declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece [...] ragione al presidente francese. «Quello che dice è vero, al di là dell’uso strumentale che può farne: in Europa c’è un sentimento concreti. Il problema è sapere reagire, non accettare questi fatti come eterni. La differenza di fondo con gli americani ...
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strisciare
v. intr. e tr. [der. di striscia] (io strìscio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Passare sopra o rasente a una superficie sfregandola con maggiore o minore aderenza, o anche solo sfiorandola: [...] striature o graffiature più o meno marcate: sta’ attento a non s. il parquet. d. Nel gioco del tressette, s. si cala (pronunciando o no la parola striscio) per far sapere al compagno di avere altre carte dello stesso seme. ◆ Part. pres. strisciante ...
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oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che [...] è facile sbagliare»); o implicita, col verbo al modo infinito, semplice o retto dalla prep. di, raramente a (per es.: «desidero rivederti presto»; «dichiarò dinonsaperlo»; «imparò presto a fare da solo»). b. Genitivo o., il genitivo che esprime ...
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scottare
v. tr. e intr. [lat. *excoctare, der. di excŏctus, part. pass. di excŏquĕre «cuocere, bruciare»] (io scòtto, ecc.). – 1. tr. a. Causare a un corpo vivente, in un suo punto o parte, ustioni e [...] scotta troppo, devo aspettare che si freddi; quel tegame scotta, non lo toccare; oggi il sole scotta; con sign. attenuato: la gran tesoro dei manoscritti per incarico di qualcuno a cui più scottava disapere quel che stava consacrato colà (Capuana ...
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saziare
v. tr. [dal lat. satiare, der. di satis «abbastanza»] (io sàzio, ecc.). – 1. Soddisfare completamente l’appetito, il desiderio di cibo o di un determinato cibo: s. la fame (meno com., la sete); [...] mangia come un lupo, non si sazia mai. 2. Per estens., soddisfare completamente, appagare, con riferimento a desiderî, sentimenti, passioni, esigenze spirituali: s. la propria sete disapere; s. l’ambizione, il desiderio di vendetta; lasciami saziar ...
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procacciare
v. tr. [comp. di pro-1 e cacciare; propr. «procurare cacciando»] (io procàccio, ecc.). – Cercare o trovare il modo di provvedere qualcosa a sé o ad altri (è in genere sinon., ma molto meno [...] nessuno lo sappia; solo chi procaccia D’aver fratelli in suo timor non erra (Pascoli); nell’uso ant., anche con particella pron.: molti pieni d’invidia già si procacciavano disaperedi me quello che io volea del tutto celare ad altrui (Dante); Egli ...
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chiedere
chièdere v. tr. [lat. quaerĕre; cfr. l’ant. chèrere, chièrere] (pass. rem. chièsi o chièṡi, chiedésti, ecc.; part. pass. chièsto; nel pres. indic. e cong., accanto alle forme regolari chièdo, [...] o in moglie una ragazza; anche seguito da prop. oggettiva: le ho chiesto di sposarmi; gli chiesi dinon farlo più; chiedo che la lettera mi venga consegnata. b. Rivolgersi a qualcuno per sapere una cosa, domandare: ch. l’ora; ch. un’indicazione, un ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] a chi ci chiede cosa che non sappiamo, o che vogliamo fingere dinonsapere. c. Con la negazione, costituisce spesso una litote, equivalente a «poco», e talora anche a «pochissimo»: non sei stato m. gentile con lui; non hai m. fantasia; a dire il ...
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oltre
óltre avv. e prep. [lat. ŭltra]. – 1. avv. Più là (o più qua) di un certo limite, spaziale, temporale o ideale; anche, semplicem., più avanti. Con verbi di moto: andare, venire, proseguire o.; [...] di più, per altro tempo ancora: non voglio abusare o. della vostra pazienza; ho deciso dinon aspettare o.; non ti affaticare o., tanto è inutile; l’opera di vi ho detto, c’è un’altra cosa che dovete sapere; gli dànno circa ottocento euro al mese, o. ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] ’è vero Dio, per affermare una verità indiscutibile, o con forza di giuramento: me la pagherà, come è vero Iddio! b. Con altri sign.: è come «è lo stesso che»: aver dimenticato è come nonsapere; è come lasciar andare un pugno a un cristiano (Manzoni ...
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ITALIA
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