insomma
insómma (non com. 'in sómma') avv. [locuz. ricalcata sul lat. class. in summa]. – Espressione di uso molto com. (equivalente in genere a «in breve; in conclusione; riassumendo il già detto» e [...] ho colpa (Manzoni); il libro è scritto male, è pieno di contraddizioni, è povero di pensiero: i., non vale proprio la pena di leggerlo; i., per non dilungarci, la questione essenziale è questa; i., si può sapere che cosa t’ha detto?; i., io spero che ...
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sturbo
s. m. [der. di sturbare]. – 1. ant. Disturbo, impedimento, scompiglio: vi prometto e giuro ... che guerra o lite o sturbo Alcun altro più mai non gli farà (Caro). 2. Nell’uso region. (Roma e Lazio), [...] svenimento, perdita temporanea della coscienza, stato di stordimento conseguenti a un gran caldo, a disturbi fisici o a forti emozioni: s’era raccomandata dinon farmi sapere questo s. che l’aveva presa (Morante). ...
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curioso
curióso agg. [dal lat. curiosus, propr. «che si cura di qualcosa», der. di cura «premura, sollecitudine»]. – 1. Desideroso di conoscere, disapere, di vedere, di sentire, per istruzione e amore [...] disapere come andrà a finire; non devi essere tanto c.; era c. d’imparare sempre nuove cose; i miei componimenti ebbero voga a’ que’ dì è singolare, fuori dell’ordinario: mi armai il naso di due formidabili occhiali, che ... mi facevano parere tanto ...
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nesci
nèsci s. m. [tratto dal verbo lat. nescire «nonsapere» (v. nesciente)], tosc. e letter. – Usato esclusivam. nella locuz. fare il n. (o, assai meno com., far da n.), fare finta di ignorare, di [...] non capire qualche cosa: Che fa il n., Eccellenza? (Giusti). Ha lo stesso sign. e uso di gnorri. ...
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interrogativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo interrogativus]. – 1. agg. a. Che esprime interrogazione, che ha per fine d’interrogare: frase i.; tono i.; guardare con aria i.; rivolgere un’occhiata interrogativa. [...] la scienza si è posta spesso questo i.; a tutti quei suoi i. nonsapevo proprio che cosa rispondere. In senso fig., di cosa che sia avvolta nel mistero, nell’ignoto, che non si può conoscere o capire o prevedere: quali sviluppi possa avere l’attuale ...
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nonnulla
s. m. [lat. nonnulla «alcune cose», pl. neutro di nonnullus (cioè non nullus «qualcuno»)], invar. – Cosa minima, da nulla, che non deve o non dovrebbe tenersi in alcun conto: contentarsi di [...] un n.; arrabbiarsi per un n.; mi fermavo a ogni n., riflettevo a lungo su le minime cose (Pirandello). Anche (ma poco com.) al plur.: si diverte con dei n.; è assai curioso e vuol sapere tutti i nonnulla. ...
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infingere
infìngere (ant. infìgnere) v. tr., intr. e intr. pron. [der. di fingere; cfr. lat. tardo infingĕre «foggiare»] (coniug. come fingere), letter. – 1. a. intr. pron. Fingere, fare finta di qualche [...] cosa: infingersi dinonsapere nulla; infingersi dinon capire, dinon accorgersi; con uso assol., nascondere la verità, simulare: E par ch’egli o s’infinga o non se ’n dolga O non senta il ferir de l’altrui braccia (T. Tasso). b. intr. (aus. avere) ...
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blocca-tariffe
(blocca tariffe), agg. inv. Finalizzato a impedire l’aumento delle tariffe nei servizi di pubblica utilità. ◆ [Giuliano] Amato ha anche «ringraziato» per la loro presenza all’incontro, [...] maggio 2000, p. 30, Economia) • Sugli automobilisti è in arrivo un’altra mazzata. Le compagnie di assicurazione federate dall’Ania fanno sapere che non appena (il 30 marzo) sarà scaduto il decreto blocca-tariffe imposto dal governo nel marzo scorso ...
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bluejackare
v. tr. Nel settore della telefonia mobile, contattare qualcuno mediante la tecnologia Bluejacking. ◆ se siete ad una fermata della metro e volete inviare un messaggio a una persona a pochi [...] metri lì da voi, non avete la minima possibilità disapere se il messaggio che state inviando arriverà proprio a quella persona e non a chissacchì sempre lì nei paraggi perché la persona che volete «bluejackare» magari non ha il cellulare Bluetooth, ...
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gattamorta
gattamòrta (o 'gatta mòrta') s. f. – Persona che, sotto un aspetto tranquillo e mansueto, nasconde tutt’altro carattere: è proprio una g.; con quel suo fare di gatta morta, e con quelle sue [...] , io l’ho per un dirittone, e per un impiccione (Manzoni); fare la g., ostentare semplicità oppure indifferenza, far finta dinon vedere o sapere, per non destare sospetti e riservandosi di agire a proprio vantaggio in un momento più opportuno. ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
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