirare, tirare a sé: la calamita attrae il ferro; anche in senso astratto: a. l’occhio, [...] , anche come agg. (v. la voce). ◆ Part. pass. attratto, anche come agg., col senso di rattratto, rattrappito, storpio: avere le membra attratte; non essendo attratto, per ischernire il nostro santo e noi, qui a guisa d’attratto è venuto (Boccaccio). ...
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ratto2
ratto2 part. pass. [dal lat. raptus, part. pass. di rapĕre «rapire»], letter. ant. – Rapito: Ganimede, Quando fu ratto al sommo consistoro (Dante); Santo Francesco cominciò a parlare sì soavemente [...] ... che, discendendo sopra di loro l’abbondanza della divina grazia, tutti furono in Dio ratti (Fior. di s. Franc.); In dolce oblio l’hai ratto Già tante volte coi celesti carmi (Alfieri) ...
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attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono [...] si trova spesso usato soprattutto in documenti del primo ’800. d. Nella raffigurazione artistica o letteraria, spec. di santi, di figure mitologiche e di cose astratte personificate, l’elemento caratteristico con cui il personaggio o la cosa sono di ...
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ammodo
ammòdo (o a mòdo) avv. e agg. – 1. avv. In giusta maniera, con cura, come si conviene: fare le cose a.; compòrtati a., mi raccomando! 2. agg., invar. Per bene, che si comporta educatamente, con [...] garbo e educazione: tuo figlio è un ragazzo davvero a.; una persona a.; Che popolo a., Che Principe sodo, Che santo modello Un Re travicello! (Giusti). ◆ Dim. ammodino, come avv., nell’uso tosc., per benino, con molta cura, con garbo: cerca di far le ...
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trattare
v. tr. [dal lat. tractare, der. di tractus, part. pass. di trahĕre «trarre»]. – 1. a. Maneggiare, usare strumenti o arnesi inerenti alla propria attività professionale, spec. artistica, e che [...] , nell’ambito della famiglia: lo trattate troppo bene quel ragazzo, finirete col viziarlo; t. un ospite a pasticcini, a vin santo (offrendo cioè ...); e con questo sign. più ampio, anche scherz., anche nel rifl.: trattarsi da signore, da principe; si ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; [...] tutti; Dio non paga il sabato. Invocazioni che esprimono sentimenti varî: Dio benedetto!, Dio buono!, gran Dio!, Dio santo! (che, talora, sono anche interiezioni d’impazienza, di collera). Con valore puramente esclamativo: Dio, che disgrazia!; Dio ...
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gloria2
glòria2 s. m., invar. – 1. Forma abbreviata per indicare la preghiera del Gloria Patri (v. gloriapatri): recitare un g.; dire tre pater, ave e g.; prov., tutti i salmi finiscono in g., per significare [...] g.; dall’uso di accompagnare l’inizio del canto di quest’inno con il suono delle campane nella messa del sabato santo (oggi nella veglia pasquale) per annunziare festosamente la resurrezione di Gesù, la locuz. suonare a gloria (le campane), suonare a ...
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Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una legge morale o religiosa, è per ciò stesso...
santo (sa')
Alessandro Niccoli
Compare in tutte le opere, con 175 esempi complessivi, assai variamente distribuiti: Rime 1, Vita Nuova 4, Convivio 30, Commedia 114, Fiore 25, Detto 1.
Nel suo significato più vicino all'etimo (s. è in rapporto...