lavanda1
lavanda1 s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare «lavare»]. – 1. a. non com. L’operazione del lavare, soprattutto parti del corpo, o di lavarsi: avresti bisogno [...] di una buona l. (oggi più com. in questo senso lavata); l. dei piedi, rito liturgico che si compie la sera del giovedì santo, nella messa «in cena Domini», dopo il canto del Vangelo (in ricordo di quel che fece Gesù nell’ultima cena con gli apostoli ...
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parto1
parto1 agg. e s. m. – Relativo o appartenente ai Parti (gr. Πάρϑοι, lat. Parthi), antica popolazione iranica, stanziata nel territorio fra l’arco montuoso dell’Elburz e il fiume Āmū Daryā (l’antico [...] Oxus), il Caspio e il deserto persiano: Tal risonò moltiplice La voce dello Spiro [cioè dello Spirito Santo]: L’Arabo, il Parto, il Siro In suo sermon l’udì (Manzoni). Per la locuz. freccia del Parto, v. freccia, n. 1 b. ...
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timore
timóre s. m. [dal lat. timor -oris, der. di timere «temere»]. – 1. La condizione, lo stato d’animo di chi teme, di chi pensa possa verificarsi un evento dannoso, doloroso o comunque spiacevole, [...] un t. reverenziale del padre, del direttore. b. T. di Dio, nella teologia cattolica, uno dei doni dello Spirito Santo, per cui vengono infusi negli uomini riverenza e pietà filiale verso Dio. Nell’uso corrente, scrupoloso sentimento di soggezione a ...
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veglia
véglia (ant. o pop. tosc. végghia) s. f. [der. di vegliare]. – 1. a. Il fatto, la condizione di vegliare, di stare sveglio: mi parve di sentire, stando così tra la v. e il sonno, che qualcuno [...] infine si canta il Te Deum concludendo con l’orazione; v. pasquale, il complesso dei riti che si compiono nella notte del sabato santo. Con compl. di termine: fare la v. a un infermo, stare alzati per assisterlo e curarlo; fare la v. a un defunto (v ...
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vegliardo
s. m. (f., solo scherz., -a) [der. di veglio; cfr. il fr. vieillard, der. di vieil «vecchio»], letter. – Uomo di età molto avanzata; più spesso riferito a vecchio la cui figura ispira rispetto [...] e venerazione: il grande, l’augusto, il santo vegliardo; i v. che ai casti pensieri Della tomba già schiudon la mente (Manzoni). ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani [...] un v. solo, Degno di tanta reverenza in vista, Che più non dee a padre alcun figliuolo (Dante); Con prudenti parole il santo veglio Così loro a dir prese (V. Monti, di Nestore). Come sost., in denominazioni specifiche: il Veglio (o il Vecchio) della ...
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conglorificare
v. tr. [dal lat. tardo conglorificare] (io conglorìfico, tu conglorìfichi, ecc.). – Glorificare insieme, nel senso mistico: il quale Spirito Santo è insieme adorato e conglorificato co [...] ’l Padre e co ’l Figliuolo (Cavalca) ...
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velare2
velare2 v. tr. [lat. vēlare, der. di velum «velo»] (io vélo, ecc.). – 1. Coprire con un velo, cioè, in genere, con un tessuto leggero e rado, oppure un panno che nasconda l’oggetto alla vista, [...] volto in pubblico; v. un quadro, una statua; v. le immagini e il crocefisso, nelle chiese, dalla domenica di passione al sabato santo (v. velo1, n. 1 b). Riferito a monaca, farle indossare il velo, e cioè farle assumere lo stato monacale: dinanzi al ...
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precrociata
s. f. [comp. di pre- e crociata1]. – Nella storiografia, termine con cui è stata designata, per distinguerla dalle altre crociate, la spedizione per la liberazione del Santo Sepolcro guidata [...] da Pietro l’Eremita e Gualtieri Senzaveri nel 1096, di poco precedente alla prima crociata vera e propria; fu detta anche «crociata dei pezzenti», perché composta da masse disorganizzate di povera gente, ...
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birrofilo
s. m. e agg. (scherz.) Amante della birra; che esalta il consumo di birra. ◆ E per i birrofili? Due buone proposte, la Iguazu e la più popolare Quilmes, presenza costante in tutti i locali [...] da Metropoli, Comune e Pro Loco dal 7 al 18 settembre. (G. And., Repubblica, 25 agosto 2006, Torino, p. IX).
Composto dal s. f. birra con l’aggiunta del confisso -filo.
Già attestato nella Stampa del 15 luglio 1994, p. 41, In Città (Elena Del Santo). ...
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Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una legge morale o religiosa, è per ciò stesso...
santo (sa')
Alessandro Niccoli
Compare in tutte le opere, con 175 esempi complessivi, assai variamente distribuiti: Rime 1, Vita Nuova 4, Convivio 30, Commedia 114, Fiore 25, Detto 1.
Nel suo significato più vicino all'etimo (s. è in rapporto...