moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani [...] . a. Nell’uso ant., denaro in genere, somma di denaro: essere avido di moneta; si può acquistare con poca m.; non per sapere studiano ma per acquistare moneta o dignitade (Dante); per tema di morire con moneta la guardia corrompono (Boccaccio); Del ...
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dimentico
diméntico agg. [der. di dimenticare] (pl. m. -chi). – Che non ha o mostra dinon avere memoria di cosa di cui dovrebbe ricordarsi; per estens., noncurante, ingrato: sembrava d. di tutto e di [...] tutti; d. dei benefici ricevuti, gli rifiutò qualsiasi aiuto; d. dei proprî doveri di padre, s’è allontanato dalla famiglia e non ne ha voluto più sapere. ...
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oroscopo-dipendente
s. m. e f. Chi non può fare a meno di consultare l’oroscopo. ◆ E per sapere cosa accadrà domani? Ma ci si rivolge – sempre gratuitamente s’intende – alle stelle del cyberspazio dove, [...] condotto nel 2001 dall’antropologa Cecilia Gatto Trocchi, dal quale non solo risulta che un italiano su quattro la mattina, col che il 60% di questi «oroscopo-dipendenti» afferma di affidarsi agli astri perché «non crede o ha smesso di credere in Dio ...
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animatore digitale
loc. s.le m. Esperto informatico che allestisce musei e itinerari virtuali per gli utenti della rete telematica. ◆ i giovani non ne vogliono più saperedi sturare lavandini o aggiustare [...] creare siti Internet e scrivere sul biglietto da visita non più falegname, ma «animatore digitale». È questo l ) • Molteplici gli sbocchi per gli intellettuali con velleità di internauti: l’«animatore digitale» costruisce musei e percorsi turistici ...
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sorprendere
sorprèndere v. tr. [comp. di sor- e prendere; nel sign. 2, calco del fr. surprendre] (coniug. come prendere). – 1. a. Raggiungere all’improvviso, cogliere inaspettatamente: la notte ci sorprese [...] sorprenderebbe se un giorno o l’altro si venisse a sapere che è finito in prigione. b. intr. pron. Meravigliarsi, provare sorpresa: ci siamo sorpresi dinon vederlo al matrimonio del figlio; si sorprese che ricordassi il suo compleanno; dopo quello ...
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Botteghino
(botteghino), s. m. inv. (scherz.) La sede del partito dei Democratici di Sinistra in via Nazionale a Roma, per metonimia dall’alterazione del nome di via delle Botteghe Oscure dove il partito [...] corridoi del Botteghino, e a patto dinon essere citati perché «tanto domani (oggi per chi legge ndr), se ne parlerà di sicuro nella direzione del partito», c’è chi non nasconde lo sconcerto. «Voglio sapere se ci siamo ufficialmente convertiti alla ...
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criptovaluta
s. f. Strumento digitale impiegato per effettuare acquisti e vendite attraverso la crittografia, al fine di rendere sicure le transazioni, verificarle e controllare la creazione di nuova [...] . «Posso dire quasi certamente che le criptovalute faranno una brutta fine», ha detto Buffett. Anche se ha sottolineato di «nonsapere quando e come accadrà». (Marco Sabella, Corriere della sera.it, 10 gennaio 2018, Economia).
Derivato dal confisso ...
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presuntuoso
preṡuntuóso (ant. o pop. preṡontuóso e proṡuntuóso) agg. [dal lat. tardo praesumptuosus, der. di praesumĕre «presumere», part. pass. praesumptus]. – 1. Che presume troppo di sé, che si reputa [...] delle proprie capacità: un giovane arrogante e p.; sei così p. da non voler ammettere di avere sbagliato; sono molti tanto presuntuosi, che si credono tutto sapere, e per questo le non certe cose affermano per certe (Dante); anche come sost.: è un p ...
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strinato
agg. e s. m. [part. pass. di strinare]. – 1. Bruciacchiato: camicia s.; pollo, fagiano strinato. Come sost. con valore neutro, sapere, sentire di strinato, avere il sapore o l’odore caratteristico [...] troppo vicino o troppo a lungo sulla fiamma per strinarlo; con valore allusivo: Gli piace il puzzo di strinato, sembra, Più che il zibetto della sua mogliera (D’Annunzio). 2. Non com. con riferimento a persona nell’espressione secco s., magrissimo. ...
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pecoreccio
pecoréccio agg. e s. m. [der. di pecora] (pl. f. -ce), non com. – 1. agg. e s. m. Di pecora, delle pecore: arte p., ant., la pastorizia; fig., rozzo, grossolano, volgare: discorsi p.; uno [...] spettacolo pecoreccio. Come sost., odore di pecora: saperedi pecoreccio. 2. s. m. Anticam., il letamaio che fanno le pecore nel luogo in cui dormono la notte; di qui, in senso fig., intrigo, pasticcio, situazione incresciosa ed equivoca dalla quale ...
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ITALIA
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