comodo1
còmodo1 (ant. o region. còmmodo) agg. [dal lat. commŏdus, propr. «conforme alla misura», comp. di con- e modus «misura»]. – 1. a. Che non dà disturbo o molestia, che s’accorda coi nostri desiderî [...] possiamo incontrarci domattina; fammi sapere quando ti viene c. che io venga. b. Riferito a sistema di vita, facile, agiato. non vi disturbate, non si disturbi (per lo più in frasi di cortesia, come preghiera dinon far complimenti, dinon alzarsi ...
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finestra
finèstra (ant. fenèstra) s. f. [lat. fenĕstra]. – 1. a. Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi [...] f., mettersi in mostra, esibirsi; mettersi alla f., far sapere a tutti le proprie magagne; o mangiar questa minestra o saltar Proverbî (oggi non più in uso): aria di f., colpo di balestra, il vento che viene dalle fessure è pericoloso; chi non l’ha ...
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dotto1
dòtto1 agg. [dal lat. doctus, part. pass. di docere «istruire», usato come agg.]. – 1. Di persona, istruito, informato: Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro e sé non giova, [...] per i d.; fare il d., darsi arie disapere molte cose. Bologna la d., così detta per la sua antica tradizione di scuole e di cultura. 2. Di cose, pieno di dottrina: un d. trattato; commento corredato di dottissime citazioni; o che ha attinenza con la ...
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affettare1
affettare1 v. tr. [dal lat. affectare «desiderare con ansia», der. di afficĕre, part. pass. affectus] (io affètto, ecc.). – 1. Mostrare con ostentazione di possedere qualità, sentimenti, [...] buon gusto; a. modestia; a. noncuranza, disinvoltura; a. disapere. 2. ant. a. Desiderare, bramare: altro già non affetto Che veder lei (Cino da Pistoia). b. Impressionare: il vero ... appaga, o se non altro, affetta in qualche modo l’anima (Leopardi ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] dal fare qualche cosa: il maestro ... nonsapeva che farsi, se sù vi salisse o se si stesse (Boccaccio); nella forma negativa, non starsi da, non desistere, non cessare dal fare una cosa: non se ne stavano di provocarli, con visacci e con grida ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] tra due litiganti il t. gode (prov.); al plur., genericam., i t., gli altri: non vorrei farlo sapere a terzi; purché ciò avvenga senza danno o pericolo di terzi; vendite, acquisti, servizî bancarî, contrattazioni per conto terzi; nell’uso fam., il t ...
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sorriso2
sorriso2 s. m. [der. di sorridere, sul modello di riso1]. – L’atto e il modo di sorridere: s. dolce, maliconico, malizioso; un s. di scherno, di compatimento; un s. acido, un s. forzato; fare [...] al sorriso Insidïando (Foscolo). ◆ Dim. sorrisétto, spec. se non benevolo o forzato: un sorrisetto ironico, sarcastico, di compiacenza; meno com. sorrisino: aveva sulle labbra il lieve sorrisino di chi sa e intanto finge dinonsapere (Capuana). ...
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silenzio
silènzio s. m. [dal lat. silentium, der. di silens -entis, part. pres. di silēre «tacere, non fare rumore»]. – 1. a. Assenza di rumori, di suoni, voci e sim., come condizione che si verifica [...] dello sport, dello spettacolo, della cronaca ecc.); passare sotto silenzio, tacere di qualche cosa, non farla sapere, tenerla nascosta: è un fatto molto grave, che non si può passare sotto silenzio. Dimenticanza, oblio: avvolgere un avvenimento nel ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] il cane lasciò la presa; reggi forte la lampada e bada dinon lasciarla (più com., con questo senso, lasciar cadere); l. il casa; iron., si può sapere dove hai lasciato la testa?; decidetevi: o prendere o l.!; i ladri non hanno lasciato nulla, hanno ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] compromettersi troppo: temeva di essere andato troppo avanti con la ragazza, e dinon poter più ritirare la sapere l’andamento o l’esito di un fatto, la riuscita di un’azione e sim.; a. di male in peggio, peggiorare continuamente; al contrario, a. di ...
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ITALIA
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