allora
allóra (tronc. allór) avv. [lat. *ad illam hōram]. – 1. In quel momento, in quell’istante: Allor fu la paura un poco queta (Dante); a. non compresi subito; per estens., in quel tempo: a. usavano [...] a. sì che mi vidi perduto. In locuzioni: di a., d’a., di quel tempo: la moda di oggi è assai diversa da quella d’a. (riferito quel momento: ero stato in casa fino a.; e fino a. non potrò sapere nulla?; per a., per quel tempo, per quel giorno (futuro): ...
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intenzione
intenzióne s. f. [dal lat. intentio -onis, der. di intendĕre «tendere, rivolgere»; il sign. 4 si riconnette con intendĕre nel sign. di «capire»]. – 1. a. Orientamento della coscienza verso [...] : io l’i. l’avevo, per scusarsi dinon essere riuscito (spesso per debolezza di volontà) in cosa che sarebbe stata un bene; l’i. però l’hai avuta!, come accusa a chi, volendo fare il male o un danno, non ha poi saputo o potuto farlo, o s’è pentito a ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] scrivere, oppure per cancellare, per annullare una scritta (di qui l’espressione fig. fare un s. di croce su qualche cosa, o più brevemente farci una croce sopra, non volerne più sapere, dimenticarla e non parlarne più). Con altro senso, il s. della ...
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dito
s. m. [lat. dĭgĭtus] (plur. f. le dita; plur. m. i diti, se considerati separatamente). – 1. Ciascuno dei segmenti terminali della mano e del piede: nell’uomo sono in numero di cinque per ciascun [...] un gesto, non aver voce in capitolo, essere nell’impossibilità di reagire; puntare il d. su o contro qualcuno, accusarlo; si contano sulle d. della mano, di cose o persone in numero assai limitato; avere sulla punta delle d., sapere alla perfezione ...
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piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] punta di piedi, per non fare rumore; fig., andarsene in punta di piedi, con discrezione, senza farsi notare; mettere piede in un luogo, entrarvi, andarvi (spec. in espressioni negative: non ci ho mai messo p., non ci sono mai stato); nonsapere dove ...
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comodo1
còmodo1 (ant. o region. còmmodo) agg. [dal lat. commŏdus, propr. «conforme alla misura», comp. di con- e modus «misura»]. – 1. a. Che non dà disturbo o molestia, che s’accorda coi nostri desiderî [...] possiamo incontrarci domattina; fammi sapere quando ti viene c. che io venga. b. Riferito a sistema di vita, facile, agiato. non vi disturbate, non si disturbi (per lo più in frasi di cortesia, come preghiera dinon far complimenti, dinon alzarsi ...
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finestra
finèstra (ant. fenèstra) s. f. [lat. fenĕstra]. – 1. a. Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi [...] f., mettersi in mostra, esibirsi; mettersi alla f., far sapere a tutti le proprie magagne; o mangiar questa minestra o saltar Proverbî (oggi non più in uso): aria di f., colpo di balestra, il vento che viene dalle fessure è pericoloso; chi non l’ha ...
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dotto1
dòtto1 agg. [dal lat. doctus, part. pass. di docere «istruire», usato come agg.]. – 1. Di persona, istruito, informato: Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro e sé non giova, [...] per i d.; fare il d., darsi arie disapere molte cose. Bologna la d., così detta per la sua antica tradizione di scuole e di cultura. 2. Di cose, pieno di dottrina: un d. trattato; commento corredato di dottissime citazioni; o che ha attinenza con la ...
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affettare1
affettare1 v. tr. [dal lat. affectare «desiderare con ansia», der. di afficĕre, part. pass. affectus] (io affètto, ecc.). – 1. Mostrare con ostentazione di possedere qualità, sentimenti, [...] buon gusto; a. modestia; a. noncuranza, disinvoltura; a. disapere. 2. ant. a. Desiderare, bramare: altro già non affetto Che veder lei (Cino da Pistoia). b. Impressionare: il vero ... appaga, o se non altro, affetta in qualche modo l’anima (Leopardi ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] dal fare qualche cosa: il maestro ... nonsapeva che farsi, se sù vi salisse o se si stesse (Boccaccio); nella forma negativa, non starsi da, non desistere, non cessare dal fare una cosa: non se ne stavano di provocarli, con visacci e con grida ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo Bocelli
Giovanni Becatti
Giulio Carlo...