sconoscere
sconóscere v. tr. [der. di conoscere, col pref. s- (nel sign. 1)] (coniug. come conoscere), non com. – 1. Non voler riconoscere: nella nostra mente sono certe eterne verità che non possiamo [...] .: poiché il Signore ci ha dato un figliuolo che ha idea di far bene mostriamocene grati collo s. i suoi doni! (I. Nievo). 2. Nell’uso region. siciliano, ignorare, nonsapere. ◆ Part. pres. sconoscènte, anche come agg. (v.). ◆ Part pass. sconosciuto ...
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che3
che3 〈kè〉 interiez. (radd. sint.). – È il pronome interrogativo-esclamativo che, usato come esclamazione di meraviglia, disappunto, ironia, biasimo, riprovazione, e quasi sempre con valore negativo: [...] (Credi che venga?) Che! neanche per sogno!; Che! non è possibile!; Che! ti pare? Anche ripetuto per più efficacia, come energica negazione: Che! che! non ne voglio più sapere. ...
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preterito
pretèrito agg. e s. m. [dal lat. praeterĭtus, part. pass. di praeterire «preterire»], ant. o letter. – 1. agg. Passato, trascorso: il tempo p., le p. età; o che si riferisce al passato: rammentare [...] la vita p.; volle ogni cosa sapere dei suoi p. casi (Boccaccio). 2. Come s. m., il p., il passato: grato [= gratitudine] che mai non si stingue Del libro che ’l preterito rassegna (Dante), non si cancella dal libro della memoria che registra il ...
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lezione
lezióne s. f. [dal lat. lectio -onis «lettura», der. di legĕre «leggere»]. – 1. a. ant. Lettura: se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua l. (Dante); la cognizione delle azioni degli uomini [...] nonsapere la l.; far le l., fare i compiti assegnati; ripetere la l., mentalmente o davanti all’insegnante (con la seconda accezione anche dire, recitare la l.); fig., pare che reciti la l., di chi fa un discorso con voce monotona, come se l’avesse ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] . dal m. che, adoperata sia con valore temporale (dal m. che, o dal m. in cui, l’ho saputo, non l’ho più dimenticato), sia, più spesso, con valore di cong. causale (come sinon. di poiché, dato che, visto che e sim.): dal m. che per te va bene così ...
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giochicchiare
v. intr. [der. di giocare] (io giochìcchio, ecc.; aus. avere), fam. – Giocare un poco, per distrazione o passatempo e senza entusiasmo: abbiamo giochicchiato a carte. Con uso assol., mostrare [...] una qualche abilità in un gioco: non è bravo quanto te, ma giochicchia; o avere un po’ il vizio del gioco, arrischiando però piccole somme: non vuol farlo sapere, ma giochicchia. ...
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pane1
pane1 s. m. [lat. panis]. – 1. a. Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale (che in alcuni tipi può anche [...] nutrimento. Non si vive di solo p., frase che ripete il passo evangelico nondi solo pane vivrà l’uomo (Luca 4, 4: scriptum est quia non in solo è il suo p. quotidiano; p. dell’anima, del sapere, l’istruzione; il p. della scienza, le cognizioni che ...
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interpretare
(tosc. o letter. interpetrare) v. tr. [dal lat. interpretari (lat. pop. interpetrari), der. di interpres -ĕtis «interprete»] (io intèrpreto o intèrpetro, ecc.). – 1. a. Intendere e spiegare [...] Lambertini, Amleto, Ofelia; Greta Garbo ha interpretato il personaggio di Mata Hari nel film omonimo; i. bene, male la parte, mostrare di averla o non averla intesa e disapere o nonsapere renderne lo spirito nell’azione scenica. In musica, eseguire ...
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scherzo
schérzo s. m. [der. di scherzare]. – 1. a. L’atto, il fatto di scherzare, di parlare cioè o di fare qualcosa mostrando di volersi divertire e dinon dare alle parole o alle cose il significato [...] lasciare, mettere da parte gli s., smettere di scherzare, cominciare a parlare o ad agire seriamente; sapere (o nonsapere) stare allo s., stare (o non stare) allo s., adattarcisi, essere di spirito, non essere permaloso; frequente la locuz. avv. per ...
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potere2
potére2 v. tr. [lat. *pŏtēre, per il class. pŏsse, rifatto sul participio potens e sulle altre forme in pot- della coniugazione (potes, poteram, ecc.)] (nella coniugazione si alternano i temi [...] un’affermazione retorica (e indica generalm. costrizione morale): non posso non dirglielo in faccia; non puoi non ascoltarmi; non possiamo non andarci; Perché non possiamo non dirci cristiani, titolo di un articolo di B. Croce (1942). 3. a. Essere ...
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ITALIA
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