strada
s. f. [lat. tardo strata (sottint. via), femm. sostantivato di stratus, part. pass. di sternĕre «stendere, selciare»; propr. «(via) massicciata»]. – 1. a. Striscia di terreno più o meno lunga [...] lo chiamai ma egli seguitò la sua s. senza darmi retta; non ha aperto bocca per tutta la s.; in costruzione assol., strada nella professione, nella stima, ecc.: è un giovane che ha saputo farsi s.; di cose: la verità si fa s. da sé, riesce sempre ...
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tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato [...] il t. a una bottiglia o a un fiasco di vino (e, riferito al vino, saperedi tappo, avere preso un sapore e un odore sgradevole sostituzione della spoletta quando, per esperimenti o esercitazioni, non si vuole che il proietto scoppi all’arrivo sul ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso [...] dell’animo umano; Non vogliate negar l’esperïenza, Di retro al sol, del mondo sanza gente (Dante); I secoli d’ignoranza medesimi ... servono d’istruzione e di sperienza ai secoli illuminati (Beccaria); imparare, intendere, sapere, conoscere, parlare ...
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stuzzicare
v. tr. [prob. voce onomatopeica] (io stùzzico, tu stùzzichi, ecc.). – 1. Toccare ripetutamente e frugare con un oggetto sottile e appuntito, usato per lo più nell’intr. pron.: stuzzicarsi [...] tutti i modi per farlo parlare; è molto permaloso, sarà meglio non stuzzicarlo; non stuzzicare il can che dorme! (altra forma con cui viene formulato la curiosità di qualcuno, e anche essere stuzzicato dalla curiosità (disapere, di conoscere, ecc ...
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voglioso
voglióso agg. [der. di voglia]. – 1. Che facilmente s’invoglia, s’incapriccia di qualcosa: ragazzo v.; donna vogliosa. 2. letter. a. Desideroso, bramoso: Lo dir de l’una e de l’altra la vista [...] fer v. di saper lor nomi (Dante). b. Volenteroso, mosso da buona volontà: Ecco v. anch’io Ad onorar nostra dolente madre Porto quel che mi lice (Leopardi): sostantivato: vorrei un po’ sapere chi sarà quel v. che venga quassù a veder se c’è o non c’è ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani [...] . a. Nell’uso ant., denaro in genere, somma di denaro: essere avido di moneta; si può acquistare con poca m.; non per sapere studiano ma per acquistare moneta o dignitade (Dante); per tema di morire con moneta la guardia corrompono (Boccaccio); Del ...
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dimentico
diméntico agg. [der. di dimenticare] (pl. m. -chi). – Che non ha o mostra dinon avere memoria di cosa di cui dovrebbe ricordarsi; per estens., noncurante, ingrato: sembrava d. di tutto e di [...] tutti; d. dei benefici ricevuti, gli rifiutò qualsiasi aiuto; d. dei proprî doveri di padre, s’è allontanato dalla famiglia e non ne ha voluto più sapere. ...
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oroscopo-dipendente
s. m. e f. Chi non può fare a meno di consultare l’oroscopo. ◆ E per sapere cosa accadrà domani? Ma ci si rivolge – sempre gratuitamente s’intende – alle stelle del cyberspazio dove, [...] condotto nel 2001 dall’antropologa Cecilia Gatto Trocchi, dal quale non solo risulta che un italiano su quattro la mattina, col che il 60% di questi «oroscopo-dipendenti» afferma di affidarsi agli astri perché «non crede o ha smesso di credere in Dio ...
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animatore digitale
loc. s.le m. Esperto informatico che allestisce musei e itinerari virtuali per gli utenti della rete telematica. ◆ i giovani non ne vogliono più saperedi sturare lavandini o aggiustare [...] creare siti Internet e scrivere sul biglietto da visita non più falegname, ma «animatore digitale». È questo l ) • Molteplici gli sbocchi per gli intellettuali con velleità di internauti: l’«animatore digitale» costruisce musei e percorsi turistici ...
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sorprendere
sorprèndere v. tr. [comp. di sor- e prendere; nel sign. 2, calco del fr. surprendre] (coniug. come prendere). – 1. a. Raggiungere all’improvviso, cogliere inaspettatamente: la notte ci sorprese [...] sorprenderebbe se un giorno o l’altro si venisse a sapere che è finito in prigione. b. intr. pron. Meravigliarsi, provare sorpresa: ci siamo sorpresi dinon vederlo al matrimonio del figlio; si sorprese che ricordassi il suo compleanno; dopo quello ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
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