dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] tanto; il tesoro doveva essere stato nascosto su uno dei tre galeoni di scorta, quale però non era dato sapere, essendo i medesimi affondati nel corso di una violenta tempesta (Michele Mari); Fortunato colui ... a cui serbare eterna La gioventù ...
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incurioso1
incurióso1 agg. [comp. di in-2 e curioso], non com. – Di persona, privo di curiosità, che non mostra alcun desiderio di apprendere, conoscere, o disapere i fatti degli altri. Non com., di [...] cosa, che non desta alcuna curiosità. ...
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panno
s. m. [lat. pannus]. – 1. a. Nome generico di ogni tipo di tessuto; con questo sign., comunissimo un tempo, è oggi raro, ed è sostituito da stoffa o da termini specifici (lana, tela, cotone, ecc.); [...] a uno, sparlarne, fare dei pettegolezzi sul suo conto; stringere i p. addosso a uno, metterlo alle strette; capire, saperedi che panni uno veste (non com.), conoscerlo molto bene e comprenderne le intenzioni, il comportamento; portare i p. laceri ...
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fumo
(ant. e pop. fummo, ant. fume) s. m. [lat. fūmus]. – 1. a. Il complesso dei prodotti gassosi e solidi di una combustione, che in forma di colonna o di nube si alzano nell’aria, costituendo una dispersione [...] fa molto fumo); prendere, saperedi f., di vivanda che, cotta su di sostanza; vendere f., millantare un credito che non si ha, spacciare frottole; venditore di f., chi vanta possibilità o capacità che non ha, fa promesse che sa dinon potere o dinon ...
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cattivo
agg. [lat. captīvus «prigioniero», der. di capĕre «prendere»; il sign. odierno ha avuto origine dalla locuz. del lat. crist. captivus diabŏli «prigioniero del diavolo»]. – È l’opposto di buono, [...] maniere, brusche, scortesi, violente (anche sostantivato: se non cede con le buone, dovrà cedere con le cattive); tutto il buono della mela, e il c. l’ha dato a me; saperedi c., detto del cibo, aver preso odore o sapore disgustoso, essersi guastato. ...
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intuitivo
agg. [der. di intuire]. – 1. Relativo all’intuizione e all’intùito, che si apprende per intuizione, basato sull’intuizione: atto i. della mente; conoscenza i. (in contrapp. a conoscenza discorsiva), [...] artistica sia definita «intuizione» e non attività logica o razionale; in pedagogia, metodo i., metodo d’insegnamento basato sulla presentazione immediata o sull’esperienza diretta di ciò che costituisce l’oggetto del sapere. Verità i., che s ...
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sicuro
(ant. securo) agg. [lat. secūrus «tranquillo, senza preoccupazioni» (comp. di se-, che indica separazione o privazione, e cura «preoccupazione»)]. – 1. a. Riferito a persona, che non corre alcun [...] artista, un artigiano s.; un conoscitore s. di opere d’arte; l’alunno non è, non si sente s. in matematica; spesso riferito riguardo alla conoscenza, e insieme alla fiducia, essere s., sapere con certezza, essere persuaso che una cosa, un fatto (o ...
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morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] per così poco, a chi si lamenta di piccoli mali; non si sa di che morte si muore (anche fig., scherz.: non sappiamo ancora di che morte dobbiamo m., come andranno le cose, quale sarà la nostra sorte; voglio saperedi che morte devo m., che cosa mi ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] dire che, s. contare che ..., con le quali si pone in rilievo un fatto, nello stesso tempo che si dichiara dinon volerne tenere conto: doveva sapere che c’era pericolo, s. dire che io stesso l’avevo avvertito (equivale a «tanto più che», «e inoltre ...
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schiappa1
schiappa1 s. f. [etimo incerto; oscuro è anche il rapporto fra i tre sign. della voce, che potrebbero avere origine diversa ed essere quindi indipendenti l’uno dall’altro]. – 1. non com. Grossa [...] , ma come oratore è una s.; al tressette, al biliardo sei una s.; nel tennis sono sempre stato una s.; è una squadra di schiappe! ◆ Dim. schiappino, nel sign. fig.: ora bisogna sapere che Giuà era il cacciatore più schiappino del paese (I. Calvino). ...
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