sequenza
sequènza (ant. o pop. seguènza) s. f. [dal lat. tardo sequentia, der. di sequens -entis, part. pres. di sequi «seguire»; in alcuni sign., come il 2 e il 3, ricalca il fr. séquence]. – Genericam., [...] per il Corpus domini, Dies irae, dies illa per la messa dei defunti; una quinta, Stabat Mater dolorosa per il venerdì santo, fu introdotta nella liturgia da Benedetto XIII nel 1727. b. estens. Composizione poetica in volgare di argomento religioso ed ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] , lasciamo s. che ..., a parte il fatto che, a prescindere dal fatto che: lasciamo s. che anche lui non è uno stinco di santo! 3. Essere o rimanere ritto, tenersi in piedi; usato assol., è raro e per lo più solo fig.: chi, possendo star, cadde tra ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] m. sul terreno; Gesù m. o Cristo m., soggetto di opere d’arte; la processione del Cristo m., che viene fatta il Venerdì Santo; Il gemer lungo di persona morta Chiedente la venal prece (Foscolo); o m. giovinetto, Anch’io presto verrò sotto le zolle Là ...
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mortorio
mortòrio (ant. mortòro) s. m. [der. di morto]. – 1. Funerale: Quivi l’essequie s’ordina e ’l mortoro (Pulci); gli han fatto un mortorio che era tanto tempo che non se ne vedeva uno così bello [...] della Passione e Morte di Cristo, anticam. diffusa in varie regioni d’Italia (Sicilia, Calabria, Campania, Toscana, Piemonte); attualmente ne sono una forma ridotta le processioni del Venerdì Santo, celebrate in varie regioni in forme drammatiche. ...
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illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. [...] . 16° e 17°, che sostenevano di essere giunti a contemplare l’essenza stessa di Dio per immediata illuminazione dello Spirito Santo e di essere divenuti per questo impeccabili, nel senso che qualunque atto – anche se gravissimo per i non illuminati ...
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gabbare
v. tr. e intr. [dal fr. ant. gaber; v. gabbo]. – 1. tr. Ingannare con frode o per scherno: g. il prossimo; rimanere gabbato; g. Cristo e i santi, riuscire a ingannare chiunque; avuta la grazia [...] (o passata la festa) gabbato lo santo, modo prov., a proposito di chi fa tante promesse per ottenere un favore o un beneficio, e una volta ottenutolo si dimentica facilmente del benefattore. Anche deridere, beffare: se questa donna sapesse la mia ...
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illuminazione
illuminazióne s. f. [dal lat. tardo illuminatio -onis]. – 1. a. L’illuminare, il fatto di illuminare, cioè di dar luce a un ambiente, e la quantità della luce, naturale o artificiale, da [...] la navigazione costiera. b. Apparato di lumi in occasione di pubbliche feste, luminaria: questa sera ci sarà l’i. in onore del santo patrono. 2. fig. a. Luce straordinaria che apre d’un tratto l’intelletto o la coscienza alla percezione del vero o vi ...
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zampognare
v. intr. [der. di zampogna] (io zampógno, ... noi zampogniamo, voi zampognate, e nel cong. zampogniamo, zampogniate; aus. avere), non com. – Suonare la zampogna; per lo più in frasi di tono [...] scherz. o spreg.: quei suonatori ambulanti zampognano tutto il santo giorno. Fig. (ant.), con ironia, gridare, urlare di dolore: pensò d’appiccarli un susorno [= colpo] Al capo, e dir ch’a suo modo zampogni (Pulci). ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, [...] , ma con suono di festa, come si usa in alcuni luoghi); legare le c., smettere di suonarle dalla messa del giovedì santo a quella della veglia pasquale; e con riferimento all’uso delle campane come avvertimento pubblico in caso di calamità o a fini ...
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Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una legge morale o religiosa, è per ciò stesso...
santo (sa')
Alessandro Niccoli
Compare in tutte le opere, con 175 esempi complessivi, assai variamente distribuiti: Rime 1, Vita Nuova 4, Convivio 30, Commedia 114, Fiore 25, Detto 1.
Nel suo significato più vicino all'etimo (s. è in rapporto...