senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] dire che, s. contare che ..., con le quali si pone in rilievo un fatto, nello stesso tempo che si dichiara dinon volerne tenere conto: doveva sapere che c’era pericolo, s. dire che io stesso l’avevo avvertito (equivale a «tanto più che», «e inoltre ...
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schiappa1
schiappa1 s. f. [etimo incerto; oscuro è anche il rapporto fra i tre sign. della voce, che potrebbero avere origine diversa ed essere quindi indipendenti l’uno dall’altro]. – 1. non com. Grossa [...] , ma come oratore è una s.; al tressette, al biliardo sei una s.; nel tennis sono sempre stato una s.; è una squadra di schiappe! ◆ Dim. schiappino, nel sign. fig.: ora bisogna sapere che Giuà era il cacciatore più schiappino del paese (I. Calvino). ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] il momento della m.; Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali ( di vita o di m. (o anche si tratta di vita o di m.), questione gravissima, da cui dipende la sorte di qualcuno; sapere vita, m. e miracoli di una persona, conoscere tutto di ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative [...] più generale e comune indica il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici, ecc.): nonsapere il s. di una parola; vorrei conoscere il preciso s. di questo termine tecnico; è un fannullone, nel più ...
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riprendere
riprèndere v. tr. [lat. repre(he)ndĕre, comp. di re- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. Prendere di nuovo, prendere un’altra volta; spec. in quei sign. del verbo prendere [...] comando; r. moglie, risposarsi. 2. Spesso non significa propriam. «prendere di nuovo», ma «prendere una cosa dopo averla Quel che vorrei sapere», riprese il primo, «è se que’ signori di Milano penseranno anche alla povera gente di campagna ...» ( ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] dinon dare retta, non dare importanza a ciò che dice; non mi fate p.!, non mi obbligate a dire cose che preferisco tacere, che non altro sign., p. una lingua, conoscerla e sapersi esprimere in quella: parla correntemente quattro lingue; determinando ...
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bramare
v. tr. [dal germ. *bramōn «urlare, ruggire»; propr. «urlare dal desiderio»]. – Desiderare ardentemente: b. ricchezze; b. disapere; b. la morte di qualcuno; E ora, lasso!, un gocciol d’acqua [...] bramo (Dante); finché io non bramava che un amico fedele, io vissi felice (Foscolo). Con valore attenuato: «Bramerei di parlarle da solo a solo, con suo comodo, per un affare d’importanza» soggiunse poi [il padre Cristoforo], con voce più sommessa, ...
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matematicismo
s. m. [der. di matematica]. – Termine filosofico usato talora per indicare la tendenza a considerare i principî e i metodi della matematica non solo come paradigmi di un tipo disapere, [...] ma come unico modello di conoscenza vera. ...
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muffa
s. f. [dal germ. muff]. – 1. a. Nome generico dato al micelio che certi funghi formano sulla superficie di organi vegetali o animali e delle più svariate sostanze organiche in decomposizione, su [...] Con riferimento all’odore e al sapore caratteristici della muffa: c’è odore di m. in questa stanza; sentire, saperedi m.; il vino ha preso di muffa. b. Locuz. fig.: far fare la m. alla roba, non usarla; lasciar fare la m. a qualche cosa, trascurarla ...
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abbracciamento
abbracciaménto s. m. [der. di abbracciare], non com. – Abbraccio ripetuto: I saluti e i fraterni a. (Ariosto); passato quel primo sfogo d’abbracciamenti e di singhiozzi, Agnese volle sapere [...] i casi di Lucia (Manzoni). Anche fig., di piante, tralci, ecc. che s’avviticchiano. ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
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Luigi Bernabò-Brea
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