procacciare
v. tr. [comp. di pro-1 e cacciare; propr. «procurare cacciando»] (io procàccio, ecc.). – Cercare o trovare il modo di provvedere qualcosa a sé o ad altri (è in genere sinon., ma molto meno [...] nessuno lo sappia; solo chi procaccia D’aver fratelli in suo timor non erra (Pascoli); nell’uso ant., anche con particella pron.: molti pieni d’invidia già si procacciavano disaperedi me quello che io volea del tutto celare ad altrui (Dante); Egli ...
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chiedere
chièdere v. tr. [lat. quaerĕre; cfr. l’ant. chèrere, chièrere] (pass. rem. chièsi o chièṡi, chiedésti, ecc.; part. pass. chièsto; nel pres. indic. e cong., accanto alle forme regolari chièdo, [...] o in moglie una ragazza; anche seguito da prop. oggettiva: le ho chiesto di sposarmi; gli chiesi dinon farlo più; chiedo che la lettera mi venga consegnata. b. Rivolgersi a qualcuno per sapere una cosa, domandare: ch. l’ora; ch. un’indicazione, un ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] a chi ci chiede cosa che non sappiamo, o che vogliamo fingere dinonsapere. c. Con la negazione, costituisce spesso una litote, equivalente a «poco», e talora anche a «pochissimo»: non sei stato m. gentile con lui; non hai m. fantasia; a dire il ...
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oltre
óltre avv. e prep. [lat. ŭltra]. – 1. avv. Più là (o più qua) di un certo limite, spaziale, temporale o ideale; anche, semplicem., più avanti. Con verbi di moto: andare, venire, proseguire o.; [...] di più, per altro tempo ancora: non voglio abusare o. della vostra pazienza; ho deciso dinon aspettare o.; non ti affaticare o., tanto è inutile; l’opera di vi ho detto, c’è un’altra cosa che dovete sapere; gli dànno circa ottocento euro al mese, o. ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] ’è vero Dio, per affermare una verità indiscutibile, o con forza di giuramento: me la pagherà, come è vero Iddio! b. Con altri sign.: è come «è lo stesso che»: aver dimenticato è come nonsapere; è come lasciar andare un pugno a un cristiano (Manzoni ...
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semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] di un numero che non varia applicando una similitudine); gruppo s., gruppo privo di sottogruppi normali non banali; sistema s., sistema di rispondi con un s. «sì» o un s. «no»; voglio sapere i s. fatti (i soli fatti come si sono realmente svolti, ...
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comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] c. agli altri del proprio sapere; l’accettazione della probabile sconfitta è costitutiva di ogni c. che aspiri ad e convenienti tra l’altro per il trasporto di materiali pesanti e non deteriorabili, come legnami, minerali, materiali da costruzione ...
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indovino
(ant. indivino) s. m. e agg. [lat. divīnus «divino, indovino, profeta», rifatto secondo il verbo indovinare]. – 1. s. m. (f. -a) a. Persona ritenuta capace di prevedere e annunciare l’avvenire, [...] modi fam.: sono forse i.?, non sono mica i., per scusarsi dinon aver saputo prevedere l’esito d’un fatto, o rifiutandosi di dare assicurazione sul successo di qualche cosa; non c’è bisogno di essere un i. per sapere come andrà a finire, quando è ...
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approssimazione
approssimazióne s. f. [der. di approssimare]. – 1. L’approssimare, l’approssimarsi, accostamento, avvicinamento: innesto per a., quello nel quale si fanno saldare due individui vegetali, [...] . Più com. in senso fig., avvicinamento a un dato che non è possibile determinare con esattezza, spec. in matematica: calcolare con a , mancanza di esattezza: sapere, conoscere, riferire con a., in modo approssimativo; peccare di approssimazione. ...
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udire2
udire2 v. tr. [lat. audire] (indic. pres. òdo, òdi, òde, udiamo, udite, òdono; in tutta la coniugazione del verbo, la vocale tematica è o quando su di essa cade l’accento, u fuori d’accento; fut. [...] la voce di mio padre; non s’ode un fiato e non si vede muovere un’anima (Leopardi); seguito da un infinito: lo udimmo cantare; fu udita ridere; Or s’ode ... Crosciare L’argentea pioggia (D’Annunzio). In partic., venire a conoscere, a sapere per mezzo ...
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