semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] di un numero che non varia applicando una similitudine); gruppo s., gruppo privo di sottogruppi normali non banali; sistema s., sistema di rispondi con un s. «sì» o un s. «no»; voglio sapere i s. fatti (i soli fatti come si sono realmente svolti, ...
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comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] c. agli altri del proprio sapere; l’accettazione della probabile sconfitta è costitutiva di ogni c. che aspiri ad e convenienti tra l’altro per il trasporto di materiali pesanti e non deteriorabili, come legnami, minerali, materiali da costruzione ...
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indovino
(ant. indivino) s. m. e agg. [lat. divīnus «divino, indovino, profeta», rifatto secondo il verbo indovinare]. – 1. s. m. (f. -a) a. Persona ritenuta capace di prevedere e annunciare l’avvenire, [...] modi fam.: sono forse i.?, non sono mica i., per scusarsi dinon aver saputo prevedere l’esito d’un fatto, o rifiutandosi di dare assicurazione sul successo di qualche cosa; non c’è bisogno di essere un i. per sapere come andrà a finire, quando è ...
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approssimazione
approssimazióne s. f. [der. di approssimare]. – 1. L’approssimare, l’approssimarsi, accostamento, avvicinamento: innesto per a., quello nel quale si fanno saldare due individui vegetali, [...] . Più com. in senso fig., avvicinamento a un dato che non è possibile determinare con esattezza, spec. in matematica: calcolare con a , mancanza di esattezza: sapere, conoscere, riferire con a., in modo approssimativo; peccare di approssimazione. ...
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udire2
udire2 v. tr. [lat. audire] (indic. pres. òdo, òdi, òde, udiamo, udite, òdono; in tutta la coniugazione del verbo, la vocale tematica è o quando su di essa cade l’accento, u fuori d’accento; fut. [...] la voce di mio padre; non s’ode un fiato e non si vede muovere un’anima (Leopardi); seguito da un infinito: lo udimmo cantare; fu udita ridere; Or s’ode ... Crosciare L’argentea pioggia (D’Annunzio). In partic., venire a conoscere, a sapere per mezzo ...
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cazzo
s. m. [di etimo incerto], volg. – 1. Membro virile, pene. 2. fig. È frequente in molte locuz. col sign. di cosa di nessuna importanza o di niente: non capire, nonsapere, non importare, non contare, [...] non combinare un c.; com. anche come rafforzativo nelle domande: che c. dici?; che c. fate?; dove c. vai?; male. In queste e molte altre locuz., e anche come esclam. di meraviglia, impazienza, rabbia, ira, disappunto, è per eufemismo sostituito spesso ...
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mostrare
v. tr. [lat. monstrare, der. di monstrum: v. mostro2] (io móstro, ecc.). – 1. a. Far vedere, presentare ad altri perché veda, esamini, osservi: m. i documenti, il passaporto; m. la merce al [...] evidenza, o che si riconosce per indizî (senza che vi sia l’intenzione di far vedere): mostrava in viso i segni dei patimenti, della fatica; non mostra gli anni che ha; mostra dinonsapere nulla della faccenda; E mostrava ne’ gesti e nel sembiante ...
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infarinare
v. tr. [der. di farina]. – 1. Cospargere, imbiancare con farina: il fornaio, passandomi accanto, mi ha infarinato la giacca;. Più com., rivoltare nella farina per fare la frittura: i. la carne, [...] . raro. Dare qualche informazione o cognizione superficiale, generica di qualche cosa (com. invece, con senso analogo, il sost. infarinatura): son cose che chi conosce la storia le deve sapere; ma ... non sarà male che ne diciamo qui quanto basti per ...
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mucido
mùcido agg. e s. m. [dal lat. mucĭdus «ammuffito», der. di mucus «muco»], non com. – Di cosa che, per essere stata in luogo umido, ha odore o sapore di muffa; ammuffito, stantìo: pane m.; carne [...] m.; prosciutto m.; m. tanfo di chiostri monastici (Carducci). Con valore di s. m.: prendere il m.; saperedi m.; non c’era altr’aria Che quell’odor di mucido (Pascoli); il m. usciva da una vasca a fior di terra (Pavese). ...
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rispettare
v. tr. [lat. respectare, propr. «guardare indietro», intensivo di respicĕre, part. pass. respectus] (io rispètto, ecc.). – 1. Manifestare nelle parole e negli atti il proprio sentimento di [...] per essere all’altezza del suo compito; un letterato che si rispetti dovrebbe sapere certe cose; questi mezzucci non si addicono a un avvocato che si rispetti. Anche di istituzioni civili e religiose: r. le supreme autorità dello stato, della Chiesa ...
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ITALIA
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